Latente e silenziosa, meglio prevenirla che curarla. Il ruolo dell’esercizio è fondamentale per combatterla, vediamo perché.
Per sindrome metabolica si intende la pericolosa associazione di più fattori come sovrappeso, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e iperglicemia, che rende i soggetti affetti particolarmente a rischio di sviluppare patologie cardiocircolatorie e diabete.
La sindrome metabolica è il risultato di complesse interazioni tra fattori genetici, ambientali e comportamentali ma si può affermare che lo sviluppo della sindrome sia dovuto principalmente ad uno scorretto stile di vita fatto di abitudini alimentari sbagliate e sedentarietà. Questo porta ad una serie di alterazioni biochimiche che causano a loro volta infiammazione e insulino-resistenza.
Al di là di eventuali terapie farmacologiche a volte necessarie, la sinergia tra dieta e esercizio fisico risulta ideale per migliorare tutte le alterazioni della sindrome metabolica e i benefici sono direttamente correlati all’intensità e al tipo di attività fisica. Il programma di attività motoria deve avere come scopo quello di ridurre il grasso corporeo (in modo particolare quello del giro vita) e stimolare il metabolismo attraverso lo sviluppo della massa muscolare. Per questo l’esercizio fisico che prevede la combinazione tra attività aerobica e muscolare, ad intensità moderata/vigorosa, è la scelta vincente. Prescrizione dell’esercizio, durata e tipo Frequenza di almeno 3 volte a settimana. Durata: 60'-90’ finalizzati ad ottenere un dispendio energetico calorico obiettivo. Tipo di attività: esercizio aerobico, esercizio isotonico e propriocettivo.
Esercizio Aerobico Durata: 30’ - 40’ Intensità: 60-75% VO2, 65%-80% FC max Tipo: camminata veloce, bicicletta, ellittico.
Esercizio di Forza Durata: 30’ Ripetizioni: da 12 a 15; Serie: 3; Recupero: 60” Intensità: 60-70% 1 RM Sede: 6-8 esercizi per grandi gruppi muscolari.

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