Negatività e pensieri negativi: combatterli e allontanarli. Ecco come.

Negatività e pensieri negativi: combatterli e allontanarli. Ecco come.

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La vita frenetica che conduciamo ogni giorno può essere la fonte di fenomeni che minacciano il nostro benessere come ad esempio lo stress, l’ansia o la negatività. Il tempo che dedichiamo a noi stessi o alla nostra famiglia sembra sempre di meno di quello che dedichiamo al lavoro e agli altri impegni, con il risultato che il nostro benessere psicofisico anno dopo anno si affievolisce.


Non dobbiamo però dimenticarci che ognuno di noi, dentro di sé, ha una grande forza, un sistema di guarigione automatico, che spesso lasciamo sfiorire a causa della nostra tendenza alla negatività.

Da diverso tempo parlo di quanto sia importante capire quali dinamiche muovano le nostre abitudini e i nostri comportamenti.

Questo è l’unico modo che hai per conquistare il pieno controllo della tua vita, in modo da costruire, un passo alla volta, la migliore versione di te e vivere così a pieno.

Allora se ti interessa migliorare il tuo stato psicofisico, sappi che puoi migliorare già a partire da domani!

Di questi tempi sempre più persone sono sotto stress e vivono la loro vita e la loro esistenza con ansia e scarsa positività. Tutti noi siamo consapevoli che ci sono anche dei validi motivi alla base di questi problemi, principalmente causati dalle situazioni complesse in cui la nostra società si trova, e quindi di riflesso, che anche noi subiamo.

Assorbiti nelle nostre preoccupazioni, ci dimentichiamo però che noi uomini abbiamo una grande forza interna per reagire a queste situazioni. Una forza interna che possiamo in realtà tirare fuori anche nelle condizioni più difficili o nelle condizioni di malattia.

Oggi sappiamo bene che questa forza interna corrisponde al famoso "effetto placebo” ovvero la capacità di “auto-guarigione" che il nostro organismo ha e che molto spesso spegniamo, proprio a causa del nostro atteggiamento mentale tendenzialmente negativo.

In questo articolo protrai scoprire:

  • Cosa distingue le persone caratterialmente deboli da quelle più forti;
  • Quali 2 verbi sono in grado di avere un enorme impatto sulla tua vita;
  • Se sono più importanti le tecniche di rilassamento o il proprio modo di porsi nei confronti della vita;
  • Come passare da un senso di schiavitù e dovere ad una condizione di libertà e desiderio;
  • 5 strategie pratiche per trasformare la negatività in positività.

Da diverso tempo parlo di quanto importante sia capire quali dinamiche muovano le nostre abitudini e i nostri comportamenti.

Questo è l’unico modo che hai per conquistare il pieno controllo della tua vita, in modo da costruire, un passo alla volta, la migliore versione di te e vivere così la tua vita a pieno.

Quanto sei interessato a stare meglio dal punto di vista psicofisico? Sono certo che te lo sarai chiesto più di una volta, soprattutto nei momenti di difficoltà, quando i pensieri negativi ti impediscono di pensare lucidamente.

Di questi tempi ansia e stress sembrano andare di pari passo, c'è tanta negatività e poca positività. Penso sia normale considerati i tempi, ma nella realtà dovrebbe trattarsi di un'eccezione.

Tutti siamo consapevoli di poter trovare dei motivi alla base di questi problemi. Motivi che spesso hanno origine in elementi e situazioni più grandi di noi, che ci schiacciano.

Eppure, nonostante questo peso, riusciamo ad essere sufficientemente flessibili da poterne uscire. Abbiamo un'arma interiore, quella della positività, che può aiutarci a stare meglio se impariamo a cambiare i nostri pensieri.

La puoi vedere in azione quando si parla di "effetto placebo" che non è altro che la capacità dell'essere umano di auto-guarirsi, opponendosi alla negatività indotta da un particolare stato mentale.

Voglio farti riflettere su questi 5 punti a tal proposito.

1) È importante capire che conta di più l'attitudine che hai nella vita piuttosto che le specifiche tecniche che scegli di adottare.

Prova a pensarci…

Le tecniche di rilassamento, più o meno, hanno lo stesso obiettivo; segnalo il training autogeno, la meditazione, le tecniche di respirazione... qualunque scelta tu faccia, quello che conta è che la tecnica non deve soltanto essere un “momento" nella giornata o nella settimana in cui cerchi di ridurre lo stress, ma deve essere una “porta” che apre al cambiamento della tua attitudine.

Insomma, l’attitudine che tu adotti è più importante della tecnica che scegli. La meditazione, che è presente come corso all'interno del mio programma completo di crescita personale chiamato Soul Camp™, non ti serve a imparare la tecnica, ma a coglierne i frutti nel profondo. Cioè che alla fine meditando, impari ad avere un'attitudine diversa, più positiva, meno stressata. Altrimenti avresti solo imparato una tecnica fine a se stessa.

2) Noi pensiamo che sia impossibile scegliere come funziona la nostra testa, in realtà, però, noi i pensieri li scegliamo.

Tutti sappiamo, infatti, te ne sarei reso conto anche tu, che alle volte riusciamo a interrompere un flusso di pensieri negativi perché facciamo prevalere un pensiero bello, un'immagine positiva, un ricordo di qualcosa che ci emoziona in maniera favorevole. Proprio in questo modo, come per miracolo, il pensiero negativo si interrompe e scompare.

Altre volte, invece, non abbiamo questa forza, questa consapevolezza, e allora entriamo in una sorta di spirale in cui il pensiero negativo diventa sempre più ampio e ci avvolge fino a diventare una specie di negatività cronica, prolungata.

Ci sono persone che riescono a padroneggiare al meglio il flusso dei loro pensieri, evitando di lasciarsi travolgere dalla negatività. Una delle tecniche per addormentarsi prima, non è un caso, è proprio quella di smettere di pensare.

3) Devi passare dal verbo "devo" al verbo "posso": nella mia lunga esperienza di medico in ambulatorio, ogni volta che parlavo con i pazienti, sentivo parole come "devo" che in realtà sottintendevano un "posso".

Non si trattava di persone rinchiuse in un carcere di massima sicurezza, né degli schiavi obbligati a fare qualcosa. Eppure, nonostante avessero una libera scelta di fare qualcosa, optavano sempre per un "devo" auto-imposto.

Questo passaggio dal “devo” al “posso” trasforma l'impegno in una sorta di liberazione, perché se vediamo ogni cosa come “devo”, vediamo tutto come un impegno e gli impegni sono qualcosa di opprimente, qualcosa che crea ansia, mentre il “posso” ci libera.

Dire “posso fare questo” suona molto meglio di “devo fare questo”, non è vero?

Certo sembra banale, ma è un cambiamento di attitudine, di atteggiamento mentale, che fa una differenza enorme.

Prendiamo come esempio le persone che hanno veramente affrontato delle sfide incredibili nella vita o coloro che sono stati in condizioni difficilissime e che pure sono riusciti a trovare la strada per vincere e superare la difficoltà: una delle chiavi di svolta è che il loro ambiente interno non è stato “contaminato" dalla situazione circostante.

Al contrario, invece, la persona più fragile fa sì che qualsiasi ondata, qualsiasi colpo di vento dell'ambiente esterno devasti l'ambiente interno completamente, come se non ci fosse nessuna barriera a trattenere questa negatività che entra e cambia così tutti i cardini.

La situazione può essere differente se quei cardini vengono coltivati e con coltivare intendo fare pratica. Perché come non ci si può aspettare che un muscolo sia allenato semplicemente perché una volta ogni tanto lo utilizziamo, allo stesso modo non ci si può aspettare che il comportamento, le abitudini e gli atteggiamenti mentali cambino, se non pratichiamo, in maniera costante e quotidiana, questi piccoli cambiamenti.

Sulla scia di questo ragionamento vediamo quindi gli ultimi due punti:

4) Pratica ogni giorno i piccoli cambiamenti di pensiero

Per poter cambiare davvero comportamenti, abitudini e atteggiamenti alla luce di quello che hai appena letto.

5) Non dare per scontata la tua sfera emotiva.

Ce ne dimentichiamo completamente, salvo quando suona l’allarme della negatività, proprio in quel momento, infatti, ci ricordiamo che effettivamente la sfera emotiva c’è, che i pensieri ci sono, esistono, e che li sentiamo.

Proviamo allora, a questo punto, a rovesciare la situazione e a fare della negatività l'eccezione e della positività la regola quotidiana.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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