Medicina antiaging spiegata da Filippo Ongaro

Medicina antiaging spiegata da Filippo Ongaro

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Iniziamo con questo articolo introduttivo un approfondimento sulla medicina anti-aging: di cosa si occupa, quali sono le sue origini e come interviene sul paziente in maniera preventiva.

Oggi il 90% delle malattie degli adulti sono legate ai processi degenerativi dell'invecchiamento. Queste comprendono malattie cardiovascolari, la maggior parte dei tumori, il diabete, l'ipertensione, l'osteoporosi, l'osteoartrite, le malattie autoimmuni e l'Alzheimer.

Medicina Anti-aging

Rallentare l’invecchiamento per un medico significa soprattutto migliorare la qualità della vita per le persone che si affacciano alla terza età cercando, inoltre, di anticiparne le patologie. La medicina antiaging è prima di tutto una medicina preventiva: un nuovo settore clinico che si basa sull’uso di avanzate tecnologie scientifiche e metodologie cliniche per l’identificazione precoce e la cura di disfunzioni, disordini e malattie legate all’età.

Questo nuovo approccio clinico non parte dalla cura della patologia ma dallo studio e dalla prevenzione della stessa, instaurando un rapporto di fiducia e collaborazione tra medico e paziente. La medicina antiaging ha origini da settori avanzati della medicina, come la medicina sportiva e spaziale, dove l’obiettivo principale consiste nel miglioramento della funzionalità e della prestazione.

Ad oggi sappiamo che il limite di vita, oltre il quale non possiamo spingerci, è di 110 anni. Non ci sono benefici di sorta nell’invecchiare, almeno per quanto riguarda l’aspetto fisico (possiamo guadagnarci in termini di saggezza e consapevolezza di noi stessi, probabilmente).

Possiamo però prevenire i segni dell'invecchiamento, per vivere una vita più lunga sì, ma soprattutto più sana.

Sappiamo infatti che è possibile scongiurare un invecchiamento precoce della pelle, evitando l’esposizione sconsiderata al sole oppure prevenire molte malattie cardiache, adottando una dieta equilibrata. 

Ma l’invecchiamento è un processo complesso e, ritardare l’insorgere della singola malattia ad esso collegata, non si traduce in un automatico e conseguente rallentamento del processo stesso in toto.

I concetti di invecchiamento e longevità sono differenti. Mettere in atto delle pratiche salutari, come fare movimento o mangiare in modo corretto, incide senza dubbio in modo positivo sulla durata della vita ma non vuol dire che non si invecchia.

L’importanza della medicina anti-aging risiede invece nell’agire in maniera preventiva, con l’obiettivo di rendere le persone più longeve, mantenerle in buona salute e biologicamente efficienti, al di là dell’età anagrafica e quindi nonostante invecchino.

Se dovessimo rappresentare la curva dell’invecchiamento umano, con assi cartesiani X per il numero degli anni e Y per la salute, normalmente dovremmo tracciare un triangolo con apice tra 25-30 anni. Ebbene, grazie alla medicina anti-aging, quella punta si può appiattire fino ad arrivare a raffigurare un rettangolo (e questo sta a significare che possiamo cominciare il declino, dal punto di vista della salute, ben oltre la soglia dei 30 anni).

In parole povere, se ci prendiamo cura di noi fin da giovani, con uno stile appropriato, possiamo vivere meglio e più a lungo.

Ogni organo invecchia ad una velocità diversa, a causa di vari fattori.

  • Azione dei radicali liberi
  • Fattori neuroendocrini
  • Invecchiamento dei telomeri
  • Usura dell'organismo a causa dello stile di vita
  • Difese immunitarie minate
  • Processi biochimici di ossidazione, glicazione e metilazione oltre a infiammazione cronica e squilibrio ormonale.

Come strutturare un programma anti-invecchiamento affidabile

Gli step indispensabili da seguire sono:

La restrizione calorica per la dieta

Allo stato attuale della ricerca, in materia di rallentamento dell’invecchiamento, l’unica tipologia di intervento nota che potrebbe rivelarsi in grado di ritardarlo, sembra andare proprio nella direzione della restrizione calorica.

Cosa si intende restrizione calorica? Significa che dobbiamo limitare l’apporto di calorie, fornito al nostro organismo attraverso il cibo, commisurandolo all’altezza, al peso forma e all’attività svolta sia con il lavoro che con l’attività fisica.

Una dieta salutare prevede una corretta ripartizione dei macronutrienti, senza rinunce deleterie a carboidrati e grassi (in particolare gli acidi grassi monoinsaturi come l'olio extravergine d'oliva).

La terapia ormonale 

Sappiamo che con l’avanzare dell’età, la produzione ormonale scema. Per questo per tanto tempo è stata avvallata l’idea che somministrare delle dosi ormonali supplementari (ad esempio per quanto riguarda l’ormone della crescita o la terapia a base di estrogeni per le donne in menopausa) potesse essere una terapia efficace per contrastare il progredire del processo di invecchiamento, migliorando tono muscolare o libido.

In realtà gli effetti collaterali come aumento di peso, ipertensione e diabete non mancano e in generale il loro effetto sarebbe più paragonabile a quello di una supernova: esplosivo nel miglioramento momentaneo, ma con esaurimento dei benefici in breve termine e potenziale riduzione della durata della vita stessa.

Il contrasto dell’ossidazione e dei radicali liberi

Per produrre energia all’interno delle cellule, il nostro organismo ha bisogno di ossigeno che, come prodotto di scarto, produce i famigerati radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. A sua volta però l’organismo si difende dall’attacco dei radicali liberi, utilizzando gli antiossidanti. I cibi ricchi di antiossidanti, come i flavonoidi, non sono sempre presenti in abbondanza nelle diete, tanto che si potrebbe fare ricorso alla nutraceutica, tramite integrazione alimentare. 

Tra i più comuni ci sono i prodotti a base di vitamina A, E e coenzima Q10. Tuttavia, va sottolineato che:

  • innanzitutto il ricorso a integratori antiossidanti è utile ma fermo restando che è necessario prevenire l’esposizione ai radicali liberi che provengono da uno stile di vita errato.
  • In secondo luogo, la somministrazione di integratori va sempre sottoposta al vaglio del medico e non iniziata sulla base di semplici letture sul web, da fonti non autorevoli.

Esercizio fisico

L'esercizio fisico è una vera e propria medicina da assumere ogni giorno.

Uno studio correlato ha infatti evidenziato come, tra persone che hanno raggiunto la soglia dei 100 anni, il comune denominatore consista nel fatto di aver svolto in maniera costante, dell’attività fisica. O perlomeno non aver vissuto una vita sedentaria.

In sostanza, l'invecchiamento è un processo naturale irrisolvibile, al quale non possiamo sottrarci. Ma benché tutti speriamo di vivere a lungo, poco facciamo per farlo. Anzi, spesso lo stile di vita e quello alimentare non sono improntati nemmeno a vivere bene. Non ha senso prolungare la vita fino a cento anni, per dire, se ne devi passare 20 in condizioni menomate. Vivere a lungo sì, ma soprattutto vivere bene. 

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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