Le blue zone, dove si vive più a lungo

Le blue zone, dove si vive più a lungo

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Ti piacerebbe vivere in un luogo che promuove la tua salute e che contribuisce a farti vivere più a lungo? Basta che tu ti trasferisca ad Okinawa, in Costa Rica o magari nella più vicina Ogliastra in Sardegna. Vengono chiamate zone blu e sono aree del mondo in cui si vive a lungo ma soprattutto bene.

Ecco quali sono:

Icaria, Grecia - è un'isola del mar Egeo a ovest di Samo e quindi non lontana dalla costa ionica di Izmir (Smirne, Turchia).

Ogliastra e Barbagia - l'Ogliastra è una regione storica della Sardegna orientale, sono interessati i comuni dell'entroterra e quelli costieri (come Baunei).

Nicoya (Costa Rica) - gli studi sugli abitanti di questa penisola affacciata sull'Oceano Pacifico, in America centrale, risalgono al 2007.

Okinawa (Giappone) - nel sud del Giappone, gli abitanti sono dediti principalmente alla pesca, ma la dieta pur povera è diversificata. Qui vivono le donne più longeve dell'intero pianeta.

Loma Linda (Californa, Stati Uniti d'America) - appartiene alle Blue Zones per le particolari condizioni di isolamento create dall'orientamento religioso dei suoi abitanti (Avventisti del Settimo giorno), che seguono una particolare dieta.

 

Ma cosa permette a questi luoghi di avere un effetto così profondo sulla biologia delle persone che ci vivono?

Sono i luoghi o la genetica di queste popolazioni a fare la differenza?

Secondo i ricercatori i risultati non avvengono per miracolo (ovviamente) e non è nemmeno la genetica il comune denominatore di queste zone (anche perché sono in parti lontane del mondo). L’effetto positivo su salute e longevità è il risultato di uno stile di vita particolarmente protettivo che le persone in quei luoghi adottano. 

L’epigenetica spiega come l’ambiente in cui viviamo ed in particolare le nostre abitudini possano modificare i livelli di attività dei geni e incidere in modo positivo o negativo sulla nostra salute. 

Senza dubbio lo stile di vita moderno adottato da tutti noi nei paesi occidentali non gioca a nostro favore e secondo alcuni studi è la causa principale delle malattie sempre comuni tra cui infarto, tumori, diabete, obesità e malattie neurodegenerative.

Nelle zone blu queste abitudini non esistono e le persone vivono un’esistenza più serena e a contatto con la natura e con i suoi ritmi. Lo stile di vita più sano e genuino nel tempo potenzia le capacità riparative del DNA e preserva la salute più a lungo.

Il segreto della longevità

Le caratteristiche dello stile di vita delle zone blu sono piuttosto chiare e possono essere riassunte in 10 punti chiave:

 

  1. Mangiare meno: in tutte le zone blu le persone tendono ad avere una dieta ipocalorica e ipernutriente, ossia con cibi non raffinati, scarsamente calorici ma ricchi di nutrienti.
  2. Più fibra e verdure: una parte importante della dieta ce l’hanno le fibre e le verdure che apportano nutrienti importanti, vitamine e antiossidanti.
  3. Fonti sane di proteine e grassi: i prodotti di origine animale sono allevati genuinamente o pescati in mare e sono ricchi di proteine nobili oltre che di grassi sani. 
  4. Meno stress: le popolazioni delle zone blu sono meno sotto stress sia nella vita personale che in quella professionale. Il contatto con la natura riduce ulteriormente l’effetto dello stress.
  5. Relazioni più genuine: i rapporti interpersonali sono più stabili e solidi e meno opportunistici. 
  6. Ruolo sociale: i ruoli non sono determinati dal successo o dalla produttività e rimangono anche con il passare del tempo. Gli anziani vengono percepiti come i saggi della tribù. 
  7. Valori, vita spirituale: nelle zone blu esistono valori forti e credenze spirituali che rendono la vita più dolce e piena di speranza. 
  8. Meditazione: in alcune zone (Okinawa in particolare) è forte la tradizione delle arti marziali e della meditazione che aiuta le persone a raggiungere maggior equilibrio e serenità.
  9. Più attività fisica: nelle zone blu la maggior parte delle persone usa il corpo quotidianamente per gli spostamenti e per i lavori agricoli. Non serve fare sport perché ci si muove a sufficienza nella vita quotidiana.
  10. Meno lavoro: generalmente le persone lavorano meno e soprattutto non sono coinvolti in processi che non controllano e non governano e quindi che appagano molto poco. 

Posto che è impossibile che tutti ci si trasferisca in queste zone, è possibile cercare di ricreare i fattori ambientali che determinano la longevità.

Certo magari verrà meno naturale e costerà all’inizio qualche sacrificio in più, ma non c’è nulla che ci impedisca di mangiare meno e meglio, fare esercizio ed iniziare  meditare.

Le opportunità le abbiamo, spesso ci manca la consapevolezza di quanto ci possa fare vivere meglio semplicemente prenderci un po’ più cura di noi stessi


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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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