Guarda il video e scopri 3 consigli per migliorare il tuo approccio con l’alimentazione.
Nel video di oggi condivido con te 3 semplici consigli per aiutarti a:
Se vuoi saperne di più su quest’ultimo punto puoi iscriverti a questo webinar (Se starai con me fino alla fine scoprirai nel dettaglio questo nuovo paradigma della nutrizione!).
Come in molti aspetti della vita la verità sta nel mezzo e stai per scoprire che gli accorgimenti da adottare per cambiare davvero sono molto più semplici di quello che immagini.
Spero che con questi consigli tu possa dare avvio a una cura più attenta della tua salute.
Buona visione!
Trascrizione del video
(Questa è la trascrizione letterale del video. Troverai quindi lo stesso linguaggio diretto e colloquiale che il Dr. Filippo Ongaro utilizza parlando nel video. Per offrirti gli stessi contenuti non sono state apportate modifiche nella trascrizione)
Vuoi sapere cosa ti manca per raggiungere davvero un'alimentazione sana e per adottare veramente un’alimentazione perfetta nella tua vita quotidiana? (continua a leggere)
Di alimentazione si parla moltissimo e rimane pur vero che, nonostante se ne parli molto, c'è ancora poca gente che riesce veramente a cambiare stile alimentare e ad adottare i criteri di un'alimentazione sana nella vita quotidiana.
Allora voglio darti alcuni consigli in questo video che possono esserti utili per farti carico di questo passaggio e cercare di trasformare veramente la tua alimentazione:
1. Il primo punto è che l'alimentazione sana è una teoria, poi tu ti confronterai tutti i giorni con la pratica di dover sederti a tavola e mangiare qualche cosa. Se questo "qualche cosa" non fa parte dei tuoi gusti e non è in qualche modo in sintonia con i tuoi valori alimentari, sarà molto difficile che tu riesca a mantenere questo stile nel lungo tempo.
Quindi il primo consiglio che ti do è cerca di tradurre, di trasformare i concetti della corretta alimentazione, in una pratica quotidiana che anche ti dà piacere.
Nel corso di una vita ognuno di noi mangerà qualcosa come 30-40 tonnellate di cibo, è evidente che se questo cibo non ti piace farai molta fatica a stare attinente al cambiamento che ti sei promesso di fare.
Quindi sì alimentazione sana, ma non necessariamente sofferenza.
2. Il secondo punto molto importante è essere in grado di suddividere chiaramente le eccezioni dall'alimentazione quotidiana.
Veniamo da un'epoca in cui ci siamo sentiti dire costantemente che non esistono cibi buoni e cibi cattivi, che tutto dipende da noi, da quanto li usi, dall’autocontrollo... sì è una bella teoria, ma è una favoletta! In un mondo in cui siamo circondati da alimenti industriali studiati a tavolino per diventare irresistibili, ma come si fa a continuare a parlare di autocontrollo? Creo un prodotto irresistibile e poi dico “Ah, ma devi autocontrollarti!”.
E te ne sarai reso conto anche tu... è difficile vedere un bambino che riesce a mangiare una patatina fritta e poi chiudere il pacchetto e dire “L'altra la mangio la prossima settimana”... non succede mai. Ma la colpa non è del bambino, la colpa è della patatina fritta, che non occorre far sparire dall’orizzonte, ma deve deve diventare un’eccezione, perché se ce l'ho lì e ce l'ho lì tutti i giorni finirò col mangiarla tutti i giorni. Faccio l'esempio della patatina ma possono essere tanti altri.
Allo stesso modo, se veramente so fare la distinzione tra quotidianità ed eccezioni, le eccezioni non sono un problema perché sono delle eccezioni, capita ogni tanto e quindi rispetto alla quantità di pasti sani che farò, sarà irrilevante l'effetto dell’eccezione.
Questo è molto importante perché non è giusto continuare a scaricare tutta la responsabilità sul consumatore e dire "Ti devi autocontrollare", non è nemmeno giusto dire che "Ci sono alimenti che dovrebbero essere banditi" o queste campagne super punitive. L'importante è chiarire che ci sono degli alimenti di consumo quotidiano e degli altri che fanno parte di quell’appagamento di piacere importante ma che deve essere, in termini quantitativi, ridotto.
Proprio per questo motivo io ho creato una mia versione di piramide in cui c'è una distinzione netta e molto semplice: alimenti potenziativi e alimenti depotenziativi.
- Gli alimenti potenziativi forniscono la base e sono quelli che devono essere presenti tutti i giorni nella maggior parte dei nostri pasti. - Gli alimenti depotenziativi sono quelli che ci possono dare piacere, possono fare parte di quei momenti conviviali di divertimento con gli amici e la famiglia, ma dobbiamo essere ben consapevoli che il loro ruolo non è positivo dal punto di vista biologico, lo può essere dal punto di vista emotivo.
Gli alimenti potenziativi fanno parte di un concetto che è quello della Nutrizione Potenziativa che io penso prenderà piede in questi prossimi anni, perché è una visione della nutrizione che non si limita a dire "Togli ciò che ti fa male" ma dice "Arricchisci la tua nutrizione di ciò che ti potenzia e che quindi ti fa bene".
Gli alimenti potenziativi sono quelli che alla fine conoscete tutti: la verdura, la frutta, i cereali integrali, i grassi buoni come l’olio d’oliva, le proteine sane come il pesce, in particolare il pesce azzurro, la frutta secca, i legumi. Sono quella tipologia di alimenti sostanzialmente genuini (e in alcuni casi ricchi di fibre, grassi sani e proteine nobili) che possiamo concederci. Dimenticavo un altro alimento che secondo me è molto buono e molto potenziativo, le uova che sono state demonizzate per anni e oggi, a pieno titolo, rientrano negli alimenti che possiamo utilizzare nella nostra alimentazione.
Quindi alla fine, per adottare un’alimentazione sana davvero basta avere chiari alcuni concetti semplici e capire fondamentalmente che tutto quello che non fa parte degli elementi potenziativi lo dobbiamo vedere ogni tanto ma non tutti i giorni.
Vuoi saperne di più? Approfondisci l'argomento scoprendo le pietre miliari della nutrizione potenziativa.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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