Ognuno di noi nella vita si trova a dover affrontare scelte difficili, momenti in cui la prospettiva dell'ignoto fa scattare la paura che, a sua volta, ci blocca e ci paralizza.
Cosa ci porta in queste situazioni? Se cambiare ci spaventa tanto perché allora non siamo soddisfatti di ciò che abbiamo e non decidiamo di restare nella medesima condizione per sempre?
Il fatto è che siamo esseri contraddittori con bisogni spesso conflittuali e antitetici. Da un lato vogliamo sicurezza ma dall'altro ci attirano le novità e il cambiamento.
Eppure ognuno di noi nella sua storia personale ha preso decisioni importanti, difficili e immediate, a volte senza nemmeno accorgersi dello sforzo.
Allora possiamo dire che quando tentenniamo non è perché non siamo capaci di scegliere ma piuttosto perché non ci è del tutto chiaro ed evidente il motivo per cui dobbiamo scegliere. Magari lo capiamo ma non lo sentiamo emotivamente.
Magari ce lo hanno suggerito, ma non lo abbiamo digerito sul piano emotivo.
Il segreto sta tutto lì: comprendere che non si sceglie con la testa ma con il cuore.
Non sto dicendo che non dobbiamo pensare o che il ragionamento sia sempre controproducente ma solo che alla fine dopo giorni, mesi o anni di ragionamento è sempre il cuore che improvvisamente ti fa percepire in che direzione devi andare.
Potrà sembrare un discorso fantasioso e poco scientifico, ma non è così.
Come l’intestino, anche il cuore è circondato da una complessa rete di nervi in grado non solo di ricevere segnali dal cervello, ma anche di inviarli.
Esiste in sostanza una sottile e complessa comunicazione bidirezionale tra cuore e cervello che potrebbe spiegare come mai alcune decisioni difficili richiedano il pieno coinvolgimento di circuiti nervosi non direttamente sotto il nostro controllo.
In fondo nello sviluppo di un embrione il battito cardiaco rappresenta la prima manifestazione della vita e avviene molto in anticipo rispetto allo sviluppo del sistema nervoso e del cervello.
Da molti anni i ricercatori conoscono come il cuore sia coinvolto nella gestione dello stress e alcuni parametri come la variabilità della frequenza cardiaca (Heart rate variability o HRV in inglese) sono utilizzati per misurare e valutare il livello di stress psicofisico.
Allora come possiamo potenziare le nostre capacità decisionali?
Come possiamo evitare di ritrovarci in prolungate condizioni di stallo?
Ci dobbiamo addestrare a mettere da parte la nostra ragione e a provare a sentire quello che ci raccontano le nostre emozioni.
Per allenare le tue capacità decisionali prova questa procedura:
- Mettiti comodo con gli occhi chiusi in un posto silenzioso ed isolato e concentra la tua attenzione sul cuore.
- Posiziona le tue mani sul cuore e senti la potenza di ogni battito mentre respiri lentamente e in libertà
- Associa alla situazione attuale che ritieni di dover cambiare una chiara sensazione di disagio, di insoddisfazione o perfino di dispiacere
- Associa all'immagine della nuova situazione che vorresti raggiungere una sensazione di piacere, entusiasmo, divertimento e gioia.
- Trasforma la paura dell'ignoto nella curiosità della scoperta e della crescita
- Rimani in ascolto qualche minuto aspettando di osservare che cosa emerge dal profondo
Ripetere ogni giorno per qualche minuto questa pratica può aiutare incredibilmente a fare chiarezza e permetterti di accelerare le tue scelte. Questo vale anche per le scelte di salute, quelle che riguardano il cambiare stile di vita che spesso sono proprio quelle che rimandiamo più spesso.
Se vuoi imparare ad affrontare al meglio le tue scelte e il cambiamento che queste comportano, ho qui il video corso che fa per te "Avvia il cambiamento".
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