Nutrizione, esercizio e meditazione per rallentare l'invecchiamento delle cellule

Nutrizione, esercizio e meditazione per rallentare l'invecchiamento delle cellule

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Dean Ornish ha osservato un aumento nell’attività della telomerasi nei soggetti che seguono un programma di corretta alimentazione, esercizio fisico moderato e meditazione

I telomeri sono dei cappucci che proteggono la parte finale dei nostri cromosomi. Ad ogni replicazione cellulare i telomeri si accorciano e per questo gli scienziati da anni li considerano un pò come gli orologi della vita cellulare: più corti sono e più vicina è la  fine della cellula.

La velocità di accorciamento dei telomeri non è però uguale per tutti. Può in altre parole accelerare rispetto allo scorrere del tempo o viceversa rallentare. Come è logico aspettarsi, molto dipende dalle nostre scelte visto che fumo, sedentarietà, alcol e una dieta sregolata contribuiscono a rendere i telomeri più vulnerabili al passare degli anni.

Inizia a diventare più chiara anche la relazione tra lunghezza dei telomeri e incidenza di patologie. Per esempio sul numero in uscita in marzo della rivista Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology un gruppo di ricercatori Danesi ha messo in evidenza una stretta relazione tra lunghezza ridotta dei telomeri e aumentato rischio di malattia cardiaca e di morte precoce.

Questi dati vanno ad aggiungersi a quelli di altri studi che hanno dimostrato come la riduzione della lunghezza dei telomeri sia associata ad obesità, fumo di sigaretta e molte altre patologie degenerative. Allo stesso tempo è stato visto che uno stile di vita corretto, l’uso di multivitaminici, l’esercizio fisico regolare e un introito elevato di acidi grassi omega-3 sono tutti fattori in grado di proteggere i telomeri e rallentare il loro accorciamento.

In uno studio pilota di qualche tempo fa, il ricercatore americano Dean Ornish ha osservato un aumento nell’attività della telomerasi (l’enzima che ripara i telomeri) nei soggetti che seguono un programma di corretta alimentazione, esercizio fisico moderato e meditazione. Recentemente ho avuto modo di parlare di questi temi con la Prof.ssa Elisabeth Blackburn che proprio per i suoi studi sui telomeri ha vinto il premio Nobel per la medicina nel 2009.

È affascinante sentire direttamente dagli scienziati più importanti al mondo quanto le ricerche in questo settore stiano contribuendo ad una migliore comprensione dei meccanismi alla base dell’invecchiamento e soprattutto e dell'associazione stretta tra invecchiamento e incidenza di malattie croniche. Ma allo stesso tempo questi studi mostrano come alla base di un invecchiamento sano stiano in primo luogo le nostre scelte quotidiane.

Nessuna terapia sarà in grado di dare risultati migliori del vivere nel rispetto della nostra salute. Quindi ricordiamoci le 3 componenti per invecchiare bene: nutrizione corretta per dare al corpo ciò di cui necessita ed eliminare ciò che nuoce, esercizio fisico per stimolare l'organismo a mantenere più a lungo la massima funzionalità ed efficienza e meditazione per ricaricare la mente di energia vitale.

Per chi volesse approfondire:

Weischer M et al. Short telomere length, myocardial infarction, ischemic heart disease, and early death. Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2012 Mar;32(3):822-9. Epub 2011 Dec 22.

Ornish D et al. Increased telomerase activity and comprehensive lifestyle changes: a pilot study.  Lancet Oncol. 2008 Nov;9(11):1048-57. Epub 2008 Sep 15.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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