Diventare forti fin da piccoli

Diventare forti fin da piccoli

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Come e perché allenare la forza anche in età evolutiva.

Un recente studio dell’American Heart Association ha messo in evidenza come siano in aumento i casi di diabete e obesità in età pediatrica.

Stimolare i bambini a praticare uno stile di vita sano ed attivo è sicuramente un’arma vincente nel contrastare l’insorgenza di tali patologie che oramai colpiscono sempre di più le fasce di età più basse.

Le attività più accreditate sono sicuramente quelle che si svolgono sui campi da gioco o le piscine, dove sono protagonisti l’aspetto ludico ed interattivo. Ma l’allenamento con sovraccarichi è inadatto o è proponibile? I classici pesi fanno male ai più piccoli o sono utilizzabili?

Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di dare alcune indicazioni per un corretto uso delle tecniche di allenamento adatte ai bambini.

Prima di tutto occorre precisare che con età evolutiva si intende un periodo compreso tra 0 e 14 anni durante il quale il corpo subisce immense trasformazioni.

Nella prima infanzia per esempio (fino a 4-5 anni) avviene lo sviluppo neuromotorio, processo molto delicato sul quale non è necessario intervenire.

Ci soffermeremo quindi sul periodo successivo, più sensibile agli adattamenti organico-muscolari. In questa fase, gettare le basi per lo sviluppo delle capacità condizionali (resistenza, destrezza, forza) apporta una moltitudine di benefici per la crescita e per gli effetti benefici sulla salute. Per i ragazzi tra i 14 e 18 anni le cose diventano ancora differenti per via dell’inizio dello sviluppo sessuale, periodo che coincide con l’aumento degli ormoni anabolici, che favoriscono anche l’aumento della muscolatura e rendono più proficuo l’allenamento della forza.

Malgrado le perplessità di molti a riguardo dell’allenamento della forza nei bambini, le evidenze scientifiche hanno dimostrato come abbia effetti positivi sull’accrescimento osseo e sullo sviluppo neuro muscolare purché si rispettino alcune regole fondamentali. Innanzitutto, la prima cosa da considerare è che per allenare la forza non è previsto solo l’uso di pesi o macchinari, ma soprattutto altre tipologie di resistenza come i piccoli attrezzi (palle mediche, elastici) ed il corpo libero. In secondo luogo si deve rispettare il grado di sviluppo individuale del soggetto per determinare l’incremento progressivo dei carichi.

Per favorire lo sviluppo armonico del bambino bisogna assicurarsi che il gesto motorio richiesto venga eseguito con la massima precisione e in totale sicurezza. Per questo è raccomandabile costruire esercizi propedeutici con la progressione dal più semplice al più complesso. Per motivare il bambino all’attività fisica è stimolante organizzare gli esercizi in percorsi e circuiti che li mettano alla prova con obiettivi da raggiungere e li mettano in sana competizione con loro stessi e con gli altri. L’allenamento che si adatta meglio a questa età deve proporre una giusta combinazione tra forza e coordinazione, senza dimenticare gli esercizi volti a migliorare e correggere le postura.

Gli effetti benefici dell’attività fisica iniziata in giovane età si estendono anche in ambito sportivo, con un impatto positivo sulla prevenzione degli infortuni. E poi abituare il bambino ad allenarsi con regolarità fa diventare l’attività fisica qualcosa di naturale, come lavarsi i denti, e non l’impresa titanica percepita da molti.

 

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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