Emozioni: cosa sono, a cosa servono, esempi e come gestirle

Emozioni: cosa sono, a cosa servono, esempi e come gestirle

Indice

Le emozioni sono parte di noi e della nostra essenza: ci accompagnano nella nostra vita quotidiana, influenzano il nostro umore, i nostri pensieri e i nostri comportamenti. Comprendere la natura delle emozioni e imparare a gestirle in modo sano ed equilibrato è fondamentale per il nostro benessere.

Pensaci bene: senza la capacità di provare emozioni, la nostra esistenza sarebbe piatta e monotona. Le emozioni ci guidano verso ciò che è buono per noi, ci tengono lontani dai pericoli e rafforzano i legami sociali. Ci permettono di provare empatia per gli altri e di comunicare i nostri bisogni.

Tuttavia, se incontrollate o represse, le emozioni possono diventare distruttive e condurci a decisioni avventate.

Per questo motivo, comprendere la complessa natura delle emozioni e imparare a riconoscerle, e a gestirle nel modo corretto, è fondamentale per il nostro benessere psicologico.

In altre parole, la consapevolezza emotiva è la chiave per costruire relazioni appaganti e condurre una vita piena e serena. Si tratta di fare un lavoro interiore costante e profondo, uno dei 4 fondamenti di una vita equilibrata e appagante. Infatti, ricordiamoci sempre che il benessere fisico è influenzato dal benessere psicologico, che troppo spesso viene trascurato.

Cos'è un'emozione?

Iniziamo dalle basi e poniamoci una domanda semplice e allo stesso tempo complicata: cosa sono le emozioni? In parole semplici, un’emozione è una risposta psicofisiologica a uno stimolo interno o esterno, che porta a un’attivazione fisiologica e a una sensazione soggettiva.

Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita, poiché guidano il nostro comportamento e le nostre scelte.

Attenzione però a non confondere emozioni, sentimenti e stati d'animo:

  • Le emozioni sono intense e di breve durata.
  • I sentimenti sono emozioni più moderate e durature.
  • Gli stati d'animo, invece, sono disposizioni emotive meno intense e più vaghe.

Per esempio, la rabbia è un'emozione, l'amore un sentimento, la malinconia uno stato d'animo.

In questo video, ti spiego come non farti travolgere dalle emozioni:

 


5 teorie delle emozioni

Nel corso della storia, filosofi e scienziati hanno elaborato diverse teorie per spiegare il funzionamento delle emozioni umane. Vediamo le principali:

  • La teoria di James-Lange sostiene che l'emozione sia una conseguenza delle reazioni fisiologiche dell'organismo. Per esempio, non scappiamo dal leone perché abbiamo paura, ma abbiamo paura perché tremiamo e il nostro cuore batte velocemente di fronte al leone.
  • La teoria di Cannon-Bard contraddice James-Lange, affermando invece che la percezione dell'evento e la sensazione emotiva avvengono in simultanea, influenzandosi a vicenda.
  • Con la teoria della valutazione cognitiva, lo psicologo Richard Lazarus introduce il ruolo dei processi mentali nella genesi delle emozioni. Secondo Lazarus, conta sia l'evento scatenante che il modo in cui la persona lo valuta soggettivamente.
  • Lo psicologo Robert Zajonc sostiene che le reazioni emotive possono essere attivate anche in totale assenza di processi cognitivi, attraverso mere sensazioni viscerali e associazioni inconsce.
  • Infine, la teoria di Schachter e Singer ipotizza che le emozioni nascano dall'interazione tra l'arousal fisiologico (eccitazione interna) e il processo cognitivo di attribuzione di significato a questo stato di arousal.

Da queste teorie, possiamo capire che le emozioni sono il risultato della combinazione di più fattori:

  • Quello che succede nel nostro corpo (battito cardiaco, respirazione, ecc.), 
  • Quello che succede nella nostra mente (pensieri, valutazioni, ricordi) 
  • Quello che accade intorno a noi, nell'ambiente esterno (un evento scatenante).

È proprio dall'interazione fra questi tre elementi che nascono le nostre emozioni, cosa che rende il loro funzionamento complesso e affascinante.

Quali tipi di emozioni possiamo individuare?

Possiamo riconoscere almeno due tipi di emozioni: primarie e secondarie. Analizziamole insieme.

Emozioni primarie

Esistono sei emozioni considerate primarie o di base: felicità, tristezza, paura, rabbia, disgusto e sorpresa. Queste emozioni sono innate, universali e svolgono una funzione adattiva importante nella nostra evoluzione.

Per esempio, la felicità ci spinge verso comportamenti utili alla sopravvivenza, mentre paura e rabbia ci proteggono dalle minacce. Ognuna di queste emozioni genera specifiche risposte fisiologiche nel nostro corpo.

Emozioni secondarie

Oltre alle emozioni primarie esistono emozioni più complesse, dette secondarie o sociali. Fra queste troviamo l'imbarazzo, l'orgoglio, la vergogna, l'invidia, la nostalgia e molte altre. Si sviluppano nel corso della crescita, in risposta a stimoli sociali e culturali.

Per esempio, un bambino prova prima felicità, tristezza e rabbia. In seguito, interagendo con le altre persone, può sperimentare imbarazzo o senso di colpa. Le emozioni secondarie hanno comunque alla base le emozioni primarie.

A cosa servono le reazioni emotive?

Derivano spesso da emozioni forti e vincono sul nostro pensiero cosciente. In queste situazioni, sperimentiamo un forte impulso ad agire e poi pensiamo alle conseguenze solo successivamente. 

Le reazioni emotive si sono evolute per aiutarci in presenza di un pericolo. Infatti, durante una situazione di pericolo per la vita, è meglio reagire rapidamente, anche se ciò significa ignorare informazioni che possono essere utili per valutare in maniera ponderata.

Le reazioni emotive hanno tre scopi sostanziali:

  • Ci aiutano a riconoscere ciò che è positivo o negativo nella vita;
  • Ci motivano a ottenere più cose buone e meno cose cattive; 
  • Ci consentono di condividere i nostri sentimenti con le altre persone.

Qual è l’impatto delle emozioni sulla nostra salute mentale?

Le emozioni hanno un impatto profondo sulla nostra salute mentale. Emozioni soppresse o non gestite in modo costruttivo possono portare a conseguenze negative. Al contrario, comprendere e regolare le proprie emozioni rafforza il benessere psicologico.

Per esempio, la rabbia trattenuta può sfociare in atti violenti. La tristezza profonda, se ignorata, può condurre alla depressione. Imparare a esprimere queste emozioni in modo sano è essenziale per star bene con sé stessi e con le altre persone.

Disturbi legati alle emozioni 

Molti disturbi mentali sono legati a emozioni disfunzionali. Ansia e attacchi di panico derivano da paure eccessive. Spesso, la depressione origina da sentimenti di tristezza e vuoto interiori. Il disturbo bipolare causa instabilità emotiva fra mania ed euforia.

Gestire le emozioni attraverso tecniche come la mindfulness (cioè la meditazione consapevole) e la terapia cognitivo-comportamentale è spesso parte integrante del trattamento di questi disturbi.

Come imparare a gestire le emozioni?

La gestione emozionale si può imparare e coltivare giorno per giorno. Come fare? Segui questi consigli.

Migliora la tua intelligenza emotiva

L'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e regolare le proprie emozioni e quelle degli altri. Comprende abilità come il controllo degli impulsi, la motivazione e l'empatia.

Migliorare la tua intelligenza emotiva con la meditazione e con tecniche come la ristrutturazione cognitiva può aiutarti a gestire meglio rabbia, ansia e altre emozioni problematiche.

Migliora la tua empatia

Strettamente connessa all’intelligenza emotiva, l’empatia è fondamentale e dovresti allenarla di giorno in giorno. Puoi migliorare la tua capacità di entrare in contatto con le parti profonde delle altre persone, per arricchire lo scambio emozionale, la comunicazione, l’altruismo, la compartecipazione.

Infatti, la comunicazione non è sicuramente un processo a senso unico, anzi, è intersoggettiva. Alla base dei processi empatici ci sono la percezione delle emozioni dell’altra persona e l’elaborazione di una risposta appropriata, necessarie affinché lo scambio empatico e comunicativo abbiano luogo.

Strategie per la gestione emotiva

Puoi imparare a gestire le emozioni in modo sano, con questi esempi:

  • Mindfulness: ne abbiamo parlato poco fa. Serve a prendere coscienza delle proprie emozioni senza giudicarle, e tiene lontane le emozioni negative.
  • Fai esercizio fisico, per scaricare emozioni come rabbia e stress.
  • Condividi: parla di come ti senti con altre persone, per ricevere supporto.
  • Terapia: con l’aiuto di un professionista, è importante per affrontare traumi emotivi irrisolti.
  • Coaching: rivolgiti a un life coach che possa integrare un eventuale percorso di terapia e ti aiuti a porti le giuste domande per raggiungere i tuoi obiettivi.
  • Tieni un diario: scrivere aiuta a dare un senso alle proprie emozioni.

Prova diverse strategie e trova quelle più adatte alle tue esigenze. Ricorda che regolare le emozioni è un’abilità che si può apprendere e affinare nel tempo.

Le emozioni in contesti specifici

A seconda del contesto, le emozioni possono produrre conseguenze significative, sulle quali è importante riflettere.

Emozioni sul posto di lavoro

Le emozioni hanno un grande impatto anche nell'ambito lavorativo. Rabbia, frustrazione, gioia e orgoglio possono influenzare il rendimento, le relazioni con colleghi e superiori e la soddisfazione sul lavoro.

Per gestire al meglio le emozioni in ufficio o su qualunque luogo di lavoro, può essere utile parlare di eventuali problemi con i colleghi, ritagliarsi pause per ricaricare le energie mentali durante la giornata e concentrarsi sui propri obiettivi.

Emozioni nelle relazioni interpersonali

Nelle relazioni con partner, amici e familiari le emozioni rivestono un ruolo sostanziale. La comprensione e condivisione delle emozioni rafforza questi legami.

Per esempio, imparare a comunicare paure e insicurezze con il partner può migliorare l'intimità e la fiducia. Esprimere la propria felicità con gli amici alimenta l'amicizia. Ascoltare in modo empatico le emozioni altrui è sempre d'aiuto.

Come hai potuto osservare, le emozioni sono parte integrante della nostra esperienza come persone. Ricorda che provare emozioni è del tutto normale, anche le emozioni negative, che non devi reprimere, ma saper ascoltare. Ciò che conta è imparare a riconoscerle e gestirle in modo costruttivo.

Coltivare l'intelligenza emotiva e adottare tecniche come la mindfulness può aiutarti a raggiungere un migliore benessere ed equilibrio emotivo.

Se anche a te interessa capire come poter migliorare la gestione delle proprie emozioni, ecco a te un contenuto gratuito.

>> Clicca per ricevere il pdf gratuito!

Condividi questo post:

Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

Lascia un tuo commento