Colesterolo: luci e ombre

Colesterolo: luci e ombre

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Quando il colesterolo è nostro amico? E quando invece diventa vero nemico della salute?

Qualche mese fa nell’aggiornamento delle Dietary Guidelines for Americans si rilevavano alcune novità sull’argomento colesterolo. In particolare si assolveva il consumo di uova - note fonti alimentari di colesterolo alimentare - dall’accusa di essere un rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.

Il colesterolo è una molecola che si trova in tutte le membrane cellulari ed è fondamentale per numerose funzioni vitali, come la trasmissione dell’impulso nervoso, la formazione della vitamina D, la sintesi di estrogeni e testosterone, la formazione di bile, etc., ed è per questo che il corpo lo sintetizza da solo a livello epatico a partire da grassi saturi. L’80% del colesterolo presente nell’organismo deriva a questa sintesi interna, il 20% dall’assunzione diretta attraverso gli alimenti che lo contengono. E se l’assunzione con la dieta diminuisce, la sintesi endogena aumenta, e viceversa.

Il problema sussiste quando il colesterolo totale o l’LDL (quello “cattivo”) superano certi valori, e/o quando l’indice di rischio, ovvero il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL (quello buono), è maggiore di 5 nell’uomo e di 4,5 nella donna. In questo caso il colesterolo diventa un fattore di rischio cardiovascolare.

Un fattore di rischio non è una malattia, è un fattore che aumenta la probabilità che si verifichi una patologia cardiovascolare. La sua pericolosità diviene significativa se esiste nel soggetto una familiarità per malattie cardiovascolari o una patologia cardiovascolare pregressa, e se coesiste con altri fattori di rischio cardiovascolare, alcuni ben più gravi: fumo, ipertensione, iperglicemia, sovrappeso, lipoproteina a elevata, omocisteina elevata, circonferenza addominale superiore a 88 cm nella donna e 102 cm nell’uomo, sedentarietà. I fattori di rischio, infatti, hanno un effetto moltiplicativo tra di loro, non di somma.

Detto questo, è indiscutibile che l’alimentazione rivesta un ruolo importante per prevenire o contrastare l’ipercolesterolemia.

Nel prossimo post scoprirete quali alimenti evitare e quali invece consumare per prevenire l’ipercolesterolemia.

 

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