Cosa fare se sei sempre stanco? Ecco le mie soluzioni

Cosa fare se sei sempre stanco? Ecco le mie soluzioni

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Moltissime persone sono regolarmente stanche. Solo in casi rari, questa stanchezza perenne è causata da fattori patologici importanti.

Eliminata attraverso una visita medica la possibilità che la fatica sia legata ad una malattia in atto, possiamo quindi ipotizzare che nella maggior parte dei casi le ragioni siano legate allo stile di vita e alla sfera psicologica.

Una cosa è certa, se ti senti quasi sempre stanco, se arrivi alla fine della giornata distrutto e quando ti risvegli non sai dove trovare l’energia per affrontare la giornata, c’è qualcosa che devi cambiare nel modo in cui gestisci la tua vita. Proprio in questo video ti spiego perché la mancanza di energia è un problema sia fisico sia mentale:

 

Il corpo umano è una macchina raffinata e complessa e se il rapporto tra le attività che svolgi e i recuperi che ti concedi è corretto, ogni giornata che segue una notte di sonno dovrebbe iniziare con l’energia e l’entusiasmo alle stelle.

Molto spesso, nella vita moderna, questo rapporto viene sovvertito e con il tempo la capacità di recupero di mente e corpo diventa sempre più esigua fino a scomparire del tutto.

Stress psicologico, estenuanti orari lavorativi, impegni familiari, difficoltà economiche, traffico e mille altri fattori tipici della vita di ognuno di noi finiscono con il creare le basi per una profonda stanchezza che rende ogni aspetto della vita meno piacevole e soddisfacente.

I dati sono allarmanti: circa il 45% della popolazione dei paesi occidentali si sente stanca su base regolare e oltre il 90% presenta almeno un sintomo indicativo di affaticamento cronico.

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Sintomi di stanchezza fisica e psicologica

Non sempre è facile distinguere se la fatica è di tipo fisico o psicologico e molto spesso le due problematiche si sovrappongono e intrecciano. In generale, possiamo distinguere i sintomi in questo modo:

  1. Fatica fisica: si percepisce a livello muscolare con mancanza di forza, indolenzimento muscolare, difficoltà a svolgere sforzi sia sportivi che quotidiani come fare le scale. A questo si associa sonnolenza e in genere con qualche giorno di riposo si vede un certo miglioramento.
  2. Fatica psicologica: non si hanno sintomi a livello fisico ma più un generale senso di spossatezza e di mancanza di entusiasmo e voglia di fare. La situazione varia poco se affrontiamo o meno uno sforzo fisico e allo stesso tempo non è in genere il recupero fisico che crea miglioramento ma semmai la distrazione, la varietà e la novità.

Combattere la stanchezza

Nella maggior parte dei casi queste due manifestazioni si sovrappongono e spesso una situazione che inizia nella sfera fisica coinvolge poi quella emotiva e viceversa.

La stanchezza mentale non è meno seria di quella fisica: le cause e i sintomi 

La stanchezza mentale si presenta come una sorta di appannamento che non permette di concentrarsi a lungo nel tempo. Un sintomo di questa stanchezza, a parte il "mal di testa" ovvero il sentirsi "la testa pesante" (parlo volutamente di sensazioni, perché spesso vengono riportate così in modo generico), è la distrazione, la procrastinazione.

La causa principale può essere dovuta a un sovraccarico cognitivo: troppe informazioni da gestire, troppi pensieri da districare... una condizione tipica della società moderna.

Paradossalmente, si tende a reagire a questa stanchezza con alcuni comportamenti in grado di esacerbarla. 

Il multitasking è insieme causa ed effetto di stanchezza mentale. Così come la distrazione continua, iniziare dei task e non completarli, rimandare a tempi migliori delle decisioni importanti che prima o poi sovraccaricheranno il cervello.

Si parla in modo forse impreciso di "esaurimento nervoso", una situazione nella quale è l'incapacità di reagire a dominare. 

La difficoltà di concentrazione, di prendere una decisione, è così forte da rendere complicato vivere una giornata normale. 

A peggiorare la situazione concorrono diverse cause:

  • I problemi di lavoro.
  • I problemi familiari.
  • Il doversi occupare di una persona.
  • La preoccupazione per il futuro proprio.
  • La preoccupazione economica.
  • Paura per la propria salute o di quella dei cari.
  • La mancanza di supporto da parte delle persone care.
  • La sensazione di dare troppo e non ricevere nulla in cambio.
  • Il sentirsi non apprezzati.
  • Ricevere brutte notizie.
  • Non riuscire ad avere una vita sociale.
  • Non riuscire a bilanciare piaceri e doveri.
  • Essere incerti sul proprio futuro sentimentale.
  • Non riuscire a comprendere il proprio ruolo nel mondo e sentirsi inadeguati.

Ma ci sono anche motivi fisiologici...

  • Un sonno inadeguato o disturbato.
  • Un eccesso di stress.
  • Perdita della vista.
  • Nevralgie e infezioni di poco conto.
  • Una vera e propria stanchezza fisica dovuta a sforzi eccessivi.
  • La cattiva alimentazione.
  • La tendenza a indurre in vizi come l'alcol, il fumo, le droghe.

Individua la fonte di stress principale

Difficilmente una persona "si stressa" per un solo problema, è più una somma di nodi che prima o poi vengono al pettine. Le ricerche lo dimostrano.

Il mio consiglio, in questo caso, è di procedere per "piccoli passi". Lo stress ha più cause, non è fattibile rimuoverle tutte in una volta. Anzitutto, ci sono due cose che puoi fare a partire da oggi e nell’immediato:

Combatti la procrastinazione

È dovuta al sollievo che si prova nel sapere di non dover affrontare una cosa sgradita. È quindi una sensazione piacevole ottenuta ora, in cambio di un impegno aggravato da assumere più tardi, nella sciocca speranza che non facendolo ora si risolva il problema.

Devi invece imparare ad apprezzare il piacere di fare le cose. Tra i consigli per combattere la procrastinazione c'è quello di segnarsi le cose da fare in modo preciso, a penna, per poi spuntarle una volta fatte.

Ma occhio a non programmare troppo. La miglior cosa da fare è prendere di petto la situazione. Fallo una volta, lo rifarai due volte, fino a che non diventerà un'abitudine.

Coltiva la gratitudine

Insisto sempre su questo punto perché aiuta a misurare il mondo. La vita è molto fragile, ce ne stiamo rendendo conto in questo periodo particolare, ci sono sempre cose peggiori.

Di sicuro essere grati per ciò che si ha aiuta a desiderare di più, nella giusta misura. E serve a dare entusiasmo, che contrasta lo stress.

Come affrontare (e vincere) la fatica psicofisica

Ripristinare una modalità corretta di recupero significa avere nuove possibilità di godersi la propria vita. Potremmo quasi dire che significa mettersi delle nuove lenti che tolgono il grigio e ripristinano i colori vivaci dell'entusiasmo e dell'energia.

Sul piano delle strategie d'intervento, ogni componente della fatica può essere contrastato con una specifica contromisura che ne altera l'impatto e ne modifica lo sviluppo. 

L'obiettivo è ottimizzare la nostra capacità di adattamento, quella che ci permette di crescere giorno dopo giorno più forti, più energici e più vitali invece che soccombere.

Essendo la fatica nella maggior parte dei casi una conseguenza di uno stile di vita errato, è una condizione che può essere facilmente superata con le corrette azioni.

1. Evitare zuccheri e cereali raffinati 

Gli zuccheri danno una sferzata di energia ma poi, per via della produzione dell’insulina, comporta poi un abbassamento drastico dei livelli di energia.

Meglio ricorrere a frutta o cereali integrali che rilasciano energia in modo lento ed equilibrato.
Questi sono i veri alimenti energizzanti e non le bevande energetiche né tanto meno i litri di caffè (fonte). Proprio in questo video parlo di 3 alimenti da evitare in caso di stanchezza cronica:

 

2. Fare attività fisica regolarmente

Sembra paradossale ma uno sforzo ben dosato stimola un processo di adattamento che rafforza l’organismo e lo rende più capace di tollerare la fatica. I sintomi di affaticamento cronico sono più frequenti nelle persone completamente sedentarie. 

Se il lavoro ti costringe a stare sempre in posizione seduta, ti consiglio - se puoi - di staccare ogni tanto. La sedentarietà fa male nel lungo termine, ma produce conseguenze negative anche nel breve termine, indebolendo le articolazioni, favorendo la ritenzione idrica. 

3. Curare la qualità del sonno

Dormire poco e male è la prima causa di stanchezza. Occorre imparare a proteggere le proprie ore di sonno da altri impegni, andare a letto tendenzialmente prima e svegliarsi presto la mattina

Non guardare la televisione la sera, non avere schemi in camera e curare la comodità del letto sono fattori importanti per un sonno riposante. La maggior parte delle persone necessita di 7-8 ore di sonno di qualità per recuperare pienamente.

4. Inserire micropause e powernap

Delle brevi interruzioni durante la giornata o, ancora meglio, la possibilità di staccare la spina e chiudere gli occhi 10-15 minuti a metà giornata ha un potente effetto sul recupero e sulla prestazione.

5. Meditazione e rilassamento

Meditazione e tecniche di rilassamento sono strumenti importanti per ridurre il carico di lavoro a cui siamo esposti. Pochi minuti al giorno possono cambiare l’impatto che lo stress ha su mente e corpo, renderci più sereni e meno stanchi. Inoltre, per sciogliere tensioni muscolari e mentali, prova con il massaggio, lo yoga o lo stretching. Infatti, il massaggio può aiutarti a rilassare i muscoli togliendoti un po' di pressione in tutto il corpo. Anche delle sedute di stretching e di yoga possono aiutarti.

6. Mangiare a sufficienza 

In un’ epoca in cui tutti sembrano essere ossessionati dalla linea, esiste un rischio reale che molte persone non assumano una quantità sufficiente di calorie. Senza l’energia del cibo sano e genuino il corpo non riesce a recuperare e la stanchezza diventerà sempre più profonda.

7. Verificare la dieta

Spesso la stanchezza sorge come risposta a un regime alimentare drastico. L'aspetto più deteriore delle diete estreme è che costringono a snaturare l'equilibrio dei macronutrienti che invece va preservato.

Non iniziare piani dietetici estremi, inediti, sui quali non hai certezza di come potrebbe reagire il tuo corpo. Se devi perdere molti chili di grasso, devi affidarti a un nutrizionista

La pretesa di perdere peso solo passando dalla dieta e non dall'accoppiata dieta + allenamento è abbastanza fuori luogo di questi tempi.

Cerca di rivoluzionare il tuo piano alimentare mangiando cibi freschi, sani, anti-infiammatori e anti-ossidanti, così da rafforzare il tuo sistema immunitario.

8. Inserire più proteine

Oggi molte persone non assumono quantità sufficienti di proteine. Ma le ricerche indicano che un’assunzione corretta di proteine sane è fondamentale per aumentare il metabolismo e migliorare la tolleranza allo sforzo.

9. Bere di più

molto spesso, la causa della fatica è una insufficiente assunzione di acqua. Moltissime persone non assumono liquidi a sufficienza e questo si associa rapidamente ad un calo della prestazione mentale e ad una percezione di stanchezza.

  1. Integrazione alimentare

 Gli integratori energizzanti possono essere un valido sostegno. In alcuni casi, una dose extra di vitamine del gruppo B, coenzima Q10 o alcune piante adattogene come la rhodiola rosea o il ginseng possono aiutare ad uscire da situazioni di stanchezza permanente.

11. Usare il diario e migliorare la pianificazione della giornata 

Molto spesso vogliamo fare troppo, ci mettiamo in testa piani impossibili e poi ci facciamo del male per tentare di realizzarli.

Occorre diventare realisti e pensare alla fattibilità del piano e all'energia che ci richiederà di consumare. Il diario è un ottimo aiuto per migliorare la capacità di pianificare le proprie giornate.

Se ti senti sempre stanco, può dipendere da uno stile di vita e da abitudini sbagliate, che persegui ogni giorno, senza rendertene conto. 

Sfrutta i concetti ribaditi qui, ma espressi ancora meglio nel mio PDF gratuito "I rituali della giornata ideale" e vedrai fin da subito dei cambiamenti.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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