Quante volte hai mentito a te stesso? Quante volte hai fatto finta di non sentire quella voce che timidamente provava a dirti di fare le cose in modo diverso? Quante volte hai trovato scuse, alibi, ridicole invenzioni per giustificare le tue mancanze, per illuderti che non c'era altra strada, per tentare di dimenticare che sapevi benissimo cosa sarebbe stato giusto fare? Quante volte hai rinunciato a qualcosa solo per paura dello sforzo che la scelta avrebbe comportato?
Non preoccuparti, non sei il solo. Anzi sei in buona compagnia perché alla maggior parte di noi càpita in qualche momento della vita di commettere errori di questo tipo.
Essere onesti con noi stessi
Ma perché è così difficile essere onesti con noi stessi? Perché ci infiliamo in labirinti di menzogne solo per evitare una scelta giusta che però al momento ci sembra troppo faticosa?
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Anche se possono esserci molteplici ragioni e alcune possano essere del tutto individuali, esiste una fondamentale debolezza che porta molti di noi a scegliere troppo spesso le soluzioni più semplici, pur sapendo che spesso lo sono solo apparentemente.
Quel che ci blocca è la paura di fallire
La debolezza che ci porta alla scorciatoia è il timore della fatica, della responsabilità, della battaglia, del rischio, dell'errore e della figuraccia che potrebbe farci fare. Ed è questo timore che ci trascina verso le zone d'ombra dell'esistenza, quelle senza scelte e senza forza, quelle che ci fanno vivere a metà.
Tutto sembra calmo e ci illudiamo che sia quiete, ma è invece noia, vuoto, che si trasformano negli anni in rimpianti e rimorsi.
Tutto questo ci riporta a parlare di una cosa nota: la paura di fallire che di per sé condiziona ogni nostra tendenza a non scegliere, ogni nostro blocco. Ma è proprio il non scegliere il più grosso dei fallimenti.
PER APPROFONDIRE: 5 passi per superare la paura di fallire
Perché gli errori ci aiutano a crescere
Se solo ci ricordassimo quello che sappiamo benissimo: ogni errore rappresenta un'opportunità di crescita, un'esperienza che migliora la nostra comprensione della realtà. Chi ottiene di più nella vita non è colui che fa meno errori, ma la persona che ne fa di più e che cresce comunque, correggendosi e migliorandosi.
Insomma quello che è fondamentale ricordare è che ogni punto di resistenza offre un'opportunità di crescita, ogni salita permette di rafforzare le gambe. Non camminare, non procedere o scegliere sempre la strada più facile non solo non permette di arrivare prima al risultato, ma eventualmente ci porta ad arrivarci meno preparati.
Un esempio concreto? Basta pensare ad alcuni tra gli ambienti più competitivi in assoluto: lo sport o il mondo dello spettacolo. In entrambi esiste la cultura della gavetta. Perché? Semplicemente perché si sa molto bene che la persona che arriva al successo troppo facilmente si perde con altrettanta facilità.
Quindi, vivere di menzogne per scampare alla fatica significa nel migliore dei casi arrivare all'obiettivo impreparati e nel peggiore non arrivarci proprio.
Ogni sfida è un'opportunità di crescita
Un modo per superare la tentazione di mentire a se stessi, di scegliere le cose più semplici è quello di smettere di pensare allo sforzo del percorrere la strada più faticosa e di concentrarsi invece sull'opportunità di allenamento che essa ci fornisce.
Questo cambio di prospettiva ci insegnerà ad apprezzare la fatica, a valorizzare le scelte difficili, ad accogliere a braccia aperte ciò che più temiamo perché in fondo sappiamo benissimo che proprio nell'occhio del ciclone giacciono le vere ricompense.
Del resto l'atleta cerca forse di fare meno fatica in allenamento? No, al contrario, rincorre la sforzo perché sa perfettamente che chi suda di più in addestramento sanguina meno in battaglia.
Forza. Ora sai dove sta la tua vera ricompensa. Prendi coraggio e vai a prenderla.
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