Come superare gli ostacoli della vita

Come superare gli ostacoli della vita

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Una vita vissuta a pieno non è semplice, priva di problemi o di ostacoli da superare. Anzi una vita intensa e bella si fonda sulla crescita, sul progresso e questi due fattori non possono esistere senza ostacoli da superare e nuove condizioni da creare.

Concepire la vita come un continuo progresso non significa però non essere capaci di godersi ciò che si ha. Anzi vuol dire sfruttare il bello presente nello specifico momento e trasformarlo in energia per crescere al prossimo livello. Gli ostacoli quindi vanno visti come opportunità di crescita, come strumenti per forgiare la nostra capacità di adattamento.

Gli ostacoli il cui superamento coincide con la nostra crescita e il nostro progresso vanno poi distinti dalle piccole difficoltà quotidiane: nel primo caso si tratta di problematiche che riguardano noi come persone, che ci inducono paura e tentennamento e che si ripresentano a noi anche se tentiamo di fare finta di nulla. Nel secondo caso invece, i fastidi sono semmai un mezzo per temprare la nostra pazienza e la capacità di lasciar scorrere. Sono spesso cose esterne su cui possiamo avere poco controllo e che dobbiamo invece imparare ad accettare con il sorriso.

Tanto per intenderci, stare nel traffico senza perdere la serenità è un tipico esempio di fastidio quotidiano mentre la perdita del lavoro rappresenta un vero ostacolo che però potrebbe rappresentare anche una fenomenale opportunità di crescita ed evoluzione. Oggi sappiamo che anche le esperienze più traumatiche e difficili, se affrontate con l’atteggiamento giusto, sono in grado di stimolare una crescita positiva che viene chiamata Post-Traumatic Growth (crescita post traumatica).

Nell’ambito del coaching e della psicologia esistono vari approcci al superamento degli ostacoli che la vita ci pone davanti. La prima distinzione da fare è sull’impatto che hanno sulla nostra esistenza: nel caso siano problematiche davvero invalidanti ossia che ci impediscono in modo permanente di svolgere la nostra vita nel modo migliore è necessario il supporto diretto di uno specialista, in genere uno psicoterapeuta.

Se invece l’ostacolo è lì e lo vogliamo superare ma pensiamo di poter trovare le risorse per farlo, possiamo pensare di affrontarlo da soli o con l’aiuto di un bravo coach. Ovviamente questo non dipende dal tipo di ostacolo in termini oggettivi ma dalla risposta soggettiva di ciascuno di noi. Siamo davvero diversi. Per una persona l’abbandono da parte di un partner può essere spiacevole ma diventare rapidamente un’occasione per ricostruire la propria vita su base diversa. In altri casi lo stesso avvenimento diventa un trauma difficilmente superabile.

Detto questo, gli approcci potrebbero suddividersi in tre categorie piuttosto distanti tra loro che però nella mia esperienza potrebbero benissimo convivere per dare, in fasi distinte, una diversa tipologia di supporto alla persona.

Affrontare le difficoltà e i problemi della vita

Trasformare i limiti in risorse: per questo sono particolarmente adatte gli interventi del coaching strategico che puntano a fare superare i propri limiti personali e a trasformarli in risorse. Il processo prevede l’identificazione delle cosiddette tentate soluzioni, ossia di quelle azioni che prendiamo pensando di risolvere il problema ma che magari invece sono proprio alla base del suo mantenimento. Nel coaching strategico inoltre verrà identificata la sensazione di base dominante nelle persone tra paura, rabbia, dolore e ricerca del piacere e verranno adottare strategie spesso paradossali per superare gli ostacoli.

Gli interventi si fondano sul superamento dell’approccio di primo ordine del fare di più delle stesse cose che abbiamo sempre fatto e di instaurare invece un approccio di secondo ordine ossia fare qualcosa di dirompente che faccia vivere un’esperienza emozionale correttiva. Per esempio, nel caso di una paura che ci ostacola, invece di suggerire di provare a non pensarci, la persona verrà invitata al contrario ad ingigantirla volontariamente (tecnica della peggiore fantasia) per poi progressivamente imparare a contenerla fino a smontarla completamente.

Essere più positivi

qui viene in aiuto tutto il filone della positive psychology ed in particolare il lavoro di Martin Seligman che ha sviluppato il cosiddetto PERMA model, una teoria scientifica della felicità. In questo caso la persona viene aiutata a lavorare su una serie di caratteristiche che definiscono una vita piena e felice:

  • P (positive emotions): emozioni positive e ottimismo sono gli ingredienti di base delle persone che affrontano e superano agilmente gli ostacoli della vita. Contrariamente a quanto si possa pensare, queste non sono determinate né dalla genetica né dalla fortuna ma sono piuttosto sviluppate lavorando contro il bias negativo naturale del nostro cervello che nota e assimila gli avvenimenti negativi con maggiore intensità rispetto a quelli positivi.
  • E (engagement): le persone che superano gli ostacoli hanno un livello di coinvolgimento ed impegno superiore agli altri. Spesso il mancato superamento di un problema trae origine da una scarsa motivazione a superarlo. A volte il problema stesso diventa un modo per attirare l’attenzione e sentirsi importanti agli occhi degli altri. Coinvolgersi appieno ed impegnarsi a fondo per quello che ci far stare bene è fondamentale per superare gli ostacoli che incontriamo.
  • R (relationships): le relazioni sono una delle fonti principali di forza e sostegno che possiamo avere. Farsi aiutare dagli altri a superare gli ostacoli e non isolarsi sono ricette importanti da tenere presente quando si affrontano problemi e momenti di crisi.
  • M (meaning): il senso di scopo e significato è uno dei fattori fondamentali per vivere bene. Superare gli ostacoli dovrebbe essere un modo per soddisfare maggiormente il senso di significato che percepiamo nella nostra vita. Questo ci permetterà di trovare risorse nascoste che non sappiamo nemmeno di avere.
  • A (accomplishments): un ostacolo superato diventa una vittoria e le vittorie, ossia i risultati ottenuti, sono l’esempio a cui rifarsi per sviluppare le competenze e la giuste emozioni per affrontare i successivi problemi che incontriamo.

Imparare ad accettarsi per migliorarsi

Non tutto può essere cambiato e non tutti gli ostacoli della vita sono superabili. A volte bisogna ricorrere ad altre strategie come quelle basate sul perdono, sulla gratitudine e sull’accettazione tipiche della meditazione di stampo buddista o della mindfulness. Complessivamente questi interventi sono in linea con la famosa preghiera della serenità attribuita a Reinhold Niebuhr: “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e la saggezza per conoscere la differenza.

Resilienza: come aumentarla e svilupparla

La capacità chiave necessaria per affrontare i problemi della vita è la resilienza. Svilupparla ha a che fare con azioni e attitudini che si possono mettere in atto immediatamente. L’American Psychological Association suggerisce 10 mosse per sviluppare resilienza:

  1. Mantenere buoni rapporti con i propri familiari, amici e con le persone che si frequentano
  2. Evitare di vedere una crisi o un evento stressante come qualcosa di intollerabili e che non si può affrontare.
  3. Accettare le situazioni che non si possono cambiare.
  4. Sviluppare obiettivi realistici e muoversi verso quella direzione.
  5. Prendere decisioni e non rimanere immobili.
  6. Cercare opportunità di scoperta personale e crescita dopo perdite o crisi
  7. Sviluppare sicurezza in se stessi.
  8. Mantenere una prospettiva a lungo termine e considerare gli eventi stressanti in un contesto ampio.
  9. Mantenere una prospettiva di speranza e visualizzare ciò che desideriamo.
  10. Curare il corpo e la mente con allenamento fisico, nutrizione e imparando a badare alle proprie necessità e alle proprie emozioni.

Storie di successo e di ispirazione

Ovviamente non sempre abbiamo a disposizione tutte queste risorse per affrontare le avversità della vita e spesso non ci sembra possibile essere in grado di svilupparle da soli. In questi casi è bene cercare aiuto.

A seconda della situazione, può essere sufficiente fissare un appuntamento in palestra con un personal trainer per iniziare a reagire. In molti casi un corso come FORZA VITALE può aiutare immensamente a capire meglio come reagire.

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Nello specifico questo corso ha aiutato centinaia di persone ad uscire da momenti di stallo. Altre volte ancora potrebbe essere utile un coach preparato che ti aiuti a riscoprire le risorse che da solo non trovi. Quando la situazione è più pesante subentra invece la necessità di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta esperto. In ogni caso è bene non rassegnarsi perché quella rassegnarsi perché quella è l’unica risposta che porta sicuramente al fallimento.

Si potrebbero fare molti esempi di storie che esprimono resilienza, capacità di reazione e forza nel superare gli ostacoli della vita. Molte di queste storie avvengono nel silenzio, senza che il mondo se ne accorga. Riguardano famiglie, piccoli gruppi e io lavorando da molti anni a contatto con le persone ho potuto sentirne molte. Mi sono convinto che ognuno di noi ha un eroe, un guerriero dell’anima dentro di noi che a volte rimane nell’ombra ma che quando viene chiamato in causa sa combattere come un leone.

Altre storie sono invece famose e ci colpiscono per il significato che ognuno di noi può trovare in esse. Una di queste è quella di Alex Zanardi, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Alex, dopo il suo tragico incidente, è rinato. Ha superato mille ostacoli per tornare a vivere e dopo, rafforzato nell’anima, ha iniziato a cercare nuovi ostacoli da superare e nuove sfide da vincere. Alex è un esempio vivente di resilienza e la sua vita dimostra come la crescita che le sfide ci impongono di fare è la cosa più bella che la vita ha da offrirci.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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