Differenza tra coaching e terapia: come scegliere il giusto percorso di crescita personale

Differenza tra coaching e terapia: come scegliere il giusto percorso di crescita personale

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Conosci la differenza tra coaching e terapia? Nell'ambito del benessere personale e dello sviluppo professionale c’è spesso confusione rispetto ai due approcci che in realtà sono ben distinti anche se entrambi i percorsi hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita della persona. 

Inoltre, è importante capire che un approccio non esclude l’altro: infatti, un percorso di psicoterapia può essere affiancato da un percorso di coaching; spesso, un percorso di coaching può dare un sostegno pratico” a un percorso di terapia. 

Per un/una professionista della salute e del benessere che vorrebbe acquisire competenze di coaching, è sempre importante capire quanto sia prezioso “fare rete” con altri professionisti.

Infatti il dialogo, il confronto, lo scambio umano e professionale, il saper fare squadra hanno un duplice scopo: migliorarsi e inserirsi nel mercato della salute ma, soprattutto, essere sempre più efficaci nell’affiancare le persone e aiutarle a cambiare in meglio la propria vita. Scopriamo di più.

Coaching e terapia: di cosa si tratta e quali sono le differenze?

Come abbiamo anticipato, si tratta di due processi differenti, che però non si escludono e, anzi, potrebbero integrarsi. In linea generale, prima di analizzare nel dettaglio questi due percorsi, possiamo dire che:

  •  Il coaching ha come obiettivo aiutare le persone a scoprire le proprie risorse personali e a raggiungere degli obiettivi.
  • La terapia formula una diagnosi e fornisce una cura per superare dei problemi.

Inoltre:

  • Il coaching è proiettato al futuro e all’ottenimento di obiettivi concreti nel breve termine;
  • La terapia si occupa di indagare, esplorare e analizzare il vissuto della persona, per capire come vivere il presente e affrontare il futuro.

Coaching

È un processo di sviluppo personale e professionale durante il quale il coach aiuta una persona (o un gruppo di persone) a raggiungere obiettivi specifici, migliorare le proprie prestazioni e realizzare il proprio potenziale. 

Il coach lavora principalmente sul momento presente e sul futuro, concentrandosi sull’ottenimento di obiettivi concreti e misurabili

Il coaching è orientato all'azione e al cambiamento, promuove la crescita personale e professionale tramite domande potenti e stimolanti, feedback e piani d'azione concreti.

Il coaching ha una durata più breve rispetto alla maggior parte di approcci terapeutici. Infatti, mentre il primo dura da poche settimane a qualche mese, la psicoterapia può durare alcuni mesi o anche diversi anni.

Terapia

È un processo terapeutico condotto da uno/una psicoterapeuta professionista, con lo scopo di trattare problematiche emotive, psicologiche e comportamentali

Molto spesso, la terapia esplora il passato della persona per comprendere le cause profonde di problematiche attuali, con l'obiettivo di favorire il benessere mentale e alleviare la sofferenza emotiva. 

Il processo terapeutico può includere l'esplorazione di traumi pregressi, la gestione di disturbi mentali, ansia, stress e il miglioramento delle relazioni interpersonali.

Il/la terapeuta si serve di tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia psicoanalitica o la terapia sistemica. La psicoterapia strategica breve è un approccio invece molto concentrato nel tempo e si risolve in un numero limitato di sedute.

In questo video ti spiego perché andare da un coach e quando può essere utile, anticipando i contenuti dei prossimi paragrafi:

 


Quali sono gli obiettivi e gli approcci del coaching?

Vediamo da vicino gli obiettivi del coaching:

  • Sviluppo delle competenze personali e professionali.
  • Miglioramento delle performance in ambito professionale o sportivo.
  • Raggiungimento di specifici obiettivi, come una promozione o il completamento di un progetto.
  • Aumento dell'autoefficacia e della fiducia nelle proprie capacità e risorse personali.
  • Identificazione e superamento degli ostacoli al raggiungimento del successo.
  • Sostegno nel processo decisionale e nel problem solving.

Ecco gli approcci del coaching:

  • Solution focused: il coaching cioè concentrato su soluzioni pratiche e immediate.
  • Achievement oriented: il coaching si focalizza sul raggiungimento di obiettivi definiti, misurabili e nel breve termine.
  • Transformational: il coaching mira a cambiamenti profondi nelle abitudini, nel modo in cui la persona vede se stessa e il proprio potenziale.

Inoltre:

  • Cognitive behavioral coaching: utilizza tecniche vicine alla terapia cognitivo-comportamentale per superare convinzioni limitanti e modelli di pensiero disfunzionali.
  • Executive coaching: è specifico per il miglioramento delle competenze di leadership e gestione dei team in contesti aziendali.

Se il coaching e il rapporto professionale e umano con le persone sono di tuo specifico interesse, sappi che affronteremo questa e altre tematiche nella prima mastermind dedicata ai professionisti della salute, che esplora le potenzialità sanitarie future, il benessere delle persone, la longevità e l'importanza di adottare un approccio preventivo e non solo curativo alla salute psicofisica, incentrato sul miglioramento dello stile di vita come motore di una buona qualità della vita:

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Quali sono gli obiettivi e gli approcci della terapia?

Vediamo ora gli obiettivi della terapia:

  • Gestire condizioni psicologiche come ansia, depressione, rabbia, fobie.
  • Risolvere conflitti interni e migliorare l'autoconsapevolezza.
  • Elaborare traumi ed esperienze dolorose.
  • Migliorare la comunicazione e le relazioni interpersonali.
  • Sviluppare strategie di coping per affrontare e gestire lo stress e le difficoltà emotive.
  • Promuovere il benessere psicologico complessivo e la crescita personale.

Di quali approcci si serve la terapia?

  • Psicodinamico: esplora i conflitti inconsci e l'influenza sulla psiche attuale delle esperienze passate.
  • Cognitivo-Comportamentale (CBT): si focalizza su pensieri e comportamenti attuali, lavorando per modificare schemi di pensiero disfunzionali.
  • Umanistico: mira a realizzare il potenziale della persona, concentrandosi sull'autorealizzazione e l'espressione di sé.
  • Sistemico: indaga le dinamiche delle relazioni familiari e sociali, considerando la persona nel contesto dei sistemi di cui fa parte.
  • Mindfulness-Based: integra tecniche di mindfulness per aumentare la consapevolezza e alleggerire lo stress.

Ecco 5 aspetti che hanno in comune coaching e terapia

Coaching e terapia condividono diversi punti in comune (proprio per questo i due percorsi possono intrecciarsi), eccone 5:

  • Relazione di qualità tra professionista e cliente/paziente: nella psicologia si parla di alleanza terapeutica basata su empatia, fiducia e rispetto reciproco, così come nel coaching, in cui si parla di partnership tra coach e coachee (cioè la persona seguita dal coach);
  • Strategie e tecniche di gestione dello stress e dell’ansia: sia nella terapia, sia nel coaching, vengono insegnate tecniche di rilassamento, mindfulness e controllo del flusso emozionale per affrontare situazioni complesse, sfide emotive e migliorare il benessere complessivo;
  • Ascolto attivo e comunicazione efficace: terapeuta e coach sono in grado di comprendere le esigenze e le problematiche delle persone, fornendo riscontri costruttivi e incoraggiamento. Comunicazione chiara ed empatia sono caratteristiche fondamentali per favorire comprensione e cambiamento;
  • Auto-riflessione e auto-consapevolezza: sia terapia psicologica che coaching, tramite domande stimolanti e tecniche di esplorazione, aiutano la persona a capire i propri pensieri, emozioni e comportamenti;
  • Neutralità e sospensione del giudizio: entrambi i professionisti devono rispettare la privacy e la confidenzialità dei pazienti/clienti, agire nell’interesse del loro benessere ed evitare qualunque forma di danno o discriminazione.

Nei prossimi paragrafi vedremo alcune situazioni concrete in cui è utile il coaching, per chi è pensato e quando invece è consigliata la terapia, ribadendo che un percorso non esclude l’altro, anzi, possono arricchirsi e rafforzarsi: il coach potrebbe suggerire un percorso terapeutico, se nota che alcuni “nodi” da sciogliere sono particolarmente complessi e richiedono un approfondimento specialistico.

Quando è utile il coaching? Ecco 4 obiettivi 

Potrebbe essere utile un percorso di coaching quando si desidera raggiungere uno o più tra questi 4 obiettivi:

  • Obiettivi mirati e concreti: quando una persona desidera raggiungere specifici obiettivi, come per esempio ottenere una promozione, migliorare una competenza (professionale o emotiva), avviare un business.
  • Miglioramento personale o professionale: quando la persona è già funzionale, ma desidera migliorare oppure ottimizzare alcuni aspetti della propria vita.
  • Focus sul futuro: talvolta, per la persona il focus principale è il futuro con alcuni obiettivi a breve termine, con meno enfasi sul passato e sulle dinamiche psicologiche profonde (terreno, invece, della terapia).
  • Miglioramento delle prestazioni: soprattutto in contesti come lo sport o il business, dove l'obiettivo è migliorare le performance e raggiungere risultati tangibili.

In quali situazioni è necessaria la terapia?

Ci sono alcune situazioni complesse che necessitano di una diagnosi e di un percorso terapeutico mirato e specialistico:

  • Disturbi mentali: quando la persona soffre di ansia, depressione, disturbi di personalità o altri disturbi psicologici diagnosticabili.
  • Difficoltà emotive profonde: quando la persona sperimenta un dolore emotivo profondo, difficoltà relazionali gravi o problemi derivanti da conflitti interiori.
  • Traumi psicologici: quando ci sono esperienze traumatiche pregresse che richiedono elaborazione e trattamento.
  • Comportamento disfunzionale: quando sono presenti comportamenti autodistruttivi, dipendenze, altri modelli comportamentali problematici che richiedono intervento clinico.

Un’ultima riflessione prima di salutarci

Capire la differenza tra coaching e terapia è importante per fare una scelta informata e ottenere il sostegno più adeguato alle proprie esigenze. 

Mentre il coaching è orientato al futuro, ha un taglio pratico ed è ideale per chi desidera migliorare le proprie performance, raggiungere specifici obiettivi e sviluppare il proprio potenziale futuro, la terapia si rivolge alle persone che necessitano di affrontare problematiche emotive, traumi o disturbi psicologici. 

Entrambi i percorsi offrono strumenti preziosi per il benessere, lo sviluppo e la crescita psico emotiva della persona: la chiave sta nel riconoscere quale approccio sia più adatto al proprio momento di vita e alle sfide che si desidera affrontare. 

Scegliere consapevolmente tra coaching e terapia (o entrambi) può aiutare sensibilmente nel viaggio verso una vita più soddisfacente e autentica.

Per questa ragione, un coach empatico e professionale saprà comprendere le esigenze della persona con cui si interfaccia e saprà, eventualmente, suggerire anche un percorso psicoterapico. 

Vorresti essere ancora più utile ed efficace come professionista della salute? Ti proponiamo un percorso didattico strutturato e completo, incentrato su competenze e tecniche di neuro coaching, con un forte taglio pratico: il Metodo Ongaro®Certification Program

L’obiettivo è capire come migliorare la vita dei pazienti, rendere più efficace la tua professione sanitaria, scoprire come inserirti nel nuovo mercato della longevità e confrontarti con tanti altri professionisti come te. Al termine del percorso, possiederai strategie mirate a stimolare un vero cambiamento positivo e duraturo nelle persone. 

A presto!

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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