3 emozioni per controllare la tua vita

3 emozioni per controllare la tua vita

Indice

 

 

Conosci la preghiera della serenità? 

"Dio concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di riconoscere la differenza tra le due”.

È una preghiera molto significativa.

In poche ma precise parole ci indica l’importanza di saper distinguere ciò che possiamo controllare da ciò che è fuori dal nostro controllo. Qualcuno la interpreta come una preghiera per cambiare una determinata situazione, ma non è solo questo.

Molti dei nostri problemi nascono dal non sapere fare questa distinzione e proprio per questo quello del video è un tema centrale per la salute e la felicità di ognuno di noi!

Forse non ci hai mai pensato, ma preoccuparsi troppo per ciò che è fuori dal tuo controllo e non riuscire invece a gestire ciò che ti accade quotidianamente, e che potresti influenzare, è una della cause principali di stress e ansia.

Guarda il video di oggi per scoprire 3 condizioni emotive che potrebbero aiutarti a riprendere le redini della tua vita e ad affrontare di petto ogni situazione che la quotidianità ti presenta.

Se senti di non riuscire sempre a vivere a pieno e di “trascinarti dietro dei pesi” che rallentano la tua capacità di essere sempre al massimo di entusiasmo, energia e lucidità mentale, allora questo video fa per te.

Contiene delle strategie pratiche che possono avere un grande impatto sulla tua vita.

Ti auguro buona visione!

 

 

>> Impara a gestire la mente e le emozioni

Che cosa si intende con controllo della vita

3 emozioni per controllare la tua vita e renderla più bella. Quando si pensa si parla di controllare la propria vita, beh insomma, ci sono delle grandi possibilità di fraintendimento perché uno pensa che il controllo sia sempre qualcosa che si esercita con un po' di forza, ma soprattutto tutti noi pensiamo al controllo come a qualcosa che esercitiamo sul mondo esterno.

Quindi quando si dice controllare la tua vita in generale da persona e inizia a pensare a quali elementi con cui entra in contatto nella sua vita si possono effettivamente controllare.

Uno di questi elementi tipicamente sono gli altri. Quindi tendiamo a pensare che il controllo sulla nostra vita si possa esercitare modificando in realtà delle cose che sono completamente fuori dal nostro controllo, come per esempio gli altri, o anche cose più banali: quelle persone che siano sempre a lamentarsi del tempo no quando c'è troppo sole ed è caldo, oddio che caldo che fa, se piove mammamia piove sempre quando è inverno fa freddo che freddo che fa, è un altro è un esempio banale; ma comunque sono persone che si lamentano di queste cose, evidentemente anche se lo negano in qualche modo ne sono ne sono colpite, quindi hanno delle emozioni negative riguarda questi aspetti però sono palesemente cose su cui non abbiamo alcun controllo quindi è inutile discuterne, inutile lamentarsi perché tanto non sei te che decidi il tempo, così come non sei tu che decidi come si comportano gli altri.


Il controllo a livello emotivo

In maniera più strategica e molto più efficace bisognerebbe concepire il controllo sulla propria vita sempre come qualcosa che facciamo a livello emotivo: tentiamo di controllare meglio le emozioni che nascono in noi in funzione delle esperienze che facciamo nella nostra vita per cercare di tararle in una direzione, in una modalità che ci dia più soddisfazione, più felicità, più senso di completezza.

Purtroppo non è che accade tanto spesso questa cosa perché tendenzialmente la mente umana ha una facilità maggiore evocare delle emozioni non proprio positive: la nostra mente tende ad avere il velcro per tutto quello che è negativo e il teflon per tutto quello che è positivo, dunque le cose negative ci colpiscono molto  e tendiamo anche molto a riprodurle nella nostra testa; invece siamo "poco capaci" di tenere strette le cose positive che ci scivolano spesso via senza che le notiamo e sulle quali difficilmente continuiamo a riflettere per vivere ulteriormente quella positività.

Le 3 emozioni da coltivare

Ci sono secondo me 3 emozioni che dobbiamo in particolar modo coltivare nella nostra vita proprio per cercare di tarare in senso generale la nostra emotività verso il positivo e sono:

  • la gratitudine;
  • la capacità di perdonare;
  • il senso di speranza e di possibilità.

1. La gratitudine: perché essere grati e come fare

La gratitudine perché è quell'emozione quel sentimento che ti permette di non rendere scontate le cose della tua vita. Essere grato per i respiri che fai, per ogni in realtà, per ogni istante che la vita ti regala è una grandissima conquista. Diciamo che l'ingratitudine qualcosa che inaridisce molto, che rende la persona un po' rabbiosa, sempre alla ricerca di qualcosa in più e incapace di notare e apprezzare le cose che invece la sua vita gli ha permesso di avere.

Tutti noi possiamo concentrarci su ciò che abbiamo oppure su ciò che ci manca. Ed è fondamentalmente una scelta. Quindi tararsi verso la gratitudine praticare la gratitudine, esercitarla, non solo dicendo agli altri più spesso grazie che comunque già una grandissima cosa, ma anche scrivendosi più volte nella settimana o una volta al giorno per che cosa siamo grati, in modo tale da notare veramente notare tutte le fantastiche cose che caratterizzano la nostra vita così come la vita di tutti gli altri

2. La capacità di perdonare: perdonare per essere più liberi!

La seconda è sicuramente il perdono. Perché il perdono ci permette di liberarci di queste zavorre che ci stanno attaccate addosso, che provengono dal passato e che ovviamente non ci permettono di riprendere il volo di essere liberi emotivamente. Il perdono non ha niente a che fare con la dimenticanza, ma a che fare con l'apprendimento di una lezione da ciò che è accaduto: una lezione che così importante, così vitale che si può lasciar andare la rabbia. In alcune circostanze il perdono è ovviamente molto difficile, ma proprio in quelle circostanze acquisisce un ruolo davvero dirompente nel ristabilire positività e prospettiva nella vita di quella persona.

3. Il senso di speranza e possibilità: coltiva l'idea di possibilità!

Il senso di speranza e possibilità è un'altra di quelle emozioni, di quegli stati emotivi che non bisogna perdere nella vita perché troppo spesso tendiamo ad avere nel retro della nostra testa sempre qualche preoccupazione, sempre qualche pensiero negativo, sempre l'idea che qualcosa di brutto possa accadere e  in genere non coltiviamo invece quella sensazione di possibilità che qualcosa di molto bello possa accadere.

Perché se ci pensi non c'è nessuna ragione per cui debba per forza accadere qualcosa di negativo ogni volta che svolti un angolo, e perché non essere invece attratti dall'idea di tarare la propria testa verso la possibilità che ci sia qualcosa di buono? Se ci fai caso questo è un atteggiamento che i bambini coltivano.

I bambini hanno un grande senso di speranza e di possibilità: per loro qualsiasi istante futuro rappresenta un'opportunità. Noi adulti perdiamo questo spirito proprio per la ragione che dicevo prima, perché nel corso della vita facciamo ovviamente anche esperienze negative, ma queste si memorizzano e rimangono dentro di noi molto di più di quelle positive. Cominciamo a credere a quella voce interna che ci dice che è molto più frequente che le cose vadano male, che bisogna stare molto attenti, che ogni angolo che svolti rappresenta un potenziale rischio, e così queste voci che vengono a volte dagli altri - a volte direttamente da noi - finiscono con l'influenzare in maniera molto profonda la nostra la nostra vita.

Perché meditare è così importante

Uno dei grandi benefici indiretti della meditazione proprio quello di darci una grande mano nel parare diversamente il nostro stato emotivo. Imparare a meditare non solo calma, non solo libera la mente,  ma aiuta la mente a liberarsi da questa tendenza ad aggrapparsi al negativo. Perché questo? Beh, molto semplicemente, perché stimola la mente a rimanere nel presente, a non essere in qualche modo richiamata da un passato che non esiste più e che ci spinge in genere verso emozioni di rabbia, di frustrazione, di sensazione di sconfitta, e allo stesso tempo ci permette anche di non cadere nella trappola di andare troppo in là verso il futuro, cosa che poi ci fa stare in ansia e genera preoccupazione. Quindi la meditazione è una grande risorsa, per questo parte della nostra formazione sul benessere psico-fisico si concentra proprio su questo aspetto, come in questo corso di meditazione online

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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