Più vitamina D significa meno cancro

Più vitamina D significa meno cancro

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Conosci da vicino la vitamina D e scopri come può aiutarti a mantenerti in salute più a lungo.

L'estate sta per finire e tra poco arriverà l'inverno e addio sole, almeno per un po'. Sì perché dopo anni di proclami sui danni del sole ora è emerso un quadro ben diverso. Bruciarsi sotto i raggi, senza dubbio, accelera l'invecchiamento della pelle e aumenta il rischio di sviluppare un melanoma. Però, esporsi alla luce solare è fondamentale per la salute.

Ho parlato molte altre volte di vitamina D sottolineando quanto questa sostanza (per essere precisi, questo ormone) sia fondamentale per regolare il sistema immunitario, prevenire le malattie cardiocircolatorie, tenere sotto controllo la replicazione cellulare e perfino renderci meno esposti agli sbalzi d'umore e alla depressione. Inoltre, la vitamina D favorisce l'assorbimento di calcio a livello dell'intestino, calcio che poi la vitamina K2 fisserà nelle ossa regolando l'attività di una proteina specifica detta osteocalcina.

L'azione di regolazione sul sistema immunitario è particolarmente potente, tanto che la vitamina D diventa molto utile nell'affrontare patologie complesse come la sclerosi multipla e altre malattie autoimmunitarie.

La vitamina D viene prodotta grazie all'esposizione della pelle alla luce solare mentre l'apporto alimentare è scarso. Chiaramente, in molte zone del mondo la luce solare è scarsa per molti mesi l'anno. Inoltre, il lavoro moderno e i vestiti rendono sempre più difficile per il nostro organismo produrre quantità sufficienti di questa vitamina.

Oggi sappiamo con certezza da numerosi studi che la carenza di vitamina D è molto diffusa e, con buona pace di chi rimane contrario agli integratori, assumerne una quantità aggiuntiva è fondamentale per la salute. Un lavoro pubblicato su PLOS ONE lo scorso aprile indica che valori di vitamina D di 40ng/ml o oltre sono associati con una riduzione del 67% del rischio di sviluppare un tumore nei 4 anni successivi.

Per questo motivo, gli autori suggeriscono una revisione dei valori norma di questa vitamina che in genere si attestano tra i 20 e i 100ng/ml.

Cosa vuol dire valore norma? Corrisponde al valore ottimale, a quello che ci dà maggiore sicurezza di non ammalarci? O semplicemente indica il livello al di sotto del quale corriamo un rischio maggiore di essere in carenza? O ancora, corrisponde semplicemente alla media riscontrata nella popolazione che fa riferimento ad un determinato laboratorio di analisi?

La carenza di vitamina D è molto diffusa e, con buona pace di chi rimane contrario agli integratori, assumerne una quantità aggiuntiva è fondamentale per la salute

 

In effetti, per tutte le misurazioni possibili in medicina non vengono mai definiti i valori ottimali ma le soglie minime e massime superate le quali aumenta il rischio di problemi. Tutto quello che sta in mezzo viene considerato "normale", qualsiasi cosa questo voglia dire. Se il range di valori è piuttosto stretto il meccanismo potrebbe anche funzionare.

Ma se, al contrario, è ampio diventa molto difficile capire in che condizione siamo. Sarebbe come chiedere a una persona dove vive e che questa ti rispondesse tra Milano e Roma, un po' vago.

Oggi è fondamentale definire i valori ottimali dei parametri che misuriamo per essere certi di rimanere fedeli ad un concetto pieno di salute. Nel caso della vitamina D questi si attestano attorno ai 50-70ng/ml.

Gli autori ritengono che il controllo e l'eventuale integrazione di vitamina D sia un aspetto fondamentale di un approccio preventivo al cancro.

Ecco perché, oltre a goderti gli ultimi giorni di sole, ti suggerisco di agire subito e di seguire 3 semplici passi:

  1. Chiedi al medico di fare il dosaggio della 25-OH vitamina D con un semplice esame del sangue;
  2. Se il risultato indica un valore inferiore a 30ng/ml o tra 30 e 40 sei candidato a una supplementazione di vitamina D;
  3. Una volta decisa la dose idonea con il medico, ripeti il test a distanza di un paio di mesi per verificare il grado di miglioramento.

Se vuoi saperne di più invece sull'integrazione alimentare, scarica la Mini Guida Integratori, che ti darà le informazioni necessarie a una scelta consapevole.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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