Ritrovare ottimismo e superare le difficoltà non è semplice. Per vivere la vita a pieno non è necessario avere un super entusiasmo, ma certamente un atteggiamento positivo aiuta.
Certo, lo sappiamo bene: ci sono difficoltà che appaiono insormontabili, veri e propri cazzotti in faccia, frutto di delusioni ed eventi negativi, ci sono poi i fastidi quotidiani che forse sono addirittura più demoralizzanti del resto.
Per ritrovare entusiasmo serve ottimismo e per guadagnare ottimismo serve fare propri alcuni concetti. Vediamoli da vicino.
Ho già parlato del PERMA model, un eccellente lavoro dello psicologo Martin Seligman che ha provato a tracciare una teoria scientifica della felicità basata su 5 caratteristiche, che sono alla base della vita felice (e quindi vissuta all’insegna dell’ottimismo).
P come positive emotions ovvero emozioni positive che possono essere sostenute agendo contro la tendenza del nostro cervello a cercare conferme negative (interpretando in modo erroneo e sfavorevole eventi e situazioni che invece sono come minimo neutre).
E come engagement ovvero coinvolgimento. Spesso alla base di un insuccesso oppure di un problema irrisolto non c’è un fallimento (cioè agire e non ottenere il risultato sperato) quanto piuttosto un mancato impegno. Arrendersi prima di aver valutato le proprie possibilità azzera ogni possibile risultato.
R sta per relationships e quindi ci dice della nostra disponibilità a farci aiutare dagli altri. L’isolamento non fa mai bene.
M per meaning: cioè dare un senso e un significato alla nostra vita. Magari sei troppo pessimista perché stai attribuendo eccessivo valore a cose che nella vita hanno poco significato.
A come accomplishments cioè come traguardo ottenuto, risultato portato a casa. Il compimento di un’impresa dà forza per proseguire e andare avanti, per gradi.
Affrontando la vita in questo modo si può fare crescere l’ottimismo. Ma se sei una persona che guarda al proverbiale bicchiere mezzo vuoto, forse ti potrebbe servire anche questo.
Solo negli ultimi anni la medicina sta evidenziando a dovere l’importanza dell’esercizio fisico come cura per la mente. Più studi confermano che svolgere attività fisica quotidiana è una medicina preventiva contro le malattie neurodegenerative.
Ma l’esercizio fisico è un toccasana anche per l’umore. Uno studio recente ha dimostrato che bastano 15 minuti di corsa giornaliera per ridurre il rischio di depressione. L’effetto è così evidente che gli scienziati notano come il senso di benessere psicofisico derivante dall’esercizio fisico fa sentire immediatamente meno tristi, fermo restando che uno stato depressivo porta a muoversi di meno.
L’esercizio incide sull’umore perché:
In generale l’esercizio fisico continuato agisce a livello ormonale, portando a una regolazione che migliora l’appetito, il senso di benessere, il sonno tramite il rilascio di endorfine. Riduce anche le infiammazioni che possono indebolire l’organismo.
Per cui se ti senti pessimista e non sai cosa fare, ora sai da che parte cominciare. Ricordati che i cambiamenti che vuoi introdurre nella tua vita dipendono dalle scelte che fai. Non è necessario essere drastici, ma iniziando a vedere con più positività ciò che ti circonda, può aiutarti ad avviarlo.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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