Da sempre la scienza si è interessata alla prestazione degli atleti e decadi di ricerche hanno permesso di arrivare a un livello approfondito di conoscenza su come funziona il corpo sotto sforzo.
La scienza dello sport classifica le varie attività in funzione del metabolismo energetico che le contraddistingue. Al contrario, noi di solito pensiamo che sia il gesto sul piano biomeccanico a fare la differenza.
Per esempio, crediamo che correre sia uno sport aerobico, ma, in realtà, se facciamo degli scatti non lo è. Pensiamo che sollevare dei pesi sia un lavoro di forza, ma, se il carico è leggero e viene sollevato molte volte, in realtà stiamo allenando la resistenza.
I muscoli riconoscono il carico di lavoro e non il gesto e in funzione del carico rendono disponibili diverse modalità metaboliche per produrre energia, ossia lavoro. Le diverse modalità sono così classificabili:
Queste modalità di produrre energia sono del tutto sconnesse dal tipo di gesto atletico che si compie, ma fanno un’enorme differenza nella tipologia di adattamenti che generano nell'organismo.
Atleti che seguono percorsi di allenamento diversi sviluppano caratteristiche totalmente differenti, anche a parità di impegno. Questo appare evidente confrontando, per esempio, un campione olimpico di maratona e uno di sollevamento pesi oppure un velocista di atletica leggera e un nuotatore.
Con il termine allenamento aerobico, a volte detto anche cardiosi identifica un allenamento ad intensità tale da poter essere svolto continuativamente per svariate decine di minuti, con gesti che si ripetono in modo regolare come la corsa, il nuoto, la bici e molti altri.
Si tratta di attività che dipendono dalla fornitura costante e continuativa di ossigeno ed energia ai muscoli e per questo sono determinanti la capacità polmonare, la velocità e la forza di contrazione del cuore, la portata dei vasi e la capacità di estrazione dell’ossigeno e di produzione di energia da parte dei mitocondri.
Al contrario, le attività di forza e potenza (pesi, scatti, lanci) dipendono dalla capacità del muscolo di produrre tanto lavoro in poco tempo e questo è direttamente connesso alla massa del muscolo e alla capacità di generare la contrazione garantita dai nervi.
Ovviamente, moltissime attività sportive sono miste, ossia l’atleta deve sviluppare sia caratteristiche di resistenza che di forza o potenza. Invece, nel caso si affronti un programma di allenamento con l’obiettivo generico di fare prevenzione e migliorare il livello di fitness, è fondamentale includere allenamenti che sviluppino tutte la caratteristiche del corpo: forza, potenza, velocità, resistenza e mobilità.
Di tutte le forme di attività fisica quella aerobica è indubbiamente la più studiata sul piano scientifico. Fino a poco tempo fa la comunità scientifica pensava in sostanza che lo sport aerobico fosse sano mentre gli allenamenti per la forza facessero addirittura male. Nelle ultime decadi la situazione è molto cambiata ma anche se oggi si apprezzano i benefici dell’allenamento muscolare, rimangono valide le ragioni per cui inserire con regolarità un’attività fisica aerobica.
I benefici di questo tipo di esercizio sono numerosi:
Poiché ogni forma di esercizio induce risposte specifiche, nessun allenamento può dirsi davvero completo. Anche per un allenamento di tipo aerobico esistono infatti dei limiti:
PER APPROFONDIRE: Perché devi allenarti con i pesi: tutti i benefici per la salute
Quest’ultimo punto è particolarmente importante e molto spesso non compreso. L’attività aerobica consuma calorie e, se fatta ad intensità moderata, aumenta la lipolisi, ossia il consumo dei grassi.
Tuttavia, per quanto lunga sia l’attività svolta, il consumo complessivo sarà di poche centinaia di calorie, nel migliore dei casi. Ogni chilo di grasso equivale a 7.000 Kcalorie, quindi, per perdere un solo chilo di grasso, abbiamo bisogno di consumare migliaia di calorie. Il consumo energetico dipende per la maggior parte dal metabolismo basale, e cioè da quanto consumiamo a riposo nelle 24 ore.
Questo incide molto di più del consumo durante l’attività. Il metabolismo basale, a sua volta, dipende dalla massa dei muscoli: più muscoli significa più calorie consumate. Abbiamo detto che l’attività aerobica non è ideale per stimolare la massa muscolare e, quindi, questo spiega perché, a volte, non permette il dimagrimento.
Il modo migliore per allenarsi è puntare a fare un lavoro completo, che comprenda regolari allenamenti aerobici, ma anche sedute dedicate alla forza e alla massa muscolare. In questo modo il corpo si adatterà in modo armonico portandoci a raggiungere migliori risultati.
L'obiettivo di dimagrire con l'allenamento aerobico dovrebbe andare di pari passo con la conoscenza della nutrizione, di come funziona, di come va messa in rapporto con lo sforzo fisico.
Vuoi conoscere i segreti per un allenamento efficace? Scarica la mia guida gratuita per conoscere i 5 principi scientifici per un buon allenamento...
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
Lascia un tuo commento