Omega 3 antinfiammatori: tutta la verità

Omega 3 antinfiammatori: tutta la verità

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Hai mai sentito parlare degli Omega 3? Immagino di sì, anche perché ultimamente sono tra i nutrienti più discussi sui giornali e anche in ambito scientifico. Ma a cosa servono gli Omega 3?


Beh, sono importanti perché hanno una vasta serie di azioni e funzioni nel nostro organismo, in particolare a livello metabolico.

Vuoi sapere quali?

Scoprilo nel video di oggi, in cui approfondiremo la conoscenza di questi nutrienti e scopriremo anche la differenza tra quelli di derivazione animale e quelli di derivazione vegetale.

Le principali funzioni degli Omega 3

Gli Omega 3 hanno un'azione fondamentale nella gestione di tanti processi biochimici legati all’infiammazione.

La loro assunzione può essere ad esempio molto utile per attenuare le infiammazioni dei vasi sanguigni e per aiutarci in caso di infiammazioni che interessano il tessuto nervoso e che possono portare a patologie neurodegenerative.

Insomma bisogna mantenere costante il livello di questi nutrienti nel nostro organismo, seguendo un’alimentazione sana e bilanciata e soprattutto imparando a distinguerne le varie tipologie presenti nei cibi.

Come assumerne a sufficienza e quali sono le differenti tipologie 

Vuoi scoprire come fare ad assumere una quantità sufficiente di Omega 3 e comprendere le differenze tra le varie tipologie esistenti. Ecco un interessante articolo che ho tratto da un vecchio video, aggiornato al 2020.

 

TRASCRIZIONE DEL VIDEO

Omega 3, sì o no? e quali?

Gli omega 3 sono tra i nutrienti più discussi in ambito scientifico e non solo, se ne legge sui giornali e ne parlano tantissimo le persone perché effettivamente da molti anni esistono dati in letteratura scientifica che dimostrano che gli omega 3 possono essere un aiuto in tutta una serie di azioni nell'organismo sul piano metabolico.

Dico un aiuto perché non arriverei ad utilizzare il termine “terapia" perché come spesso accade per le sostanze di tipo naturale e per le sostanze nutrizionali, la potenza d'azione non è tale per definirle effettivamente delle terapie. Però sugli Omega 3 esistono veramente tanti dati che ci indicano che hanno un'azione fondamentale nella gestione di tanti processi biochimici legati all'infiammazione.

L'infiammazione è uno di quei processi naturali, essenziali che ha avuto un ruolo fondamentale nella nostra evoluzione nell'aiutarci a vincere le infezioni e a rimarginare le ferite. Nell'epoca più moderna però, invece di funzionare come un meccanismo acuto di accensione e spegnimento, tende a cronicizzarsi e cronicizzandosi diventa una specie di fuocherello che logora e altera i tessuti, tant'è che si parla di infiammazione sistemica, quindi, quando uso questo termine, non mi riferisco tanto a “ ho male al gomito” quindi c'è un'infiammazione, ma quell'infiammazione che c'è a livello per esempio dei vasi e che poi porta nel tempo alle problematiche cardiocircolatorie, quell'infiammazione che c'è nel tessuto adiposo e porta nel tempo alla produzione di sostanze endocrine che non sono favorevoli, l'infiammazione che ci può essere perfino nel tessuto nervoso e dare luogo poi nel tempo a patologie neurodegenerative.

Ecco questa infiammazione cronica non ci fa bene e dipende da molti fattori, ma un fattore scatenante e assolutamente determinante è il nostro stile alimentare, cioè mangiando male e troppo ed essendo esposti ad una alimentazione molto raffinata e spesso ricca anche di grassi che non sono diciamo così particolarmente “biocompatibili”, ecco che la tendenza all'infiammazione si esaspera ed aumenta.

Gli Omega 3 hanno dunque un ruolo molto importante perché modulano questi processi infiammatori, non li bloccano o regolano in maniera così netta come fa un farmaco antinfiammatorio, ma li modulano in maniera meno diretta ma importante e li orientano verso la produzione in realtà di sostanze che hanno un'azione di ri-bilanciamento perché hanno un'azione anti-infiammatoria.

Quindi questa azione protettiva degli Omega-3 si esercita veramente a 360 gradi dal cervello alle ossa, passando attraverso sostanzialmente tutti i tessuti del nostro organismo.

Ecco però non tutti gli omega 3 sono uguali e visto che in questi anni dilaga il dibattito tra vegani e invece persone che rimangono di filosofia onnivora come sono io, gli Omega 3 sono stati presi dentro questo dialogo, a volte molto acceso, e quindi si è arrivati al confronto tra la categoria di Omega 3 contenuti negli alimenti di tipo vegetale e gli Omega 3 contenuti negli alimenti animali.

Ora, voglio chiarire una cosa, sono tutti Omega 3, ma non sono uguali, assolutamente. Gli alimenti di origine vegetale contengono l'acido alfa-linolenico che è un precursore degli omega-3 importanti, che sono invece l'acido eicoisapentaenoico e docosaesaenoico, EPA e DHA in sigla, che sono quelli effettivamente che danno l'azione importante di modulazione dell’infiammazione.

Quindi il fatto di aver assunto un Omega 3 di origine vegetale non mi dà una garanzia che effettivamente andrò ad aumentare la presenza nel mio corpo di EPA e DHA. Perché questo? Perché il precursore può essere indubbiamente trasformato in EPA e DHA, ma questo richiede tutta una serie di passaggi enzimatici che non è assolutamente detto che funzionino in maniera ideale.

Dunque in termini di supporto nutraceutico quello che andrebbe fatto è il supporto nutraceutico che permette di aumentare EPA e DHA.

Però c'è un altro tema qui.. ed è che il metodo d'allevamento incide sulla presenza di questi grassi all'interno dell’animale. Tanto è vero che si dice che la carne per esempio bovina contenga basse quantità di Omega 3, beh purtroppo questo è vero quando la carne è da allevamento. Quando la carne invece è da animali che pascolano, questo non accade e i livelli di omega-3 sono nettamente più alti.

Dunque anche qua c'è questo aspetto da tener presente e questo è importante soprattutto per quelle persone che dicono "io non voglio prendere un integratore, preferisco mangiare con gli alimenti gli Omega 3”. Ecco non è sempre detto che l'alimento li contenga.

La soluzione secondo me più pratica ed efficace è che gli omega-3 vengano integrati scegliendo fondamentalmente tra le forme che garantiscono un'elevata concentrazione di EPA e di DHA che sono quelli che contano, quindi non tanto i semi di lino o l'olio di semi di lino, quanto l'olio di pesce, l'olio di krill o gli estratti dalle alghe. In questo caso la concentrazione di EPA e DHA è sufficiente a suscitare effettivamente nell'organismo questa modulazione della risposta infiammatoria.

Questo chiaramente va come sempre inserito nel contesto di un'alimentazione corretta, perché è bene ricordarsi sempre che qualsiasi forma di integrazione nutraceutica ha poco senso se continui a commettere degli errori.

Nel caso dunque in cui l'errore sia stato corretto e la persona stia mangiando effettivamente bene, ecco che l'apporto di omega-3 in più può fare la differenza in termini di prevenzione.

Quindi il primo step rimane togliere gli errori e un errore importante in questo caso è l'assunzione di troppi omega-6 che hanno un'azione invece prevalentemente pro-infiammatoria. Gli omega 6 sono molto presenti negli alimenti industriali ricchi per esempio di olio di girasole e anche nella tipologia di alimentazione di una persona che mangia un eccesso di carne da allevamento in cui la quantità di omega 6 è sicuramente prevalente.

Ecco quindi l'importanza degli Omega 3, ma sapendo scegliere le versioni giuste e anche, prima di tutto, correggendo gli errori che abbiamo nella nostra alimentazione.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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