A nessuno piace l’idea di vivere sottotono, con poca energia e una scarsa vitalità. Tutti noi, quando pensiamo alla nostra esistenza, vorremmo che fosse energica, frizzante, piena.
Eppure un numero molto elevato di persone si sente invece perennemente o molto spesso stanco, privo di energia, apatico, demotivato e spento. Come mai?
La vita stressante, troppo piena di impegni priva molte persone di una qualsiasi possibilità di recupero. Così, anno dopo anno, la fatica si accumula fino a diventare una costante della vita. Ipervigilanza, uno stato di costante tensione e di ansia nei confronti del futuro e iposoddisfazione, una conseguenza di aspettative sovradimensionate e di una realtà che a volte non ci appaga.
In queste condizioni di tensione e scarso appagamento è difficile ritrovare l’energia necessaria non solo per reagire ma anche per godersi la vita. Possiamo dire che la percezione di energia e vitalità dipende da una serie di fattori:
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Metabolismo: per essere vitali ed energetici occorre essere metabolicamente sani, nutriti nel modo corretto e con un corpo allenato e attivo.
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Sonno: il rapporto tra lavoro svolto nel corso della giornata e durata e qualità del sonno è fondamentale per permettere un buon recupero fisico e psichico.
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Stress: in termini energetici essere sotto stress significa essere su di giri e consumare molte energie rispetto a quelle necessarie per portare a termine i propri compiti.
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Neurotrasmettitori: il nostro benessere deriva da un equilibrio tra serotonina che ci fa sentire di buon umore, dopamina che ci fa sentire appagati, endorfine che ci fanno sentire calmi e ossitocina che ci fa sentire fiduciosi.
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Scopo: a livello più razionale e cognitivo, la mancanza di uno scopo ci fa sentire poco efficaci e riduce le possibilità di sentirsi energetici e vitali.
Una delle variabili più importanti nel determinare una sensazione di energia e dinamismo è il livello di attività fisica di una persona. Anche può apparire paradossale, stare fermi, essere sedentari priva di energia vitale mentre una corretta attività fisica stanca ma, con un corretto recupero, permette all’organismo di adattarsi e diventare più efficiente.
Vivere con una costante stanchezza o comunque con livelli non ottimali di energia rende più difficile portare a termine in modo brillante i compiti della nostra vita. In particolare quando dobbiamo studiare, se ci sono impegni lavorativi pressanti, in particolari momenti della nostra vita come quando abbiamo bambini piccoli, i livelli di energia che abbiamo a disposizione fanno una grande differenza nel renderci più o meno capaci di affrontare tutto al meglio.
Gli zuccheri non sono la risposta
Spesso, quando ci sentiamo stanchi, andiamo in cerca di soluzioni facili. La prima di queste è la ricerca di zuccheri. D’altra parte ci hanno insegnato che lo zucchero equivale ad energia e quindi via con dolci, biscotti, merendine e bibite per cercare di recuperare vitalità.
Purtroppo però è una soluzione con le gambe corte in quanto l’aumento repentino della glicemia porta ad una produzione eccessiva di insulina che, a sua volta, abbassa la glicemia a livelli inferiori a prima e ci riporta nella condizione di profonda stanchezza.
L’energia si recupera non puntando ad una soluzione momentanea ma imparando a mangiare bene sempre. Pasti regolari, molta verdura, cereali integrali, frutta, frutta a guscio, proteine nobili come il pesce, olio extravergine d’oliva devono essere alla base della nostra alimentazione quotidiana.
A volte, quando la stanchezza si protrae da tempo, possono essere utili alcuni integratori che danno energia soprattutto al mattino, dopo averli assunti la sera prima:
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Vitamine del gruppo B: sono coinvolte nel metabolismo energetico e quindi sono spesso carenti in chi si sente spesso stanco
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Magnesio: utile se il problema è la tensione eccessiva
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Rodiola Rosea: una pianta adattogenica tonificante
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Ashwagandha: una pianta adattogenica rilssante
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Fosfatidilserina: una sostanza utile per ridurre gli effetti dello stress sul cervello e contrastare l’eccesso di cortisolo
Ovviamente occorre anche intervenire sulla gestione della propria giornata, in particolare quando ci sono un numero eccessivo di compiti e una lista di priorità non chiara e organizzata.
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