Il rapporto di coppia può entrare in crisi per molti motivi. La perdita della stima nei confronti del partner è probabilmente il motivo principale, perché questo cambiamento interiore può essere dovuto a circostanze di tutti i tipi che riguardano tanto la sfera sentimentale, quanto quella professionale.
Spesso la crisi è la conseguenza di un crollo definitivo che non è detto che coinvolga ambedue i partner. Anche la noia, l'eccesso di abitudini, la mancanza di novità o di una crescita collettiva, insieme, può condurre alla rottura quasi insanabile. Talvolta la relazione è semplicemente piatta per cui si ha l'impressione che non succeda mai nulla.
Nelle coppie di lunga durata, come quelle sposate, nelle famiglie con figli, il tempo viene spesso occupato dalle "cose da fare" e dalla professione che è assolutamente impossibile organizzare qualcosa insieme. Il rapporto di coppia può appiattirsi perché si smette di organizzare qualcosa insieme, come un semplice appuntamento per una data simbolica.
Eppure, ritagliarsi volontariamente del tempo a disposizione, è un atto di benevolenza verso il rapporto di coppia che non è la sommatoria di due io, comprensivi di impegni e interessi personali in conflitto.
Un segnale di una coppia in crisi è dato proprio dalla mancanza di appuntamenti insieme, cose fatte insieme, la precedenza data a sé stessi anche per delle stupidaggini. Spesso questi atti di egoismo vengono spinti fino al punto di litigare, proprio per certificare la crisi.
La stagnazione è figlia della monotonia. Può esserci nell'intimità, ma anche nelle dinamiche quotidiane. Le persone amano essere abitudinarie, ma la scontatezza finisce per stancare.
Può essere utile prendere in mano un progetto insieme per arredare una stanza, acquistare qualcosa per la famiglia.
Oppure regalarsi una vacanza. L'idea è quella di uscire dalla solita cornice quotidiana per evitare di rivivere sempre la stessa giornata, come immaginava un famoso film con Bill Murray.
Questione di stima
Come anticipato spesso è una questione di stima. Individuale o di coppia. Quando il rapporto entra in crisi o comunque si appiattisce dipende molto dal valore che si dà al partner oppure al rapporto in sé.
È il modo in cui vedi il partner, il rapporto (il matrimonio), le cose che puoi fare o non puoi fare per raddrizzarlo che definisce la stima di tutto.
Conta anche il modo in cui esprimi questa stima. Cioè la modalità in cui comunichi le insoddisfazioni, le critiche, le lamentele. Se prevale sempre la disistima o il giudizio negativo, probabilmente non farai altro che rinforzare l'idea che sia l'altro ad essere in errore.
Prova invece un approccio differente:
- Stop alla critica costante. Se pensi che criticare sia la moneta migliore per acquistare fiducia e credibilità, nel rapporto di coppia, ti sbagli. Criticare sempre, oltre a dare fastidio, genera stress aggiuntivo, che non ti mette in condizione di valutare con esattezza le situazioni.
- Comunica. Nella coppia la comunicazione è l'infrastruttura principale sopra la quale si regge gran parte dell'intesa. Non è un caso che spesso i problemi derivino dalla sottovalutazione dell'importanza della comunicazione. Come detto sopra, i toni con cui comunichi contano tanto. Cerca di tenere a freno la lingua, mantiene il rispetto, non alzare il tono della voce inutilmente.
- Prenditi tempo. Non è indispensabile che ogni discussione finisca con un litigio. A volte è necessario fermarsi, interrompere la lite trovando delle formule di compromesso e calmierare il tutto. L'obiettivo è che però devi risolvere il problema alla radice, altrimenti è la discussione a diventare il problema e non il motivo dei litigi.
- Ascolta. La capacità di ascolto è direttamente collegata all'idea di una comunicazione che funziona.
Saper aspettare il proprio turno mentre si discute e - soprattutto - adottare il punto di vista altrui anziché imporre sempre il proprio. Spesso nelle discussioni si usano frasi come "stiamo dicendo la stessa cosa", ma non è quasi mai vero, anche se talvolta si discute per il solo gusto di farlo.
Molto più proficuo è dire: "mi rendo conto che dal tuo punto di vista è totalmente diverso". Questo tipo di immedesimazione tende a risolvere i conflitti.
- Piccole attenzioni. L'abitudinarietà è scandita nel tempo da modi di fare e di dire, azioni e reazioni, che sembrano succedersi immutevoli. Invece, nella maggior parte dei casi, queste abitudini si sostituiscono, non sono mai uguali nel tempo.
Nel caso dei sentimenti, le manifestazioni d'affetto tendono a scemare un po' di intensità. Ad esempio, abbracciarsi e dirsi "ti amo" si trasforma in un semplice abbraccio oppure un bacio di sfuggita. E dopo anni hai come la sensazione che sia stato sempre così.
Poi, quando ti fermi a pensare, ricordi che all'inizio era diverso. Eppure ti sembra un'abitudine anche quella che vivi. Questo succede perché tendiamo ad adagiarci e i confini posti dall'altro diventano il confine della relazione. Invece non sarebbe male tornare al punto di partenza.
Piccoli gesti, piccole attenzioni possono fare la differenza.
- Grandi attenzioni. Ci sono gesti che non perdono mai valore e che valgono più di mille parole. Parlo di uno sguardo intenso, di un sorriso, del prendersi per mano, abbracciarsi, scambiarsi delle carezze e naturalmente delle effusioni. Il contatto fisico è una delle armi più importanti nella riduzione dello stress e delle distanze tra le persone, comprese quelle sconosciute.
- Focus. Sposta l'attenzione dalla ordinarietà verso qualcosa di eccezionale, nel senso letterale del termine. Siccome ad andare male è la regola, cerca di sfruttare l'eccezione.
Ma fai attenzione: anche qui l'abitudinarietà può costituire un problema. Se uscite ogni sabato e andate sempre nello stesso locale è evidente che, oltre a un comfort comprensibile, c'è anche poca voglia di sperimentare. Segno evidente che nella coppia non c'è molto spazio per qualcosa di nuovo.
E il bisogno di novità, se non assecondato, alla lunga può stancare.
- Rivivi. Nell'ambito di una coppia l'alchimia è data da tante cose, ma è indubbio che i ricordi forgiati insieme possono costituire un'architrave sulla quale poggia gran parte della stima e dell'affetto verso una persona.
Rivivere momenti felici aiuta a richiamare i motivi per cui si sta insieme e, in ultima istanza, a dare un significato al proprio rapporto.
Come hai potuto leggere, esistono diversi modo per ravvivare un rapporto, rimetterlo sul binario giusto, dargli delle fondamenta nuove sulle quali durare.
Non è detto che la crisi debba avere sempre un esito negativo.
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