3 consigli per gestire ansia e attacchi di panico

3 consigli per gestire ansia e attacchi di panico

Indice

Guarda il video e scopri dei preziosi suggerimenti per far della serenità e della positività delle costanti nella tua vita. 

 
In Italia, 1 persona su 6 ha sofferto di attacchi di panico almeno una volta nella propria vita.

Se ci pensi bene è un numero enorme di persone, soprattutto se consideri che l’attacco di panico è in realtà la manifestazione più grave di una condizione cronica che imprigiona molte più persone.

Ansia, stress e paura, molto spesso, diventano emozioni prevalenti. La maggior parte delle persone vive quotidianamente in uno stato di ipervigilanza che impedisce loro di godere della vita a pieno. Molti non se ne accorgono nemmeno e credono che questa condizione emotiva sia la normalità per tutti.

La verità è che per vivere davvero in modo felice, sano e pieno è necessario ridurre questo stato di allarme in modo tale da poter accorgersi di tutto ciò che di sorprendente c’è attorno a noi.

Questo significa davvero medicina preventiva: intraprendere piccoli passi quotidiani che ci aiutino a scoprire ciò che è positivo dentro e fuori di noi per instaurare abitudini sane e potenziative per il nostro presente e futuro. L’aspetto mentale ed emotivo sono sicuramente fondamentali.

 

Per vivere davvero in modo felice, bisogna poter accorgersi di tutto ciò che di sorprendente c’è attorno a noi

 

Questo video fa per te anche se pensi di non avere bisogno di consigli per gestire l’ansia.

Scoprirai quanto importante sia la relazione tra mente e corpo (e viceversa) e come iniziare a far comunicare queste due parti per potenziare e stabilizzare la tua emotività.

Nutrizione, integrazione alimentare, allenamento fisico e tecniche di rilassamento sono ciò che io definisco i 4 fondamenti della salute.

Ognuno di questi offre il massimo del proprio potenziale quando è sorretto dagli altri tre.

Il fondamento di oggi, l’aspetto mentale e di rilassamento, è necessario per ritrovare l’entusiasmo, la passione e la lucidità ottimale per vivere la vita con serenità e positività, aspetto che molti medici o “guru” dell’alimentazione si sono dimenticati.

Buona visione!

Trascrizione del video

(Questa è la trascrizione letterale del video. Troverai quindi lo stesso linguaggio diretto e colloquiale che il Dr. Filippo Ongaro utilizza parlando nel video. Per offrirti gli stessi contenuti non sono state apportate modifiche nella trascrizione)

Ci sono 10 milioni di persone in Italia che hanno vissuto almeno una volta un attacco di panico e tante più persone che soffrono di ansia o di uno stato che io definisco di ipervigilanza, cioè una situazione in cui il sistema nervoso centrale è iperattivo e vive sempre nel sospetto che possa succedere qualcosa di negativo o di brutto. (continua a leggere)

Questo è uno stato che ha un’azione molto negativa sulla qualità della vita delle persone perché rende anche le cose belle della vita un po' complesse nell'essere colte, perché la persona è comunque sempre in uno stato sostanzialmente emotivo di malessere.

Oggi voglio darti 3 suggerimenti, senza avere la pretesa di poter rivoluzionare l'andamento di una situazione così complessa, ma credo che siano 3 consigli utili per provare da subito a gestire queste situazioni in un modo migliore.

Vorrei partire da una considerazione: le persone non “sono” paura, “hanno” paura.

Questa cosa è solo una parte di te, non è che sei trasformato da questa sensazione, la stai vivendo, ma puoi anche cercare di metterla tra parentesi. Non è una situazione che necessariamente ti trasforma in qualcun altro, non è qualcosa che ti toglie tutto il terreno da sotto i piedi. È un momento, una manifestazione del tuo organismo che ti sta dicendo qualche cosa.

1 Accorgersi di quello che sta accadendo, senza amplificarlo

Molto spesso la persona che vive uno stato di ansia o uno stato di panico, tende a iniziare ad avere paura della paura, ad avere rabbia della rabbia e quindi è un meccanismo che si sostiene e si amplifica perché non hai mai la capacità di distaccarti e dire “ok, sta succedendo questo ma sono sempre io e come è arrivata questa ondata se ne andrà”, perché effettivamente così succede.

2 Fidarsi un pochino di più del proprio corpo

Il corpo, che è qualcosa di meraviglioso, non manda mai dei segnali a caso, e quando succedono delle situazioni di questo tipo il corpo sta reagendo a qualcosa che viene a monte, sta reagendo a una interpretazione della realtà che lo costringe quasi a reagire in quel modo perché si tratta di un meccanismo protettivo che il corpo mette in atto.

Purtroppo non è qualcosa di risolutivo e dunque ci fa stare male e non ci porta necessariamente fuori dal problema, però va capito che il nemico non è il corpo, non è “Oddio cosa starà succedendo?”, non è "Adesso non ho più niente sotto controllo”.

Se c'è un nemico da identificare è la nostra incapacità di interpretare la realtà per quello che è e quindi questa nostra tendenza ad amplificare le percezioni e forse anche ad andare più spesso nella direzione della negatività, del sospetto, della sfiducia piuttosto del dire "sarà tutto tranquillo, sarà tutto ok”.

Leggi anche: Ansia e stress: i sintomi da non sottovalutare, differenze e rimedi.

3 Impara a interagire con il tuo corpo per ridurre la risposta da stress, da ansia e magari da panico

Avere quella piccola capacità di reazione che ti porta a controllare il respiro. Non a caso quasi tutte le tecniche di rilassamento partono proprio da un controllo del respiro, perché il respiro e, in particolare, l'inspirazione lenta e profonda fa sì che si stimoli e si attivi il nervo vago che in questa situazione diventa veramente un nervo anti-stress, capace di indurre una sensazione di calma.

Allo stesso modo, se sono in grado semplicemente di “mollare" le spalle, di rilassare un po' la mandibola vado a contrastare consapevolmente tutte quelle reazioni che il corpo mette in atto perché si sta preparando alla famosa reazione di fuga o di combattimento che richiede questo tipo di reattività. Questa reazione, in un mondo antico e naturale dove i pericoli erano quasi sempre e quasi solo fisici giocava a nostro favore, in un mondo come quello di oggi chiaramente ci gioca invece contro.

Insomma, nel momento in cui sono in grado di interagire con il mio corpo e anche semplicemente di provare questo controllo consapevole, per esempio della respirazione, della tensione muscolare, ecco che quasi per miracolo riemerge la ragione, riemerge la positività. Si dirada un po' questa nebbia mentale che ci ha fatto interpretare tutto in maniera così negativa e così assoluta, perché il corpo inizia di nuovo a mandare segnali (a questo punto la comunicazione avviene al contrario, cioè è il corpo che manda dei segnali al cervello) e dice "guarda che va tutto bene, ti puoi calmare".

Questi di cui abbiamo appena parlato sono 3 piccoli consigli che voglio darti perché siccome questo problema è molto comune, certo magari anche a gradi diversi, e non è detto che tutti vivano episodi così impattanti, però tanti conoscono questa sensazione di agitazione di ansia e di tensione; ecco che con 3 semplici consigli ripetuti nel tempo potrai sicuramente imparare a gestire questo problema in maniera un po’ più efficace.

Potenzia la relazione tra corpo e mente. Grazie a questo corso imparerai a meditare.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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