Cambiare vita a qualunque età? Ecco come fare per riuscirci fin da subito

Cambiare vita a qualunque età? Ecco come fare per riuscirci fin da subito

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Quante volte hai pensato "vorrei cambiare vita"? È un'aspirazione che hanno in tanti ed è un sintomo di insoddisfazione. Per come siamo fatti, pensiamo che per ottenere grandi cambiamenti occorrano "grandi azioni", ma la realtà è ben diversa.

Non esiste infatti un rapporto lineare tra azione e risultato. Se vuoi iniziare a cambiare vita, a dare una svolta precisa e profonda a tutto ciò che sei e a quello che fai, devi lavorare sulle tue abitudini.

Non occorre stravolgerle, quanto invece riconoscerle: devi cioè capire quali delle tue abitudini non ti stanno portando da nessuna parte e, anzi, ti creano danno e quali invece potrebbero aiutarti a raggiungere un risultato.

I motivi per cui si vuole cambiare vita

Cambiare vita è un'espressione molto generica, ma una recente ricerca dimostra che gli italiani hanno le idee ben chiare su cosa significhi. La maggior parte vuole cambiare paese, lavoro, opportunità. Sente che c'è qualcosa che non va, è stufo del suo quotidiano, sente di meritare di meglio, probabilmente pensa che una "ripartenza da zero" possa essere il meglio.

Questo desiderio viene spesso frustrato da un eccesso di rimorsi e rimpianti ("ho sprecato la mia vita", "quel poco che mi ero guadagnata è andato in fumo", "mi sento tradito", "ho rinunciato a uscire e frequentare gli amici", "desidererei solo andarmene via di casa"), che sicuramente non è il massimo quando si tende a proiettare la vita verso un futuro prossimo.

Il fatto che ci sia una volontà di cambiare comunque è positivo, ma se non si va dalle parole ai fatti, i rimorsi e i rimpianti sono destinati ad aumentare, allargando le difficoltà.

Il cambiamento auspicato è anche un segno di un potenziale inespresso. Voglio cambiare vita perché penso di meritare di più o perché voglio realizzare un progetto che qui, adesso, dove mi trovo, è impossibile da realizzare.

L'aspirazione è più semplice a volte: voglio godermi la pensione in un paese tranquillo, al caldo, non voglio sentirmi assillato dai problemi, voglio isolarmi insieme al mio partner per godere al massimo questo momento.

Il problema: è possibile cambiare vita senza soldi?

La risposta qui è di due tipi. Dipende da quello che si vuole. In genere, spostarsi all'estero richiede sicuramente qualche spesa. È un po' troppo avventuroso spostarsi di punto in bianco senza sapere nemmeno dove dormire o dove stare, quindi vanno messi in conto dei viaggi di perlustrazione.

Ma questo è solo un esempio. In realtà ciò che conta quando si vuole cambiare vita, non sono i soldi, ma la capacità di imprimere davvero una svolta. E questa può avvenire solo lavorando sulle tue abitudini.

Le abitudini sono quelle che definiscono il tuo carattere più di ogni altra cosa. Vieni percepito e giudicato da come ti comporti e a meno che non si tratti di un comportamento episodico, il tuo modo di fare dipenderà dalla somma delle tue abitudini, positive e negative.

Se non stai bene in un posto vuol dire anche che non ti ci abitui, è lo stesso per una situazione. Se non ti ci abitui continuerai a contestarla, fino a volere un cambiamento.

Ma il cambiamento, anche se non ci credi, spesso parte dalla modifica di un'abitudine.

Per questo motivo, per cambiare davvero vita e dare il via a quella sequenza di eventi che ti porta alla soddisfazione, devi lavorare sulle tue abitudini.

E devi farlo con un lavoro di qualità e non di quantità. 

Quando mi rivolgono questa domanda: "qual è l'abitudine che ha maggiormente inciso sulle tue scelte di vita?" io rispondo senza esitare: "allenarmi ogni giorno". Lo so perché allenarmi mi dà energia, carica, voglia di fare.

Anche sul web si fa un gran parlare di cose come 10 abitudini delle persone di successo, ma spesso è solo un'abitudine che determina tutto.

I cambiamenti drastici sono difficili, però basta scegliere quelli giusti: chi ha smesso di fumare lo sa.

Anche chi si mette a correre a o camminare lo sa. Chi si mette a scrivere per 10 minuti lo sa. Chi esprime gratitudine e fa lavoretti in casa lo sa. Ci sono "piccole abitudini" in grado di generare un cambiamento enorme. Ma la differenza la fa la qualità. Perché scegliendo bene quale abitudine adottare, si può veramente cambiare vita, a qualunque età.

 

Cambiare vita a 30, 40, 50, 60 anni è davvero possibile?

La risposta è sì. Tanto che molti lo fanno senza preoccuparsi troppo delle conseguenze pratiche, spesso ingigantite da un timore reverenziale nei confronti della coerenza.

Le principali resistenze sono date dal senso del dovere e dalla mancanza di coraggio.

Il senso del dovere è quello che ci tiene legati alle persone a cui teniamo ed è spesso eccessivo. Abbiamo la preoccupazione che le persone non possano andare avanti senza di noi, quando nella realtà contiamo meno di quello che pensiamo.

Attribuiamo troppa importanza a noi stessi, mentre le persone che ci stanno vicine sono liete delle nostre scelte e le condividono. Certo, c'è il dispiacere, ma questo si supera. Oggi poi viviamo in un mondo senza distanze.

Obiettivamente non è più come 30-40 anni fa. Allora, se cambiavi davvero vita e lasciavi tutto per partire all'avventura, poi diventava complicato mantenere i contatti.

La storia dell'immigrazione italiana in America ci racconta proprio questo, gli avi che si perdono nella notte dei tempi, le radici che ricrescono altrove, "è partito e non è più tornato".

Ma oggi è tutto diverso. Grazie alla tecnologia si può rimanere in contatto con familiari distanti migliaia di chilometri, senza spendere nulla. Anche i viaggi in aereo son diventati molto più convenienti, per cui "il senso del dovere" che ci tiene legati alle sorti dei nostri familiari, si è molto più allentato. La cura della persona nell'età avanzata è un tema centrale nei grandi paesi, grazie all'aspettativa di vita sempre più lunga.

Inoltre, a 30 anni, 40 anni, 50 anni o 60 anni ci si dovrebbe essere guadagnati il diritto di fare scelte indipendenti, altrimenti saremmo di fronte a una mancata emancipazione rispetto alla famiglia propria o acquisita, che sarebbe meglio correggere.

Fare scelte impegnative, a qualunque età, fa parte del processo di maturazione.

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Cambiare vita: quando ti manca il coraggio

La mancanza di coraggio è la motivazione più usata da chi non riesce a dare una svolta alla propria vita. Anche in proiezione futura, è la scusa che potrai usare quando sarai travolto dai rimpianti, come se "mancare di coraggio" giustifichi l'opportunità persa.

Invece, qui ti posso aiutare, non è la mancanza di coraggio a bloccarti, ma la chiarezza delle opzioni a disposizione.

Se non fai una cosa che è nelle tue possibilità, vuol dire che non la vuoi abbastanza. E soprattutto che non sai come fare.

Ritengo da tempo che la "motivazione" sia un falso problema. Se sai come fare, in genere fai. Quindi è quasi sempre un problema di apprendimento.

E qui arriva la soluzione, o parte di essa: il sistema migliore per cambiare vita e avere il coraggio di farlo è introdurre dei cambiamenti nelle tue abitudini.

Introducendo delle nuove abitudini cambia il tuo rapporto con il mondo, come tu lo vedi e come gli altri vedono te. Il cambiamento radicale comincia proprio da una semplice modifica. 

Vediamo come devi fare allora. Fidati, perché è l'unico strumento che davvero funziona e che si basa su di te, sulle tue motivazioni, sulla tua capacità di imprimere una svolta. Facilitando il processo.

Come creare delle buone abitudini

Le abitudini che adottiamo nel corso della nostra esistenza determinano in larga misura che cosa ci accade negli anni che passano, sia in termini di salute, rischio di malattia e sviluppo di problematiche, sia sul piano psico-emotivo.

Sono le abitudini a dare un senso alla nostra realtà, a dire come siamo fatti e cosa possiamo fare.

Cosa sono le abitudini?

Sono delle azioni che compiamo in maniera quasi automatica, senza grande sforzo e molto frequentemente. Per farti capire come funzionano faccio un'analogia con le nostre memorie.

Come mai nel nostro cervello emergono pensieri di situazioni anche molto remote nel tempo, ma estremamente realistiche?

Perché le abbiamo memorizzate bene.

Sappiamo che la qualità della memorizzazione ha molto a che fare con l'intensità dell'esperienza emotiva vissuta, ma sappiamo anche che questa esperienza emotiva vissuta crea dei cambiamenti biochimici che rimangono in un certo senso permanenti o che possono essere evocati e attivati perché quella esperienza è stata importante e l’hai memorizzata.

Nel caso delle abitudini avviene lo stesso meccanismo con i comportamenti. Il cervello assimila e si evolve tanto con i pensieri, quanto con le abitudini, come mostra ormai con evidenza scientifica il grande tema della neuroplasticità.

Avviene lo stesso meccanismo che vediamo attivarsi nel muscolo, se lo alleno gli do uno stimolo che lo rafforza.

Il ruolo della mielina: 66 giorni per creare un'abitudine

Nel caso delle abitudini, il processo di rafforzamento è a carico della mielina. La mielina è una guaina protettiva che avvolge i nervi e che ha la funzione di ottimizzare il trasferimento dell’impulso elettrico.

Le ricerche in questo campo sono diventate nelle ultime decadi abbastanza raffinate, addirittura c’è stata un'ipotesi lanciata da un gruppo di ricercatori che ci vogliono circa 66 giorni in media per formare un’abitudine.

Cioè il corpo, nella maniera più specifica il cervello, richiede circa due mesi di esposizione per permettere ad una quantità maggiore di mielina di avvolgere i nervi coinvolti in quel tipo di comportamento, fino al punto in cui si è creata una struttura nettamente più efficiente.

Questa struttura anatomica più efficiente corrisponde ad un grado cosiddetto di automatismo più elevato.

Cioè più è questa struttura la risposta all’adattamento, più mielina si è formata, più il segnale diventa efficiente, più automatico e privo di sforzo sarà quel comportamento.

Immagina l'apprendimento del chitarrista: dapprima lento e impreciso nei movimenti, poi sempre più veloce e scaltro. Questo miglioramento non è immaginario, ma è proprio frutto di un cambiamento chimico-fisiologico.

Se davvero bastano poco più di 2 mesi a impostare una nuova abitudine, perché non cambiare vita cambiando abitudini?

Le conseguenze possono essere molto positive e possono darti gli strumenti giusti per avviare cambiamenti importanti.

Ora qualche "trucco del mestiere" che a me ha aiutato tanto, quando ho voluto perseguire alcuni obiettivi ed effettivamente cambiare vita (spostarmi all'estero, avere una famiglia, cambiare orizzonte professionale).

È più facile sostituire un'abitudine che cancellarne un'altra

Per lo stesso motivo che ho spiegato sopra, non posso semplicemente togliere un'abitudine perché sarebbe come togliere un pezzo di anatomia che si è adattato al mio comportamento.

Quindi quello che io posso fare è lavorare su un'altra abitudine e rafforzarla fino al punto in cui diventa più facile dar vita a quel comportamento piuttosto che ad un altro.

Chi smette di fumare spesso si ritrova a mangiucchiare snack e ingrassa. Non è positivo, ma è chiaramente un comportamento sostitutivo che aiuta.

Se voglio realizzare il sogno di diventare scrittore e non ho l'abitudine di scrivere, la cosa migliore da fare è sostituire una delle abitudini pigre del mattino o della sera, con tre quattro minuti di scrittura, per cominciare. Una volta che si è instaurato l'automatismo sarà più facile conseguire l'intero scopo.

Durante i 66 giorni, l'esposizione al nuovo comportamento deve essere continuativa e costante

Non devi fermarti mai. I 66 giorni di adattamento (ammesso che siano così precisi) valgono soltanto se io mi espongo con massima regolarità a quello stimolo. Se voglio imparare a scrivere o camminare ogni giorno, non devo mai interrompere questo comportamento per 2-3 mesi, altrimenti ricomincio ogni volta da capo.

Per creare una nuova abitudine devi focalizzarti sui processi che la formano e non sul risultato finale

Questa è la grande differenza tra obiettivi di risultato e obiettivi di processo. Per formare un'abitudine io devo concentrarmi sui singoli gesti da fare perché quell'abitudine si formi, non su quello che otterrò alla fine.

Se vuoi quindi ottenere qualcosa di concreto, concentrati sui mezzi per ottenerlo, mai sul risultato finale... 

Se hai deciso di uscire ogni mattina a fare una camminata, concentrati su tutto ciò che precede la formazione di questa abitudine: svegliarti presto, preparare le scarpe e la tuta, avere in mente il percorso.

Come ti ho detto su, se sai come fare, la motivazione arriva. E sulla motivazione crei il comportamento, che ripetuto diventa un'abitudine. È molto semplice, ma richiede pazienza.

Il vero segreto è non mollare durante quei due mesi di formazione dell'abitudine dopodiché rimarrai sorpreso/a della facilità con cui fai qualcosa che prima nemmeno avevi in mente.

In definitiva... per cambiare vita, a qualunque età attua questo processo:

1) Identifica cosa vuoi cambiare della tua vita. Deve essere qualcosa di preciso e devi avere un punto di inizio. Non puoi rispondere tutto perché tutto vuol dire niente in questo caso.

2) Quando hai capito cosa cambiare, identifica i mezzi per ottenerlo. Escludendo i sogni ad occhi aperti come la vincita al Superenalotto, se il cambiamento - ad esempio - richiede un investimento economico, verifica quanto puoi risparmiare. Puoi partire eliminando vizi costosi e sostituendoli con abitudini a costo zero che ti fanno risparmiare. Se identifichi un percorso che ti consente maggiori ricavi, rafforza le abitudini che ti fanno guadagnare di più o sprecare meno tempo e risorse.

3) Comincia da una singola abitudine, quella che identifichi come la più importante nel darti una nuova cornice. 

4) Lavoraci per almeno due mesi, senza interruzioni, senza distrazioni, non farti frenare dalle circostanze. Ripeti il processo. Come risultato potresti ottenere una nuova migliore versione di te con 3-4 nuove abitudini in grado di capovolgere la tua vita, nel giro di un anno. Un cambiamento che non otterrai mai ripetendoti vagamente "voglio cambiare vita, non mi va bene niente".

Cambiare vita: cosa ricordare

Quello che ti ho descritto è un processo abbastanza lineare con il quale puoi effettivamente apportare grandi cambiamenti e migliorare o come persona o come risultati.

È un processo che ha basi scientifiche, ricerche alle spalle, che trova riscontro ogni giorno. È servito a me, ma anche a tanti che lo hanno iniziato seguendo il corso Avvia il Cambiamento, che tratta proprio di come cambiare e farlo con efficacia.

Ricordati che "cambiare vita" è una definizione molto astratta. La prima cosa da fare è essere sinceri e dirsi apertamente quello che non va. A volte non vuoi cambiare vita, ma persona... cioè te o un altro. Oppure vuoi cambiare posto dove vivere perché avverti delle presenze ingombranti.

Cioè, in sostanza cerchi soluzioni grandiose a problemi risolvibili con un nuovo orientamento mentale che puoi ottenere cambiando comportamenti e abitudini, quindi dando forza a dei tratti caratteriali che pensi di non possedere, ma attendono solo di essere sbloccati.

Se ti interessano questi temi e vuoi davvero CAMBIARE, inizia dal mio corso Avvia il Cambiamento.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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