Sono ancora in pochi a conoscere il termine nutraceutico. Di cosa si tratta? Un tempo si sentiva parlare di integratori nutrizionali, prodotti naturali che venivano usati per aumentare la quota di introduzione di alcuni nutrienti, in particolare dagli sportivi.
Qual è il significato di nutraceutica
Oggi grazie a moltissima ricerca condotta in tutto il mondo, siamo entrati in una nuova era. Il termine nutraceutico infatti fonde, unisce e integra due dimensioni della terapia medica: la nutrizione e la farmacologia e definisce un nutriente che viene usato per prevenire e curare le malattie.
La nutraceutica e l'industria farmacologica
Si tratta di interventi mirati a regolare processi cellulari alla base di alcune patologie e non di una semplice cura dei sintomi come spesso accade con i farmaci e per questo apre nuovi orizzonti nella prevenzione e nella cura di molte patologie. E così mentre alcuni si ostinano ancora a mettere in dubbio l’efficacia delle terapie naturali, il mondo per fortuna va avanti e perfino le industrie farmaceutiche più avanzate abbandonano ricerca e produzione di molecole sintetiche per avvicinarsi alle terapie con molecole naturali.
Perfino le nuove linee guida europee di cardiologia indicano che nelle ipercolesterolemie non gravi la prima terapia deve essere fatta con nutraceutici a base di riso rosso fermentato, berberina e coenzima Q10.
Pensate che rivoluzione! Gli stessi gruppi di medici e ricercatori che per anni hanno sostenuto a spada tratta solo l’uso di statine stanno ora cambiando idea. E, potete scommetterci, succederà così per molte altre patologie e categorie di farmaci.
La nutraceutica è una nuova scienza
Ma attenzione non confondiamo il termine terapie naturali con approcci “fai da te” o non basati su alcune evidenze scientifiche.
La nutraceutica è una nuova scienza che richiederà nuovi esperti ma che si muove nel contesto della medicina scientifica ed ufficiale, condividendo con essa termini, metodi d’indagine e perfino accettando l’uso integrato di nutraceutici e farmaci per ottenere risultati migliori e più duraturi.
Prendiamo per esempio le malattie infiammatorie delle articolazioni che colpiscono così tante persone e proviamo a costruire un approccio terapeutico naturale utilizzando solo sostanze su cui esistano evidenze di efficacia.
Uno dei mediatori più importanti nelle patologia delle articolazioni in grado di provocare intenso dolore è la prostaglandina E2 (PGE2). Per produrre la PGE2 è necessario un enzima detto cicloossigenasi 2 (COX 2) che usa come molecola di partenza l’acido arachidonico, un acido grasso omega 6 alimentare di cui sono ricchi i grassi animali.
La COX2 è stata oggetto di intensa ricerca nel tentativo di creare una molecola in grado di bloccarla. Grazie a milioni di dollari in ricerca sono stati creati alcuni farmaci che inibiscono la COX 2 ma provocano importanti effetti collaterali cardiaci, che li rendono difficilmente utilizzabili.
Nutraceutici e alimenti: alcuni esempi di effetti benefici
Molti nutraceutici hanno però capacità analoghe senza effetti collaterali, anzi con effetti benefici multipli: resveratrolo, té verde, silimarina e quercitina sono antiossidanti e potenti anti-infiammatori in grado di inibire la COX 2. Un’altra sostanza infiammatoria sintetizzata a partire dall’acido arachidonico è il leucotriene B4 prodotto da un enzima detto 5-lipo-ossigenasi. Ridurre i grassi animali e usare curcuma, boswellia e olio di pesce è un modo di inibire anche questo pericoloso enzima.
Il fattore di trascrizione Nuclear Factor-Kappa B (NF-kB) è l’interruttore centrale dell’infiammazione, in pratica il meccanismo di comando da cui dipendono le innumerevoli altre pedine dell’infiammazione. E’ possibile regolare la sua attività usando nutraceutici a base di aglio, zenzero, curcuma, silimarina e olio di pesce.
Con gli anni la quantità di cartilagine protettiva presente nelle nostre articolazioni diminuisce e nutraceutici come la condroitina, la glucosamina e il metilsulfonilmetano (MSM) contribuiscono proprio al rafforzamento della cartilagine. Ma per riparare le articolazioni è necessaria energia che deve essere messa a disposizione della cellula.
I mitocondri sono le centrali energetiche del corpo ma per funzionare al meglio hanno bisogno di molti nutrienti tra cui il coenzima Q10 che ha anche un’azione antiossidante. E ridurre lo stress ossidativo è un altro modo per proteggere le articolazioni. Oltre al coenzima Q10 sono utili per questo l’acido alfa lipoico e la vitamina C.
Visto che stiamo parlando di problemi articolari approfittiamone per ricordare altri due aspetti. L’eccesso di peso è uno delle principali cause di dolori articolari. Pensate a quanto peso si devono portare dietro le nostre povere articolazioni ogni volta che camminiamo, facciamo le scale o corriamo anche per pochi metri.
Quindi ridurre il peso è fondamentale. Proprio per questo non è detto che sia una buona idea fare jogging. Lo sforzo che ginocchia e anche devono sopportare è enorme soprattutto se correte per smaltire il grasso in eccesso. In questo caso meglio scegliere degli esercizi a basso impatto e che aiutino a sviluppare forza e flessibilità.
La nutraceutica sarà la medicina del futuro
Tutto questo solo per fare un esempio di come una nuova medicina aperta all’uso di sostanze terapeutiche di origine naturale ma in grado di usarle in modo scientifico e mirato possa offrire soluzioni terapeutiche innovative soprattutto nella prevenzione e nelle fasi iniziali di malattia.
Potremmo scegliere molti altri esempi per far capire come sia possibile costruire una strategia terapeutica complessa, completa eppure completamente naturale.
Benvenuti nella medicina del 21esimo secolo!
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