Il coenzima Q10 (o CoQ10) è interessato nella produzione di energia, nella protezione delle cellule, nel rafforzamento del sistema immunitario.
La produzione interna di questo coenzima può decrescere con il tempo a causa dell’età, venendo meno quella protezione contro lo stress ossidativo che può dare più spazio ai processi di invecchiamento.
Il coenzima Q10 oltre ad essere sintetizzato dal nostro organismo, è disponibile anche attraverso l’alimentazione e l’integrazione alimentare.
Esiste in due forme:
A parte la sintesi all’interno del nostro organismo, il cui scopo principale è quello di supportare la creazione dell’energia mitocondriale nelle cellule, il CoQ10 si trova come nutriente in cibi sani, che dovrebbero far parte sempre della nostra dieta.
Il problema è che la concentrazione dello stesso negli alimenti non è molto alta, nonostante il fatto che all’interno del nostro organismo il coenzima sia coinvolto in modo globale e giochi un ruolo decisamente importante nei processi biologici cellulari.
Per cui possiamo dire che non esiste un cibo ricco di CoQ10 allo stesso modo di un cibo ricco di vitamina D. La forma migliore di assorbimento del coenzima rimane tuttora il ricorso all’integrazione alimentare, alla nutraceutica, tramite l’ubiquinolo.
Mentre è certamente possibile ottenere un po' di CoQ10 da fonti di cibo naturale, ottenere quantità adeguate da integratori è un'opzione molto più praticabile nel tempo.
Questo non significa che si dovrebbe smettere di mangiare cibi ricchi di CoQ10 dato che sono ricchi di altri nutrienti.
È sempre meglio seguire i principi di un’alimentazione corretta, cercando di ottenere tutti i nutrienti dal cibo. Cosa non impossibile ma difficile, in quanto i metodi di conservazione, trasformazione e cottura degli alimenti, spesso li privano dei nutrienti necessari.
Il fenomeno delle microcarenze riguarda proprio l’impossibilità nel tempo di assicurarsi la razione corretta di nutrienti, a causa di fattori ambientali condizionanti o per lo stesso modo di consumare i pasti (e per il fatto che abbandoniamo alcuni cibi nel tempo).
Comunque esistono dei cibi che ne forniscono più di altri.
Anche la frutta e la verdura lo contengono: avocado, arance, broccoli e crucifere, spinaci, fragole e legumi come le lenticchie. Si ritiene però che l’alimentazione copra solo il 25% del fabbisogno quotidiano di una persona.
Il principale beneficio funzionale derivante dal coenzima Q10 è proprio quello di scudo contro l’azione dello stress ossidativo, causato da un eccesso di radicali liberi.
Un eccesso di radicali liberi porta a un eccesso di stress che abbassa le difese immunitarie. Più si va avanti con l’età più gli effetti dello stress sono maggiori. Lo stress determina un aumento del cortisolo e alla lunga può incidere su malattie e condizioni come...
Gli studi su livelli alti di cortisolo hanno dimostrato che gli uomini e le donne over 65 sono più suscettibili ai fattori di rischio che determinano la morte, in misura maggiore rispetto a chi a livelli di cortisolo basso.
Un sistema immunitario debole non consente di difendersi adeguatamente nemmeno dagli agenti patogeni esterni, come virus e batteri.
I benefici del coenzima Q10 sono anche più ampi rispetto al contenimento dei danni provocato dallo stress ossidativo, a livello cellulare. È coinvolta la salute degli organi.
Il coenzima Q10 è ben tollerato e non produce alcun effetto collaterale. Non va comunque assunto in dosi eccessive, anche perché è inutile.
È preferibile invece avere una supplementazione costante nel tempo proprio per tenere i valori in linea con il fabbisogno quotidiano, a dosaggi normali, ma continuativi.
Il coenzima Q10, quando assunto come integratore, è liposolubile. Le sue proprietà sono state supportate da studi avanzati, anche se non è semplice ricavarlo dagli alimenti in misura sufficiente.
È legato al tema dell’invecchiamento, delle malattie degenerative e in generale alle difese del nostro corpo. La produzione interna di questo coenzima scema con l’avanzare dell’età, esponendoci a un maggior rischio di stress ossidativo, con tutto ciò che ne comporta. Oltre al fatto di avere un organismo sempre meno efficiente dal punto di vista energetico.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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