Come interpretare i segnali del cambiamento

Come interpretare i segnali del cambiamento

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Tutti temono il cambiamento ma in realtà sappiamo bene che nulla rimane costante nella vita, nemmeno noi stessi.

Che ci piaccia o no, ognuno di noi continua a cambiare e ad adattarsi agli avvenimenti che viviamo.

In alcuni casi questo cambiamento è subìto e sarà caratterizzato da emozioni come la paura, l’incertezza e a volte il dolore. In altri casi il cambiamento è invece diretto dalla persona stessa e porterà con sé gioia, scoperta ed entusiasmo.

La differenza tra queste due situazioni è netta e parte dal fatto che chi subisce il cambiamento attende troppo, finge di non vedere le ragioni per cambiare. Chi invece controlla e governa il cambiamento lo avvia spontaneamente quando riconosce che è arrivato il momento giusto. 

Quando è necessario cambiare qualcosa nella propria vita?

Esistono alcuni sintomi, che spesso ignoriamo, ma che dovrebbero fare scattare invece un campanello d’allarme:

  • Continui a lamentarti delle stesse cose, esprimendo insoddisfazione costante verso te stesso o gli altri
  • I problemi nelle tue relazioni con le persone sono sempre gli stessi dopo anni e sembrano sempre ripetersi
  • Hai l’impressione di aver faticato tanto ma di non aver raccolto nulla
  • Sacrifichi il tuo benessere psicofisico e le tue priorità per quelle degli altri
  • Senti sempre di aver riempito il bicchiere a metà e ti domandi come sarebbe se lo riempissi per intero
  • Inizi a sentire le conseguenze fisiche e psicologiche della routine quotidiana (stanchezza, pesantezza, umore negativo, sonnolenza, noia, desiderio di rimanere in casa)
  • La tua routine è così ripetitiva che le persone sanno sempre dove trovarti e cosa stai facendo
  • Inizi a provare insoddisfazione per la tua carriera lavorativa o per particolari aspetti della vita, che per la loro conformazione, potrebbero essere cambiati piuttosto facilmente. 
  • Vieni definito pessimista, prudente, accorto perché ti sei adagiato e non sembri accettare nuove sfide materiali o intellettuali
  • Sei critico con te stesso fino al punto di negare la possibilità di un cambiamento, che invece può essere introdotto anche più in là negli anni.

Avendo avuto la possibilità di lavorare con moltissime persone, sono certo di una cosa: molte più persone necessitano di un cambiamento rispetto a quelle che sono disposte ad ammetterlo.

A volte l’esigenza di cambiare su un fronte specifico è sintomatica del desiderio di cambiare tutto o quasi della propria vita.

Ma uno dei motivi per cui le persone fanno fatica ad ammettere la voglia di cambiare è che associano il desiderio di vivere in modo diverso con il fallimento. 

Se sento di dover cambiare vita significa che ho sbagliato tutto” è la tipica frase della persona che non accetta la necessità di cambiamento.

Questo porterà inevitabilmente a sopprimere i sintomi ma non eliminerà le cause del problema che riemergeranno nel tempo più violente ed insistenti.

A volte la vergogna e il senso di colpa per errori commessi portano ad un cambiamento ma in molti altri casi diventano invece una ragione per rimanere fermi nella propria posizione.

Per avere quindi un approccio positivo al cambiamento è necessario eliminare la falsa credenza che il desiderio di cambiare sia sinonimo di fallimento.

Al contrario si tratta di una fisiologica risposta alla vita che inevitabilmente ci trasforma in termini di interessi, livelli di soddisfazione, relazioni e percezione di noi stessi.

La ricerca di sicurezza con il posto fisso, la prima casa, il matrimonio spesso lasciano spazio nel tempo ad un desiderio di crescita e di varietà che non trova spazio nelle caselle preconfigurate dalle regole sociali più comuni. 

Questo si vede anche nelle relazioni sentimentali: quelle che durano sono quelle che permettono ad entrambi di crescere e cambiare pur nel rispetto l’uno dell’altro. Quelle che falliscono finiscono con il soccombere ad interessi e visioni differenti della vita. 

Un altro aspetto importante è quello di saper affrontare il desiderio di cambiamento in modo pragmatico e concreto. Se ci si concentra sull’idea di cambiare la propria vita ci si può trovare spiazzati e intimoriti dall’immensità della sfida. Ma la vita non è altro che il risultato di molte giornate che si sommano ed è proprio dalle abitudini della singola giornata che dobbiamo avviare il cambiamento. 

Lavorare sul cambiamento delle proprie abitudini per costruire una giornata differente, anche in termini di percezioni, è la base di qualsiasi percorso strategico di cambiamento della propria vita.

Voglio trovare il coraggio di cambiare!

 

Il cambiamento inizia a volte in modo sottile, ma ci sono dei segnali che ti dicono che qualcosa sta avvenendo, dentro di te e intorno a te:

  • Un sacco di cose hanno improvvisamente senso, ti spieghi scelte erronee del passato, ti spieghi le conseguenze di certi comportamenti che ora ti spingono a cambiare
  • Cerchi più supporto, ti senti più libero di parlare con gli altri, ti senti umano e non perfetto e quindi accetti come sei senza incolparti più.
  • Hai buoni presentimenti per il futuro, non vedi più la vita fosca, sei disponibile ad andare incontro alle responsabilità. Se non stai bene cerchi di curarti e migliorare la tua salute.
  • Senti di vivere più emozioni, di lasciarti contagiare dalle stesse.
  • Inizi a rivedere tutte le priorità.
  • Senti di poter dare molto ad altre persone, ma di saper stare bene anche da solo.
  • Sei stufo di vivere passivamente, accettando le solite stanche routine, introduci non solo nuove abitudini, ma anche nuovi contatti, nuove sfide.
  • Senti di voler voltare pagina e cambiare scenario.

 

Abitudini come il non procrastinare, mangiare sano, fare attività fisica, scrivere il diario hanno un’azione interiore rafforzativa che ci prepara ad accogliere il cambiamento non solo come un rischio ma come un’opportunità.

In particolare queste abitudini ci rendono più consapevoli, migliorano la percezione di noi stessi e ci aiutano a fare chiarezza nella nostra vita.

Questa chiarezza aiuta ad eliminare la credenza di cui ho parlato sopra e così il cambiamento non viene più interpretato come un fallimento ma anzi ti senti libero di descriverlo agli altri come una bella conseguenza della vita che magari non è perfetta ma proprio per questo rimane fresca e piena di sorprese.

Il senso di colpa lascia spazio al coraggio e questo ci riempie di buoni presentimenti per il futuro che spazzano via i dubbi.

In altre parole ci si mette in gioco ed è proprio questo che rende la vita una bellissima avventura. Tutto a questo punto diventa possibile: nuove relazioni, un lavoro diverso, un cambio di città o magari perfino di nazione!

Voglio avviare il cambiamento!

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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