Per una persona formata scientificamente non è semplice entrare nel mondo della meditazione e del lavoro interiore. Si tenta sempre di cercare qualche spiegazione in più mentre sarebbe più utile ragionare meno e sentire di più.

Io sono stato fortunato perché Sonja mi ha aiutato ad approfondire queste tematiche in modo graduale, tendendo sempre presente anche l’aspetto organico e non solo quello spirituale. Oggi non potrei farne a meno perché mi ha permesso di fare un grande salto in avanti sul piano della conoscenza personale. Conoscersi meglio è il primo passo per costruirsi una vita in grado di donare maggiore soddisfazione e felicità.

Cosa accadrebbe infatti se scoprissi che la vera forza non sta nell'accelerare, ma nel trovare la tua àncora qui e ora? Paradossalmente, decelerare può essere più difficile che accelerare.

Infatti, la nostra mente è abituata a correre, a processare tante (troppe) informazioni alla volta. Tuttavia, con la costanza e un po’ di pratica quotidiana, grazie alla meditazione, sarai presto in grado di percepire qualcosa di nuovo. Una quiete inaspettata.

Non ti sto parlando di un'evasione dalla realtà, ma piuttosto di una riconnessione con la realtà stessa, con la tua interiorità e le tue emozioni, in una maniera nuova e più profonda.

Si tratta di fare un interessante, complesso, ma efficace lavoro interiore, uno dei 4 fondamenti di una vita appagante, piena, equilibrata. Come scoprirai, ne parlo spesso.

Noterai che iniziare a meditare con pochi minuti al giorno si rifletterà positivamente sulla tua giornata, portandoti una maggiore lucidità e una minore reattività agli eventi stressanti.

Forse anche tu, nella tua esperienza di vita, hai sperimentato la sensazione di sopraffazione, stanchezza, nel vortice delle scadenze e dei ritmi quotidiani frenetici. Cosa accadrebbe se scoprissi che la vera forza non sta nell'accelerare, ma nel trovare la tua àncora qui e ora? Esploriamo insieme questa possibilità.

La scienza conferma: ecco i benefici misurabili della meditazione

Quella che per me era ed è tuttora un'esperienza personale, un modo per ritrovare la calma ed equilibrare il respiro, ha in realtà un solido fondamento scientifico. Infatti, negli ultimi anni, la ricerca ha dimostrato in modo sempre più tangibile i benefici della meditazione sul nostro cervello e sul nostro benessere generale.

Per esempio, uno studio scientifico ha dimostrato come la mindfulness influenzi le aree cerebrali coinvolte nella regolazione emotiva. Sono stati rilevati cambiamenti nella densità della materia grigia in differenti regioni cerebrali, associati a una riduzione dello stress. Ciò avviene tramite una modulazione dell'attività dell'amigdala, l’area del cervello coinvolta nelle risposte emotive.

Una delle meta-analisi più complete e riconosciute ha esaminato l'efficacia dei programmi di meditazione basati sulla mindfulness, riscontrando un generale miglioramento di stress, ansia, depressione, verso un benessere generale in persone adulte con differenti condizioni di salute.

Non solo: un altro studio scientifico ha osservato un miglioramento della concentrazione e della capacità di attenzione, oltre a un incremento delle capacità mnemoniche.

Infatti, la meditazione può rafforzare le connessioni neurali in aree cerebrali associate alla concentrazione e alla regolazione emotiva, rendendoci persone più presenti a noi stesse e resilienti.

Questi effetti sono il risultato di cambiamenti neuroplastici che hanno luogo nel nostro cervello. La meditazione ti insegna a indirizzare la tua attenzione, a osservare i pensieri senza lasciarti travolgere, e questa pratica, nel tempo, modella la tua mente, rendendola più elastica e adattabile, migliorando le tue abitudini. Ho dedicato questo video alle migliori strategie per cambiare abitudini:

Cominciare la tua esperienza di meditazione è più semplice di quanto pensi: meditiamo insieme nel prossimo paragrafo.

Iniziare a meditare è più semplice di quanto pensi: una guida pratica

Non servono complesse sequenze di azioni o ritiri spirituali. Puoi iniziare ora, con questi quattro piccoli, semplici passi:

1. Trova uno spazio confortevole: individua un luogo tranquillo e silenzioso. Non occorre che sia una stanza dedicata, anche un angolo della tua casa andrà bene.
2. Postura comoda: siediti comodamente, su un cuscino o su una sedia, con la schiena diritta ma non rigida. Lascia le mani morbide sulle ginocchia. L'importante è che tu sia a tuo agio, in una posizione che comunque favorisca l'attenzione e ti renda vigile. La giusta postura riduce gli ostacoli alla concentrazione, come ad esempio il dolore fisico o il flusso di pensieri. Non è importante mantenere la tipica posizione del fior di loto, che non è necessariamente propedeutica alla buona riuscita della pratica meditativa.
3. Focus sul respiro: chiudi delicatamente gli occhi. Porta l'attenzione al tuo respiro. Senti l'aria che entra ed esce. Lascia fluire il respiro liberamente.
4. Osserva i tuoi pensieri: è normale che la tua mente vaghi. Arriveranno pensieri, distrazioni, preoccupazioni. Non giudicarli. Semplicemente, osservali, riconoscili e riporta poi delicatamente la tua attenzione al respiro. È come se i tuoi pensieri fossero nuvole che passano nel cielo: le vedi, senza afferrarle.

Inizia con poca pratica quotidiana, magari 5 o 10 minuti. La costanza è più importante della durata. Ogni giorno, anche solo per un lasso di tempo breve, dedicati a questo semplice esercizio. Con il tempo, diventerà più tutto facile e i benefici per te saranno sempre più evidenti. Nel prossimo paragrafo, ci salutiamo con una considerazione finale.

Meditare non è una fuga dalla realtà, ma un ritorno alla tua natura più profonda

La meditazione non è di certo un modo per fuggire dalla realtà o ignorare i problemi della vita. Al contrario, è uno strumento potente per affrontare le sfide quotidiane con maggiore lucidità, presenza e calma interiore.

Si tratta di affrontare le difficoltà senza esserne travolti, trovando àncore e radicamento nella tua interiorità. È un ritorno alla tua natura profonda e intima, al tuo "io" autentico, libero dalle sovrastrutture mentali e dalle pressioni quotidiane. È riscoprire, in silenzio, il dialogo con te. E tu, hai mai pensato di iniziare questo viaggio?

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