I rischi di fare attività aerobica e anaerobica assieme

I rischi di fare attività aerobica e anaerobica assieme

Indice

 

 

Scopri nel video dei consigli per ottenere risultati migliori e in minor tempo con il giusto allenamento.

Come in tutte le aree del nostro percorso verso una vita più sana, piena e felice, la mancanza di conoscenza e di una programmazione efficace possono causare degli inutili rallentamenti o addirittura dei danni.

Così è anche per l’allenamento e l’attività fisica.

Quante volte ti è capitato, infatti, di associare degli esercizi muscolari all’attività aerobica, come accade nel crossfit ad esempio?

Forse non lo sai, ma associare questi allenamenti può portare degli svantaggi.

Può capitare che stimoli troppo complessi affatichino il nostro sistema nervoso centrale e ci portino ad avere dei tempi di recupero molto più lunghi del normale; per questo motivo è fondamentale per noi comprendere come associare gli stimoli in modo tale da sfruttare al meglio l’allenamento ed evitare di farci del male.

Se stai cercando di arrivare a una condizione di forma migliore, questo video ti sarà davvero utile, anche se sei agli inizi e non ne sai molto.

Infatti, in questo video scoprirai:

Come puoi associare stimoli diversi in maniera corretta durante l'allenamento; • Quali sono gli svantaggi che potrebbero essere causati da una sbagliata associazione degli stimoli stessi.

Grazie a questo video saprai distinguere un allenamento dannoso e stressante da uno efficace ed efficiente, di conseguenza potrai ottenere risultati migliori in minor tempo.

Ricorda, il nostro corpo è un sistema complesso ed è il nostro più grande alleato… alleniamolo con le giuste strategie ed evitiamo di mandarlo in confusione!

Trascrizione del video

(Questa è la trascrizione letterale del video. Troverai quindi lo stesso linguaggio diretto e colloquiale che il Dr. Filippo Ongaro utilizza parlando nel video. Per offrirti gli stessi contenuti non sono state apportate modifiche nella trascrizione)

Vuoi scoprire come associare varie forme di attività fisica? Oggi parliamo proprio di questo!

Combinare stimoli diversi nello stesso allenamento oggigiorno va molto di moda spesso perché le persone hanno veramente poco tempo.(continua a leggere)

Quando ci iscriviamo in palestra il più delle volte vediamo che ci sono tantissimi corsi di tonificazione che associano per esempio un'attività aerobica di base con degli esercizi che invece sono muscolari, oppure ci sono attività un po’ più strane come fare spinning con la bici immersa nell'acqua o ancora forme di esercizio che invece coinvolgono tanti gruppi muscolari nello stesso gesto, come per esempio accade per il Crossfit.

  PER APPROFONDIRE: Allenamento efficace in 6 mosse

 

In questo caso possono esserci dei vantaggi, soprattutto quando parliamo di un concetto di fitness complessivo, ma ci sono anche dei limiti per quello che riguarda la capacità di adattamento dell'organismo a stimoli così complessi.

Vediamo alcuni punti...

 Manca la specializzazione

Il muscolo, per adattarsi a uno stimolo, ha bisogno di una certa costanza. Le tipologie di stimolo possono anche essere diverse, ma associate nello stesso allenamento creano una sorta di confusione a livello muscolare che non porta al massimo dei risultati. 

Manca un controllo preciso dei carichi

In particolare quando facciamo delle attività in cui il carico è difficile da quantificare e magari lo quantifichiamo soltanto con dei parametri un po’ generici, come può essere la frequenza cardiaca. A volte non siamo proprio in grado di dominare questo carico di lavoro e non siamo in grado di controllarlo nel tempo. 

Manca una personalizzazione dell’allenamento

Questo accade in particolare modo quando facciamo un'attività di gruppo. Ci sono dei vantaggi, come ad esempio il divertimento di essere assieme, però allo stesso tempo il lavoro individuale viene messo in secondo piano a favore del lavoro di gruppo che, tra l’altro, può essere un po’ troppo faticoso per qualcuno e un po’ troppo poco per qualcun’altro.

 Allo stesso tempo, spesso, in queste attività manca la progressione; non potendo stimare bene il carico di lavoro è difficile pianificare veramente una progressione seduta dopo seduta o settimana dopo settimana, pianificazione che invece è fondamentale perché porta a un continuo adattamento positivo all’allenamento.

Spesso si arriva a una sorta di stagnazione in cui si continua a fare attività fisica ma in realtà non si migliora più. Quando gli stimoli sono molto complessi può anche accadere che più che stimolare il muscolo e affaticarlo in maniera positiva per produrre un adattamento si finisce in realtà con affaticare di più il sistema nervoso centrale e, proprio per questa complessità di segnali, la fatica richiede tempi più lunghi per essere colmata.

Inoltre, ci possono essere degli stimoli nello stesso allenamento che in realtà non lavorano in maniera “sinergica" ma, anzi, si contrastano l'uno con l’altro. L’esempio classico è di uno stimolo aerobico fatto per attivare il cuore e a livello cellulare i mitocondri (le centrali che producono energia) associato a un lavoro invece finalizzato a stimolare la sintesi di massa di proteine muscolari e quindi la massa muscolare.

Quando si fa, per esempio, un allenamento con i pesi ma a ritmo molto veloce in circuito si tende ad associare queste due cose ed è bene ricordarsi in questo caso che uno stimolo aerobico eccessivo tende ad inibire la sintesi proteica, quindi, in realtà, sono due attività che non si esaltano a vicenda ma quasi si inibiscono.

È chiaro che se fai un sport come il Triathlon o se sei appassionato al CrossFit devi accettare questa sorta di compromesso e devi trovare il modo migliore per far sì che l'organismo si adatti. Allo stesso tempo, però, se stai semplicemente cercando di arrivare a una condizione di forma migliore e cerchi il metodo più efficiente, forse è meglio alternare le tipologie di stimoli, lavorando per esempio un giorno su un allenamento di tipo cardio, quindi aerobico, e un altro giorno invece con i pesi o la ginnastica e magari inserendo la sera dello stretching assieme alle tecniche di rilassamento che aiutano il recupero.

Ricordati che il corpo, per adattarsi in modo corretto, ha bisogno certo di varietà ma non di caos :-)

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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