Forza di volontà o appagamento? Scopri cosa funziona di più.

Forza di volontà o appagamento? Scopri cosa funziona di più.

Indice

Ogni volta che vedo Fabio, un mio paziente, è sempre più motivato, sempre più desideroso di raggiungere nuovi obiettivi, sul lavoro, a casa, con la moglie e con i figli e nella gestione del suo tempo e del suo corpo.

È sempre fiducioso e convinto delle proprie capacità, si dà obiettivi ambiziosi e dice che questa volta sarà diverso, che ce la farà.

Sarà diverso da tutte quelle volte in cui desiderava raggiungere qualcosa che poi non ha raggiunto perché sopraffatto dai mille impegni e dalle troppe distrazioni della vita.

Darsi obiettivi ambiziosi è una grande capacità, ma non basta. Anzi, molto spesso può essere causa di frustrazione e delusioni.

Cosa dovrebbe fare quindi Fabio per concretizzare i propri desideri?

Capire che la forza di volontà e la motivazione valgono poco rispetto a una strategia di cambiamento basata su piccoli passi e su un appagamento programmato.

Fabio ora grazie ai consigli che conoscerai nel video di oggi ha risolto una situazione precaria e stressante ed ha imparato a vivere a pieno.

Ti consiglio quindi di approfondire questo tema nel video di oggi.

Scoprirai:

- la differenza tra obiettivi di risultato e obiettivi di processo;
- quali sono gli obiettivi più utili da darti per progredire nella vita, nelle relazioni e nel lavoro;
- come mantenere alta la motivazione invece di abbatterti alle prime difficoltà.

Buona visione!

 

Trascrizione del video

Per raggiungere i tuoi obiettivi hai bisogno di forza di volontà o di appagamento?

È chiaro che per raggiungere gli obiettivi c'è un lavoro da fare, nulla viene per caso e si dice che si raccoglie solo ciò che si semina, però molto spesso viene un po' sopravvalutato il ruolo della forza di volontà. Addirittura la forza di volontà viene vista quasi come qualcosa di mitologico, qualcosa che appartiene ad alcune persone e che altri invece proprio non hanno. Si attribuisce molto spesso a chi raggiunge i propri obiettivi, una classica persona di successo qualsiasi cosa questo voglia dire, una grande forza di volontà.

Ma siamo proprio sicuri che sia questo il vero motore del cambiamento e del raggiungimento dei propri obiettivi? Anche se andiamo a vedere persone che sono state in grado di raggiungere enormi obiettivi, o anche persone che sono state in grado di dare tantissimo agli altri, sarà sempre stata solo la forza di volontà ad avere un ruolo importante nella loro vita? O forse questo raggiungimento degli obiettivi, questo dare agli altri, genera un'energia positiva che dà un altissimo grado di appagamento ed è questo grado di appagamento elevato che mantiene la persona su quel binario, ed è questo rimanere sul binario che a lungo termine porta al raggiungimento degli obiettivi?

La forza di volontà tutto sommato è qualcosa di esauribile in tutti. Potrà essere utile nei primissimi passi verso un obiettivo, se ci pensi anche se dovessimo fare questo ragionamento applicato all'attività fisica sarebbe la stessa cosa; quando ti avvicini all'attività fisica, certo, i primissimi momenti hai bisogno di un po’ di forza di volontà per vincere l’inerzia, ma poi quello che succede è che quell'energia che ti dà il raggiungimento di determinati obiettivi crea un appagamento profondo ed è quell'appagamento che ti fa dire “aspetta torno in palestra anche domani” o  "aspetta che riprendo la bici e vado a fare un altro giro perché mi è piaciuto così tanto che nel giro di qualche settimana sono riuscito a fare quella salita in montagna”.

Allora è importante capire cosa conta veramente per crearsi la strada più percorribile per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.

1. Il primo punto che ti voglio sottolineare è quello che riguarda la differenza tra obiettivi di processo e obiettivi di risultato

È un punto molto importante, ma cosa vuol dire? Vuol dire che se io mi focalizzo troppo sul risultato finale che voglio raggiungere rischio di non avere mai chiaro il passaggio che per raggiungere questo risultato sono costretto a fare.

Gli obiettivi di processo servono a questo. Facciamo qualche esempio molto semplice per renderti la cosa più chiara: l'obiettivo di risultato nella perdita di peso è dire "entro tre mesi voglio arrivare a perdere 20 kg”. Cosa succede? Che implicitamente nella testa di chi ha questo obiettivo viene un po' messo in secondo piano quello che devi fare giornalmente per arrivare a quell'obiettivo finale e se qualcosa andrà leggermente storto (supponiamo che la velocità della perdita di peso sia tale che ti accorgi che nel giro del tempo previsto non arriverai a perdere quei chili), il fatto che tu sia stato concentrato costantemente su quello ti porterà in qualche modo a dire “non ci arrivo, mollo tutto”.

L'obiettivo di processo è invece dire "io devo darmi come obiettivo di rispettare questo piano nutrizionale e andare ad allenarmi 3 volte alla settimana”. Se tu riesci a concentrarti su questo, questo diventerà automatico e sarà tramite questo automatismo che arriverai veramente all'obiettivo di risultato che ti sei prefissato.

Questa è una differenza che spesso sfugge, quindi il consiglio che io do è: certamente non dobbiamo dimenticarci l'obiettivo finale a cui vogliamo arrivare, ma dobbiamo creare una serie di obiettivi di processo che siano poi la base della nostra concentrazione quotidiana.

2. Creare dei micro obiettivi, cioè creare degli obiettivi che siano veramente raggiungibili quotidianamente o addirittura più volte durante il giorno

Se tu ti prefiggi come obiettivo una cosa che è troppo grande, che è troppo lontana, prima che ti arrivi una sensazione di appagamento passerà tantissimo tempo. Allora ritorno a dire che in quel tantissimo tempo la forza di volontà non riuscirà a fare la differenza, riuscirà a tenerti lì per un po’, ma poi scomparirà e tu rischi di cedere. Se invece ti sei focalizzato su una serie di micro obiettivi molto concreti e molto raggiungibili anche quotidianamente, ogni volta che avrai raggiunto quel micro obiettivo tu avrai una micro sensazione di appagamento, che nel tempo si somma e ti farà stare in una sorta di pace interiore nell'attesa di arrivare all'obiettivo più grande.

3. Focalizzarsi sulla strada fatta e non sulla strada da fare; se ti focalizzi troppo sull'obiettivo a lungo termine ti sembrerà sempre che la strada sia infinita, in realtà ti devi focalizzare sulla strada che hai già percorso

Allora se per esempio è già da un mese che vai in palestra con regolarità, non ha importanza che dovrai andare in palestra per tanti altri mesi; guardati alle spalle e percepisci appagamento e orgoglio perché sei stato capace di dare regolarità a questa abitudine nuova, per esempio andare in palestra.

Il raggiungimento dei propri obiettivi personali, di vita, di salute, è una cosa che ha molto a che fare con la sensazione di realizzazione complessiva che ognuno di noi ha nella sua vita, quindi non è una cosa da trascurare. Ognuno di noi ha obiettivi, piccoli o grandi che siano, non ha importanza, è un diritto e anche un certo senso un dovere nei confronti della propria vita cercare di raggiungerli.

Molto spesso nella mia esperienza quotidiana con le persone mi accorgo che il non raggiungimento degli obiettivi non è dato da una incapacità, ma è dato da una difficoltà strategica. La persona non è stata in grado di costruire una strategia che portasse ad un alto grado di appagamento precocemente e ha puntato troppo su una teorica forza di volontà che in realtà è esauribile in tutti noi.

Non puntiamo su questo concetto così vago e teorico, cerchiamo di garantirci appagamento, perché l'appagamento è la sensazione positiva che dà l’energia, la forza, io la chiamo spesso forza vitale, per continuare a stare in movimento e avere quella sensazione di progresso che ti porta, magari senza neanche accorgertene poi, a raggiungere obiettivi che sono ancora più grandi di quelli che ti sei prefissato all’inizio.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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