Perché scrivere un diario è terapeutico per il tuo equilibrio psico-emotivo

Perché scrivere un diario è terapeutico per il tuo equilibrio psico-emotivo

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Tenere un diario personale è una delle terapie naturali più potenti contro insicurezza, confusione, alti e bassi, perdita della concentrazione e stress.

Immagina di avere finalmente un amico fidato a cui dire tutto, senza limiti e paure.

Scrivere ogni mattina e ogni sera, anche solo per 5 minuti, può drasticamente cambiare la qualità della tua vita.

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Perché è utile tenere un diario personale

  • ti obbliga a ritagliarti del tempo tutto per te
  • ti mette di fronte alle tue paure, ambizioni e necessità, che altrimenti difficilmente conosceresti in un mondo così frenetico e veloce
  • rilassa la tua mente e il tuo stato emotivo
  • ti aiuta a ricordare cosa per te è importante, perché lotti ogni giorno per ottenere qualcosa e quanto, in realtà, sei una persona fortunata.

Anche se non sembra, questa è una vera e propria cura e anche la scienza lo dimostra.

Scrivere ogni giorno ha una funzione terapeutica

Molti si sono avvicinati all'idea del diario nell'adolescenza con le prime delusioni romantiche, i primi desideri di introspezione, di capirsi un pochino meglio, però nella maggior parte dei casi la pratica del tenere un diario personale viene abbandonata non appena si entra nella vita più adulta, gli studi universitari, il lavoro e viene vista quasi come una cosa un po' antica di chi aveva il lusso e il tempo di sedersi e riflettere sulla propria esistenza.

In realtà tenere un diario è qualcosa che ha una funzione anche terapeutica in senso lato; esistono molti studi che dimostrano come la pratica dello scrivere un diario personale sia in grado di aiutare - ovviamente quando si dice terapeutico non vuol dire che sostituisce una terapia, ma in grado di aiutare una persona anche in condizioni di salute precarie - in una gestione migliore della propria condizione psico-emotiva.

PER APPROFONDIRE: Instabilità emotiva: come superarla e diventare più forti

Ci sono anche studi che dimostrano come tenere un diario personale aiuti a ridurre lo stress, a gestire meglio l’ansia, a gestire meglio tutti quei cambiamenti dell'umore che ci colpiscono nel corso della nostra esistenza.

Scrivere un diario è anche un grande facilitatore della memoria perché ti invita, ti suggerisce, ti stimola a riflettere su quello che ti è accaduto e permette una esplorazione del linguaggio, perché in genere, nello scrivere un diario, si tende sempre a ricercare un po' più a fondo le parole da utilizzare, per definire meglio quello che effettivamente vogliamo scrivere. Riflettere sulle cose che ci accadono ed esplorare le possibilità offerte dal linguaggio sono due grandi metodologie di allenamento delle nostre capacità mentali.

C’è un aspetto anche molto importante e spesso trascurato in una società in cui ormai la scrittura manuale diventa sempre meno presente e sostituita con ogni forma di mezzo tecnologico, che è il legame tra la mano e il cervello; molto importante perché - in realtà - la capacità di maneggiare concetti astratti non è altro che un riflesso della capacità incredibile che noi abbiamo di maneggiare oggetti reali con le nostre mani.

Quindi c'è una connessione molto forte tra l'uso della mano e l'uso del cervello. In più scrivere un diario significa anche scoprire se lo fai con l'apertura mentale necessaria, significa scoprire nuove dimensioni, nuovi aspetti del tuo carattere che magari ad una analisi più superficiale ti sfuggono.

Scrivere un diario non è una cosa complicata, basta ritagliarsi un minimo di tempo durante la giornata.

Puoi farlo due volte al giorno, alla mattina e alla sera, o può essere una singola volta. 

Per la ragione che ti ho appena detto, io preferisco nettamente suggerire di utilizzare la carta e una penna, magari anche andando in cerca di qualche cosa che ti piace, di un taccuino che ti stimola, di una penna che scrive bene e che ti piace utilizzare e anche, quando è possibile, in un angolo che ti trasmetta un po' di pace emotiva, un po' di tranquillità. 

Poi sostanzialmente l'unica cosa che veramente serve per scrivere un diario è essere istintivi, essere un poco intuitivi, non farsi troppe remore nel decidere la forma grammaticale da utilizzare e soprattutto non applicare nessun tipo di censura e cercare di essere il più onesti possibili.

Tante volte le persone commentano o chiedono o discutono della difficoltà del cambiamento; una delle cose che sento di più, anche quando propongo delle strategie da adottare su se stessi,  è "beh ma non è mica facile!".

Di facile non c'è quasi nulla nella vita, però non significa che difficile sia impossibile e, anche se il cambiamento personale a volte per alcune persone sembra una montagna insormontabile, se siamo in grado di spezzettarlo in micro-cambiamenti e percepire delle piccole micro-vittorie, ecco che quello che sembrava una montagna, in realtà, fatta un passo alla volta, diventa un percorso non così impossibile.

Il diario, in questo senso, ha una funzione importante, sia perché ci permette di ragionare con più attenzione sugli obiettivi, di essere più entusiasti dei piccoli successi e un pelo più obiettivi sulle sconfitte che eventualmente ci colpiscono, ma anche di affrontare le cose un passo per volta e di far diventare la pratica stessa dello scrivere un diario una prima forma di successo di cambiamento perché, se riesco veramente a ritagliarmi quei pochi minuti al giorno per fare qualcosa per me stesso, vuol dire che sono partito sul binario del cambiamento nella direzione giusta.

Quindi, provare per credere.

Cosa aspetti? Supera l'inerzia e inizia il tuo percorso di cambiamento e miglioramento personale con il corso "Avvia il cambiamento".

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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