Resilienza: cos'è e come allenarsi per diventare più resilienti

Resilienza: cos'è e come allenarsi per diventare più resilienti

Indice

Il tema della resilienza è diventato centrale durante questo lungo periodo di pandemia. È semplice intuire il motivo: viviamo tutti un grande momento di difficoltà. Quando uscirne e come farlo è diventato un tema centrale per bambini e adulti.

Con questo articolo spero di aiutarti a diventare resiliente, rispondendo a delle domande che spesso mi vengono poste nelle email e negli incontri live.

Differenza tra resilienza e tenacia, forza d'animo?

La resilienza è la capacità di uscire da una situazione di difficoltà tornando allo stato precedente. L'abilità di superare le avversità mantenendo intatta la propria posta in gioco e, anzi, sfruttando l'avversità per fare un passo in avanti. La tenacia e la forza d'animo sono caratteristiche tipiche di chi combatte. Un individuo tenace non molla, è resistente, ma non è detto che dopo la lotta torni alla forma originaria.

>> Costruisci la tua giornata ideale con questo manuale grauito

Perché la resilienza è così importante

Non farti ingannare dalle ultime mode: la resilienza c'è sempre stata. Oggi abbiamo una definizione precisa che aiuta terapeuti, coach e allenatori a impostare dei percorsi di recupero o di rafforzamento della propria personalità.

Le difficoltà della vita possono abbatterti così tanto da farti credere che nulla sarà più come prima. Con conseguenze che possono essere devastanti sul piano mentale, credere di essere incapace di fare qualcosa o di poter ambire a un futuro migliore. Piegarsi fino a spezzarsi.

Sviluppare resilienza significa quindi dare una chance a se stessi e a chi ci circonda, di superare delle fasi critiche, venendone fuori meglio.

Quanti tipi di resilienza esistono?

C'è innanzitutto una resilienza di tipo emotivo, psicologico. La capacità delle persone di rimanere ottimiste, positive rispetto al superamento di una fase critica.

Poi c'è quella fisica: la capacità del corpo di superare uno sforzo e uscirne meglio. Capita che le due forme di resilienza operino in modo combinato.

La resilienza può riguardare anche un gruppo di persone: ad esempio una famiglia, una comunità allargata, un gruppo particolarmente omogeneo. Insieme si può uscire dalle difficoltà andando avanti nella direzione intrapresa.

Perché la resilienza è importante per i bambini?

Secondo un noto pediatra americano, Kenneth Ginsburg, esistono le 7 C della resilienza che possono aiutare i bambini e gli adolescenti nella fase di crescita. In particolare può essere insegnato ai nostri figli a sviluppare un modello di apprendimento e superamento delle difficoltà, imparando fin da giovani a trarre il meglio dalle loro esperienze nelle relazioni e nella realtà.

Quali sono i fattori chiave della resilienza?

Da anni predico l'importanza della gratitudine e del perdono. Insieme a compassione, accettazione, bisogno di avere un significato essi sono i fattori della resilienza. La gratitudine è importante perché aiuta a dare il giusto peso ai problemi; il perdono ti aiuta a capire chi veramente è importante nella tua vita; la compassione ti consente di riconoscere le sofferenze e avere una predisposizione per alleviarle; l'accettazione è la capacità di capire fino a che punto la realtà è mutabile.

Non tutto è nelle nostre mani e certe cose non si possono cambiare, quantunque desideriamo il contrario. 

Non tutto è controllabile, la resilienza aiuta anche a regolare emozioni in base alle aspettative. Il nostro bisogno di significato può andare oltre le aspettative realistiche che possiamo avere. Tutti siamo importanti, ma nella realtà per la stragrande maggioranza delle persone che incrociamo ogni giorno, a meno di non fare una vita da reclusi, non contiamo molto.

Quali sono le caratteristiche di una persona resiliente?

  • Una persona resiliente impara dagli errori
  • Accetta il fallimento e non si abbatte
  • Cerca delle opportunità dalla risoluzione dei problemi
  • Vede il bicchiere mezzo pieno
  • Usa l'umorismo come arma per gestire meglio lo stress
  • Passa dal vittimismo alla sopravvivenza
  • Accetta le sfide come parte integrante della vita
  • Sa che per ottenere dei grandi risultati è necessario affrontare problemi e pericoli
  • Sa che deve impostare dei risultati raggiungibili e non sognare ad occhi aperti
  • Ride di se stesso
  • Cerca collaborazione
  • Costruisce ponti verso gli altri
  • Usa le piccole vittorie per costruire una grande vittoria
  • Sa che ci saranno sempre alti e bassi, ma che a un certo bisogna cambiare passo

Perché devo essere resiliente anche al lavoro?

La resilienza aiuta al lavoro perché il lavoro cambia. La maggior parte degli occupati oggi lavora nel settore dei servizi, investito da una profonda trasformazione digitale. Questa trasformazione non porta solo nuove specializzazioni, ma anche nuove sfide da interpretare giorno dopo giorno. Ci si può sentire inadeguati, superati, privi di motivazione.

Come aiutare gli altri a sviluppare resilienza?

Se puoi aiutare chi ti sta vicino a farlo, puoi intervenire in diversi modi:

  • Prova empatia per i momenti no
  • Aiuta concretamente a indicare un punto di forza della situazione / del carattere
  • Parti dalle basi: il benessere psicofisico comincia da cose certe come l'allenamento quotidiano.
  • Se il problema è uno stress continuo, aiutalo a risolvere un problema alla volta
  • Trova dei momenti di condivisione sociale o una connessione a un livello più intimo
  • Indicagli risorse che sono servite a te per migliorare (video online, articoli, corsi di crescita personale, meditazione...).

Cosa dicono le ricerche sulla resilienza, esiste davvero o è tutta fuffa?

Le ricerche sulla resilienza si sono evolute, arrivando a contemplare la resilienza di gruppo. Ma un'attenzione importante è rivolta all'infanzia e all'adolescenza. Qui puoi vedere il concetto così come ricavato da alcuni studi molto importanti: Resilienza, un concetto in evoluzione.

Come posso rafforzare la mia resilienza?

Cerca di capire cosa conta per te, cosa ti definisce, qual è l'area del tuo carattere che ritieni un punto di forza e quale un punto di debolezza.

Se ci sono elementi che ritieni troppo critici per poter essere risolti, cerca di capire da dove provengono.

Metti in dubbio te stesso, anche nei lati negativi. Ricordati che ci definiamo e veniamo definiti secondo due schemi: come noi vediamo il mondo, come gli altri vedono noi.

Non puoi pensare che entrambe le visioni siano fisse.

Un altro punto da non sottovalutare è l'azione. Dopo aver pensato che puoi fare una cosa, non indugiare. Fallo e basta. 

Cerca aiuto negli altri, ma non ridurti all'ultimo momento. Se ti trovi in difficoltà coinvolgi rapidamente chi potrebbe darti una mano, condividendo il successo. È un modo per esprimere gratitudine. 

Affidati al tuo organismo. Per quanto strano possa sembrare, oggi si parla tanto di resilienza, come se fosse un fenomeno nuovo da studiare, ma l'intera storia evolutiva dell'uomo è una storia di resilienza.

La nostra specie, come le altre sulla Terra, vegetali e animali, è votata all'adattamento. Adattamento e non ripiegamento. Il ripiegamento è sempre stato temporaneo. Pensa all'era dei dinosauri: dominavano animali di grande stazza, che poi sono stati soppiantati, nel dominio delle risorse, da animali di taglia molto più piccola.

Il ripiegamento iniziale è stato il primo passo di un adattamento epocale. Noi siamo il risultato di questo adattamento.

Anche il tuo organismo fa questo: si adattano i muscoli, si adatta il cervello, persino i tessuti risentono del tuo stile di vita.

L'allenamento fisico, il sonno adeguato, la nutrizione corretta, l'assenza di microcarenze alimentari, un preciso lavoro interiore sono in grado di darti la resilienza di cui hai bisogno adesso e nel futuro.

E se ti può consolare, puoi mettere in piedi un sistema efficiente di gestione di te stesso, sfruttando proprio questi meccanismi attraverso il ciclo delle abitudini. Abituati a costruire una routine quotidiana virtuosa, e avrai fatto più di metà del lavoro in automatico, diventando un campione della resilienza.

Inizia scaricando il manuale dei rituali di rafforzamento, un PDF gratuito che ti indica come costruire la tua giornata ideale con i rituali che ti permettono di rafforzare il corpo e la mente.

>> Scarica il manuale gratuito

Condividi questo post:

Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

Lascia un tuo commento