Ecco perché cambiare è possibile (e perché le tue scuse non tengono)

Ecco perché cambiare è possibile (e perché le tue scuse non tengono)

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Noi esseri umani abbiamo con il cambiamento un rapporto ambiguo e contraddittorio: da un lato ne siamo attratti e ne apprezziamo la potenza dirompente capace di dare nuova energia alla nostra vita. Dall'altro lo temiamo perché ci toglie sicurezza e ci mette di fronte ai nostri limiti, al delicato rapporto tra i desideri e le capacità.

Pur essendo ben consapevoli che nella vita tutto cambia e che molto lo possiamo cambiare noi, rimaniamo ancorati ad un'idea di impossibilità nei confronti della trasformazione di noi stessi.

Cambiare macchina, casa, look o perfino lavoro è una cosa, ma cambiare se stessi è un'altra, ben più complessa, ci diciamo, per giustificarci.

Ma è vero questo sul piano scientifico? Possiamo pensare di cambiare efficacemente noi stessi, di eliminare quelle abitudini che riteniamo dannose e di adottarne altre? Abbiamo delle reali chance di liberarci di comportamenti che non ci piacciono e da cosa dipende il successo in questo senso?

La neuroscienza oggi risponde molto chiaramente che tutto ciò è possibile e ci spiega anche come. Non abbiamo scuse dietro cui nasconderci.

Vediamo un esempio.

Qualche anno fa è stato condotto uno studio molto interessante sui tassisti londinesi. Per avere la licenza i candidati devono superare un esame molto severo e complesso per cui sono sostanzialmente costretti a memorizzare l'intera città di Londra. Mentre si preparano per l’esame, e negli anni in cui rimangono attivi, i tassisti sono soggetti ad una vera e propria crescita del tessuto nervoso di quelle zone del cervello necessarie per l'organizzazione dell'informazione geografica.
Quando invece vanno in pensione, quelle stesse zone iniziano una lenta involuzione.

Cosa vuol dire questo? Che il cervello si adatta agli stimoli che riceve.

I neuroni che si attivano assieme finiscono con il legarsi assieme anatomicamente. Questo accade di fronte all'esposizione all'informazione necessaria per superare un esame, a quella che permette di imparare una lingua o a suonare uno strumento musicale, ma anche a quella che nasce semplicemente dai tuoi pensieri.

Se passi la vita a definirti pigro diventerai pigro semplicemente perché lo penserai e adotterai comportamenti che si allineano a quel pensiero perché essi diventano per te progressivamente più facili. Questo a sua volta renderà più probabile il ripresentarsi di quel comportamento.

Insomma, noi possiamo trasformarci grazie ad un gioco sottile e delicato di esposizioni ed adattamenti esattamente come un muscolo migliora con un allenamento corretto e mirato.

Quindi ritenere il cambiamento impossibile sarebbe come stupirsi che un muscolo non migliora se non lo alleni, quando invece è assolutamente ovvio che sia così.

Ma è altrettanto ovvio che se invece lo alleni, un certo grado di miglioramento ci sarà sicuramente.

Alla fine dipende solo da noi decidere chi vogliamo essere.

L'idea che il carattere dia vita alle abitudini è errata. Sono le abitudini che ti dai che determinano il carattere che hai. E una volta che hai un carattere ti sembra impossibile svilupparne un altro.

La chiave è smettere di pensare al carattere e ad un suo eventuale cambiamento e iniziare da subito a lavorare invece sulle abitudini.

Quanto tempo ci vuole? Le ricerche indicano circa 2 mesi, 66 giorni in media per essere precisi.

Allora, vuoi essere più gentile con il tuo partner, più puntuale agli appuntamenti o iniziare a fare colazione? Non fare la vittima e non continuare a dare la colpa al tuo carattere. Per 66 giorni prova tutte le mattine, deliberatamente a dare un bacio al tuo partner e a fare un sorriso, ad alzarti mezz'ora prima per essere in orario oppure a sederti a tavola e fare colazione. Non saltare nemmeno un giorno in questo lasso di tempo.

Mano a mano che pratichi ti avvicini alla soglia di automaticità, il momento in cui non sorridere, essere in ritardo o non fare colazione sembrerà più strano e costerà più fatica che sorridere, essere puntuale e fare colazione. A quel punto il gioco è fatto: avrai cambiato abitudine e fatto un passo importante nella trasformazione della tua vita.

Due mesi più una settimana: è questo il tempo che ti occorre per mettere in atto un cambiamento nella tua vita. E scatta quasi un automatismo! Prova subito a metterti in gioco e a migliorare un aspetto della tua vita. Per non perderti in questo processo di consiglio di seguire il corso "Avvia il cambiamento" per assicurarti di ottenere un cambiamento duraturo. 

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