La formazione dei professionisti della salute è superata: quali scenari si prospettano?

La formazione dei professionisti della salute è superata: quali scenari si prospettano?

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La formazione dei professionisti della salute è importantissima per garantire la qualità delle cure e dei trattamenti forniti ai pazienti. Da sempre, il percorso formativo in ambito sanitario si basa su modelli tradizionali che prevedono un’educazione accademica seguita da un lungo periodo di pratica clinica

Questo modello ha origini antichissime: risale all’epoca di Ippocrate, considerato il padre della medicina, che già allora riconosceva l’importanza della formazione pratica oltre alla teoria. 

Ma è sufficiente, ad oggi? Sempre più studi scientifici rivelano che sì, la nostra vita si sta allungando, ma la qualità della vita è ancora precaria. Perciò, è necessario che la medicina cambi il proprio approccio in un’ottica di prevenzione.

Come si articola il modello tradizionale della formazione sanitaria?

Per esempio, la formazione medica si sviluppa in due fasi: una prima fase teorica, che si svolge all'interno delle aule universitarie, e una fase pratica, che si svolge nelle corsie degli ospedali e nelle cliniche. 

Durante la fase teorica, gli studenti imparano le basi della scienza medica, che include discipline come anatomia, biochimica, fisiologia e patologia. Questa fase ha un approccio didattico frontale, con lezioni, seminari ed eventuali esercitazioni.

Invece, la fase pratica riguarda l’applicazione delle competenze acquisite in contesti clinici reali, sotto la supervisione di medici esperti. 

Questo periodo può durare diversi anni e consente agli studenti di acquisire abilità tecniche, sviluppare capacità decisionali e imparare il lavoro di squadra. Inoltre, si ha la possibilità di familiarizzare con i pazienti, aspetto fondamentale per chi opera nel settore della salute.

Quali sono i vantaggi dell’approccio tradizionale?

In primo luogo, il metodo tradizionale consente una formazione strutturata e approfondita. Infatti, la progressione graduale dalla teoria alla pratica offre agli studenti una solida base di conoscenze prima di affrontare la complessità della parte clinica. 

In secondo luogo, la formazione pratica sotto la guida e l’esempio di professionisti esperti consente agli studenti di assimilare competenze cliniche fondamentali in un ambiente sicuro e controllato. 

Inoltre, l’interazione diretta con i pazienti e la partecipazione a casi clinici reali contribuiscono a sviluppare una comprensione concreta della medicina, superando la semplice teoria. 

Infatti, gli studenti imparano a riconoscere i sintomi, a prendere decisioni rapide in situazioni critiche e a comunicare efficacemente con i pazienti e con lo staff medico.

Un altro vantaggio dell’approccio tradizionale è la formazione etica e deontologica trasferita dagli insegnanti agli studenti: la medicina richiede sensibilità umana ed empatia. 

Limiti e sfide dell’approccio tradizionale attuale

Malgrado i numerosi vantaggi, l’approccio tradizionale alla formazione medica e, in generale, sanitaria, presenta diversi limiti e sfide che ne mettono in discussione l’efficacia.

Approccio curativo e quasi mai preventivo

L’approccio tradizionale interviene suggerendo trattamenti e cure per limitare i danni di patologie spesso già conclamate, ma non dà indicazioni sulle misure e i comportamenti da seguire per cercare di intercettare le malattie prima che si manifestino. 

Purtroppo, ciò rende l’età che avanza inospitale e limitante dal punto di vista funzionale e della qualità della vita. È sempre più urgente un approccio in ottica pro longevity e anti aging.

Invece, insegnare ai pazienti a lavorare preventivamente sulle abitudini, sul regime alimentare e sugli aspetti comportamentali è essenziale per migliorare la qualità della vita presente, prevenire l’insorgenza di patologie croniche ma, soprattutto, garantire una longevità sana e soddisfacente, anziché una vecchiaia ostile.

Inoltre, è fondamentale una visione olistica della medicina, per trattare i pazienti nella loro interezza e garantire piani preventivi e terapeutici personalizzati.

In questo modo, si terrà conto della storia clinica di ciascuna persona, di eventuali familiarità con alcune patologie, dello stile di vita, per rendere i trattamenti sempre più adattivi e modulabili sulla base delle esigenze individuali.

Da professionista della salute, immagino che ti stiano particolarmente a cuore la tua formazione, le tue competenze, l’approccio clinico e il rapporto con i tuoi pazienti o clienti. Affrontiamo queste tematiche e molte altre nella prima mastermind dedicata ai professionisti della salute, che analizza le potenzialità e le necessità della medicina attuale e futura, fornendo strategie pratiche e immediatamente spendibili. Parleremo di longevità sana e discuteremo dell'importanza di adottare un approccio funzionale alla salute, incentrato sulla prevenzione e sul miglioramento dello stile di vita.

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Vediamo un altro, possibile limite all’approccio tradizionale.

Conoscenza tecnica a scapito delle competenze emotive

L’approccio tradizionale tende a concentrarsi sulla conoscenza tecnica a scapito delle competenze trasversali o soft skills, come l’empatia, l’ascolto attivo e la capacità di lavorare in team. 

La medicina moderna non richiede solo competenze cliniche, ma anche la capacità di interagire con i pazienti in modo efficace e di collaborare all’interno di un team multidisciplinare. 

Innovazioni e raccomandazioni per il futuro

La formazione dei professionisti della salute è un processo molto delicato e importante. Come abbiamo visto, sebbene l’approccio tradizionale offra una solida base teorica e pratica, presenta anche limiti significativi che devono essere superati per rispondere alle esigenze della medicina moderna.

L’aspetto fondamentale su cui lavorare è l’approccio, che dovrà essere paziente-centrico, preventivo, e non più solo curativo, con una forte attenzione al miglioramento della qualità della vita tramite le buone abitudini e un’impronta pratica e anti aging.

Inoltre, le innovazioni nella formazione medica, come l’integrazione di tecnologie digitali avanzate, l’attenzione alle competenze trasversali e il sostegno al benessere degli studenti rappresentano passi importanti verso un’educazione più completa e all’avanguardia. 

Per il futuro, è raccomandabile un approccio formativo ibrido che unisca alla preparazione accademica e alla pratica clinica l’utilizzo delle nuove tecnologie e l’attenzione alle competenze umane (empatia, ascolto attivo, dialogo). 

Oltre a ciò, è essenziale che le istituzioni educative (università, laboratori di ricerca e tutti i luoghi del sapere e dello studio) rimangano flessibili e aperte all’aggiornamento continuo dei programmi in base ai progressi della scienza medica e alle esigenze delle persone. 

Solo in questo modo sarà possibile formare professionisti della salute preparati ad affrontare le sfide del futuro e a fornire trattamenti e assistenza di alta qualità ai pazienti.

Nella mastermind di cui ti ho parlato poco fa, introdurremo anche un percorso formativo completo e strutturato, pensato per te e tanti altri professionisti della salute: Il Metodo Ongaro® Certification Program. Ti offriremo un approccio alla salute integrato, basato su competenze e tecniche di neuro coaching, con un forte taglio pratico. 

Il nostro obiettivo è guidarti all’approccio più efficace con i tuoi pazienti, migliorare la tua professione di salute, capire come posizionarti nell’emergente mercato della longevità e fare network con tanti altri professionisti come te. A completamento di questo percorso, possiederai strategie mirate a indurre un vero cambiamento positivo e duraturo nei tuoi pazienti. 

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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