Nonostante il cibo venga considerato dagli scienziati la base della nostra salute, ancora oggi ci si laurea in medicina senza aver studiato nemmeno un'ora di nutrizione. Per questo i medici che non si occupano specificatamente di alimentazione, cibo, diete e nutraceutici ne sanno davvero poco. Per di più, quel poco che si studia magari nel corso di biochimica, parte da basi spesso errate o per lo meno superate. Per esempio viene insegnato ai medici che 100 calorie di broccoli o 100 calorie di zucchero sono uguali, perché sempre di 100 calorie si tratta.
Nulla di più errato. Ogni alimento, oltre ad introdurre calorie, porta con se un carico di informazioni e di segnali che hanno la capacità di regolare o sregolare il metabolismo e la funzionalità cellulare. Vitamine, fitonutrienti, minerali sono dei fondamentali elementi nel metabolismo cellulare e nella modulazione dell'espressione genica e la loro carenza nei cibi raffinati rappresenta, per esempio, un problema anche a parità di calorie rispetto ad un cibo naturale e non processato.
Per fare un altro esempio, lo zucchero e i carboidrati raffinati indipendentemente dal carico calorico, innalzano la glicemia bruscamente costringendo il pancreas a secernere insulina in grandi quantità, processo che nel tempo porta all'insulino-resistenza, alla sindrome metabolica e al diabete.
Una ricerca svedese di qualche anno fa ha chiaramente dimostrato che le calorie non sono tutte uguali. Una popolazione di studio è stata suddivisa in due gruppi. Entrambi sono stati nutriti con un eccesso calorico di 20Kcal/Kg di peso corporeo ma un gruppo le calorie in eccesso le assumeva da noccioline, l'altro da caramelle. Confrontando i due gruppi i ricercatori si sono accorti che nei soggetti che assumevano caramelle in poco tempo vi era stato un significativo peggioramento dei marker di patologia cardiovascolare, della funzionalità insulinica e un rallentamento del metabolismo basale.
Nell'altro gruppo, a parità di calorie, c'è stato invece un accelerazione del metabolismo basale che nel tempo comporta una perdita di peso.
Un'alimentazione sana si ottiene selezionando ciò che si mangia, scegliendo cibi che siano compatibili con il nostro DNA e metabolismo e non assumendo modiche quantità di cibi raffinati o non sani come nelle classiche diete ipocaloriche.
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