Come migliorare nel proprio lavoro

Come migliorare nel proprio lavoro

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A noi esseri umani piace fare le cose bene. Progredire e migliorarci ci da soddisfazione e ci fa sentire utili. Considerando quanto tempo della nostra vita è occupato dal lavoro, appare evidente che sentirsi appagati e riconosciuti nel proprio mestiere è fondamentale per un generale senso di benessere.

Per altro in qualsiasi lavoro, anche il più umile, proprio lo sforzarsi di farlo meglio, di essere più precisi, di dare un servizio migliore, rende la persona più felice e fiera di chi è e non solo di ciò che fa.

Per migliorare però occorre prima di tutto capire quali aree vanno perfezionate. Il lavoro potrebbe essere ottimizzato sul piano della produttività, dell’efficienza, delle relazioni con i colleghi o di quelle con i clienti. Prima di tutto quindi serve chiarezza.

Se il tuo lavoro non ti piace...

Molte persone svolgono lavori poco appaganti e faticosi, mestieri che lasciano poco spazio allo sviluppo personale e che tendono ad opprimere il lavoratore con compiti noiosi e ripetitivi.

A volte però le situazioni diventano peggio di quello che potrebbero essere semplicemente per un rapporto ostico con un capo o con i colleghi o, ancora peggio, per una mancanza complessiva di motivazione e interesse. In questi casi la persona entra in una spirale fatta di lamentele, critiche e pettegolezzi maligni alle spalle degli altri.

Tutto questo non porta mai ad alcun miglioramento, anzi tende ad avvelenare ancora di più il sangue di chi instaura un tale approccio.

Sappiamo bene che la lamentela è l’arma che la vittima usa nel tentativo di difendersi ma è altrettanto vero che la lamentela stessa finisce con il ferire e distruggere chi la usa.

Qualsiasi forma di lamentela rappresenta infatti una dichiarazione di fallimento, una totale rassegnazione per il semplice fatto che chi è impegnato a migliorarsi non ha tempo per lamentarsi e criticare.

L’avviamento stesso di un percorso di miglioramento spegne il desiderio di lamentarsi e proietta la persona verso un futuro migliore.

Come rendere al meglio nel proprio lavoro

Le strategie per migliorare sul lavoro sono davvero molte e possono riguardare varie aree, tra cui quella prettamente professionale, quella relazionale e perfino quella del benessere psico-fisico sul luogo del lavoro.

Occorre quindi selezionare una serie di azioni che nel tempo possono fare in qualche modo la differenza. Andiamo per punti:

  • Potenziare le capacità piuttosto che colmare le carenze: ognuno di noi ha punti forti e punti deboli e una delle qualità importanti per eccellere è capire quali sono.

    Si possono certamente provare a colmare i punti deboli ma difficilmente se siamo indietro potremmo diventare dei fuoriclasse.

    Molto più efficace la strategia di lavorare sui punti forti per farli diventare veri e propri cavalli da battaglia che possano farci fare la differenza in termini di prestazione e risultati. Per altro conoscere i punti deboli significa anche poterli evidenziare prima che vengano scoperti magari perché abbiamo commesso qualche errore. 

    In particolare: organizzati meglio, crea un programma di cose da fare, magari al pomeriggio prima di staccare, per il giorno dopo.
  • Capire la strategia complessiva in cui ti collochi: se si perde di vista la strategia complessiva a cui il lavoro che eseguiamo contribuisce si rischia di non vedere il senso dei propri sforzi.

    È importante quindi acquisire una visione dall’alto e quando è possibile mantenere contatti con persone gerarchicamente superiori per comprendere meglio la natura di determinate scelte.

    Perdersi nei dettagli rischio di potare a ripetere in modo monotono dei compiti che non si comprendono. 

    Mettiti nei panni del tuo supervisore o responsabile o capo: cosa si aspetta da uno nella tua posizione? Che tipo di qualità cerca, quali abilità? 
  • Essere originale: contribuire alla riuscita di un’impresa porta a grande soddisfazione ma per farlo occorre far venire fuori dei lati di noi che magari ci hanno insegnato a tenere nascosti.

    Spesso il mondo della scuola e del lavoro tende a ricercare un alto grado di standardizzazione ma così facendo si priva della possibilità di utilizzare le caratteristiche di ciascuno in modo ottimale.

    Se puoi, sforzati di contribuire con originalità, evitando di copiare quello che è già stato fatto. 
  • Continuare a studiare: il mondo del lavoro è sempre più competitivo e vince chi è disposto a continuare ad evolversi, a crescere e quindi a studiare.

    Nel mondo di oggi è necessario uscire dai vecchi schemi che dividevano nettamente gli anni della formazione da quelli della produzione ossia del lavoro.

    Continuare a studiare significa dotarsi delle competenze per vincere sfide via via più significative.
  • Puntare sulle relazioni: l’ambiente lavorativo, bello o brutto che sia, si contraddistingue prima di tutto per le relazioni che si instaurano.

    Il tempo che passiamo con i colleghi a volte supera di gran lunga quello che dedichiamo alla famiglia e dunque è importante sviluppare relazioni calde, personali, appaganti e impostate sul rispetto e sulla fiducia.

    Non solo questo tipo di rapporto migliora il benessere ma anche permette una prestazione più elevata.
  • Curare la forma fisica: essere sani e in forma permette di rendere di più in termini lavorativi e anche di sentire meno la fatica del carico di lavoro.

    Oggi molte aziende mettono a disposizione mense con cibi sani e hanno convenzioni con palestre. Spesso i lavoratori che apprezzano queste offerte sono pochi e questo è un errore.

    Puntare sulla propria salute è sempre un gesto intelligente, anche nell’ambito lavorativo. 
  • Conoscere i meccanismi del cervello: se puoi, imposta il tuo lavoro seguendo i meccanismi che regolano la prestazione mentale: Il multitasking è bello, perché dà l'illusione di poter fare o seguire tante cose contemporaneamente, ma in verità è l'esatto contrario. Riduci al minimo l'uso dei social media e la navigazione su internet, se non connessa al lavoro. Dividi il tempo in frazioni più brevi e dai il massimo per pochi minuti (esempio 20, 30, 50), poi fai una breve pausa e riprendi, sempre senza distrazioni. 

Come ottenere il successo professionale

Il mio approccio al lavoro si fonda su impostazioni mentali antiche che non coincidono con la realtà socio-economica di oggi.

L'economia modella anche i contratti: se hai notato c'è meno posto fisso e più mobilità. Per questo è fondamentale investire nella propria formazione ma anche sull’atteggiamento mentale da sviluppare nei confronti della propria esperienza lavorativa.

Ecco alcune indicazioni da cui iniziare:

  1. Evitare di vedere il lavoro come qualcosa di fisso e per sempre ma piuttosto come un’occasione di crescita e sviluppo.
  2. Iniziare da subito a mettere da parte soldi per la propria crescita professionale. Cioè migliorare anziché accontentarsi.
  3. Darsi come compito, ogni anno, di partecipare almeno ad un corso di formazione importante. Coltivare interessi collegati.
  4. Cercare di connettersi con colleghi motivati e in posizioni gerarchicamente superiori per capire le logiche del contesto e crescere più rapidamente.
  5. Imparare a curare i canali di personal branding (Linkedin) e considerarli come la vetrina dove presentare le proprie esperienze e capacità

Ognuno ha un suo personale concetto di successo. In generale se lo consideriamo un indice di soddisfazione nei confronti di sé stessi, non coincide necessariamente con la ricchezza economica, la fama o il potere ma piuttosto con un profondo senso di scopo, di utilità e di appartenenza ad un gruppo.

Il raggiungimento di un vero successo passa quindi attraverso un cambiamento di prospettiva: il lavoro non più visto come mera sicurezza economica ma come una bellissima opportunità di avventura, crescita personale e realizzazione.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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