Quando hai le spalle al muro, mettiti al lavoro

Quando hai le spalle al muro, mettiti al lavoro

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Ti è mai capitato di trovarti in difficoltà? Immagino di sì.

La tua vita e il tuo destino potrebbero dipendere da come hai reagito.

La maggior parte di noi davanti alle difficoltà prova a scappare. A volte ci riusciamo, ma solo per un po’. Altre volte ci illudiamo di scappare ma in realtà stiamo solo sprofondando sempre più in basso.

È una tendenza naturale, una forma di protezione davanti a qualcosa che ci spaventa o che sappiamo ci può costare dolore o fatica, ma non gioca a nostro favore.

Noi uomini moderni, tanto evoluti, abbiamo un approccio alla vita sempre più elementare ed infantile. Viviamo un'esistenza ovattata e tutelata da false certezze, abbiamo creato una società in cui tutto ciò che ci può causare sofferenza viene messo in disparte per non essere visto, eppure non siamo mai stati così tristi ed insoddisfatti come oggi.

Speriamo sempre che la vita ci offra solo successi e divertimento e così non ci prepariamo mai a gestire lo sforzo e la sofferenza che ne fanno inevitabilmente parte.

Gli Spartani dicevano che "chi suda di più in addestramento, sanguina meno in guerra". I romani utilizzavano la tecnica della premeditatio malorum": si rafforzavano caratterialmente immaginandosi le peggiori cose per il futuro in modo da essere preparati e pronti emotivamente nel caso accadessero davvero.

E noi uomini moderni cosa facciamo invece quando un pensiero negativo ci sfiora? Gli scongiuri, e  poi ci mettiamo immediatamente a guardare una nuova serie televisiva o la pagina Facebook di qualcuno in modo da anestetizzare le nostre ansie.

Il mondo è sempre più complesso e difficile ma il vero problema è che noi siamo sempre meno preparati ad affrontarlo.

PER APPROFONDIRE: I 3 passi per passare dal preoccuparsi dei problemi all’occuparsene

I giovani vivono immersi nel loro mondo virtuale e sono sempre più timidi ed impacciati in quello reale. Molti parlano di quest'epoca come fosse un disastro, ma in realtà è un momento pieno di opportunità per chi le sa cogliere.

Il problema non è l'epoca e nemmeno la società, ma siamo noi con le nostre abitudini e le nostre paure. Del resto siamo noi individui che diamo vita alla società e alle caratteristiche di un'epoca storica.

Una cosa è certa: ognuno di noi nel corso della sua vita si trova più di una volta con le spalle al muro. Quando questo accade le persone si distinguono in due categorie che definiscono tipologie di risposte diverse:

  1. Quelli che soccombono, iniziano a lamentarsi, non affrontano e finiscono con cercare solo compensi nella forma di distrazioni e intrattenimento. Sono il 95% delle persone secondo la mia esperienza.
  2. Quelli che si rimboccano le maniche, trovano i loro punti deboli e decidono di lavorare consapevolmente per rafforzarli. Sono le persone resilienti, che non si lamentano, non cercano scuse. Sono forse il 5% delle persone.

Ora è evidente che passare da una categoria all'altra è fondamentale per vivere a pieno. Infatti nella prima classe di persone si trovano quelli che non ottengono ciò che vogliono, che non godono pienamente della vita e molto spesso che non si prendono sufficientemente cura di se stessi. Nella seconda invece troviamo le persone felici, sane e in armonia con il mondo.

Non piacerebbe forse a tutti appartenere al secondo gruppo? Credo di sì!

Cosa dobbiamo fare quindi per superare la paura e sviluppare coraggio? Ci serve un cambio di mentalità e di approccio alla vita.

Non è certamente facile ottenerlo, altrimenti la maggior parte di noi sarebbe nel secondo gruppo, ma non dipende dalla fortuna, dai soldi o dalla genetica. Dipende solo dal senso di urgenza, di necessità, dal desiderio di vivere in modo diverso che si trasformano con la pratica in impegno e costanza.

Non credo che questo cambiamento sia facile da ottenere ma voglio sottolineare ancora una volta che anche questo non dipende da fattori esterni a noi ma solo dal desiderio, dal senso di necessità che si trasformano in impegno e costanza nel tempo.

Esistono per lo meno 3 cambi di mentalità e approccio che possono essere utili per promuovere questo cambiamento:

  1. Sviluppare onestà: osservare le proprie debolezze è fondamentale per poter migliorare invece di cercare di seppellirle dietro una maschera di falsità.
  2. Abbracciare lo sforzo: accettare la fatica e lo sforzo che qualsiasi miglioramento richiede è il primo passo per non stupirsi quando la vita ci pone davanti un ostacolo.
  3. Cercare l'isolamento: distaccarsi dai modi di pensare dominanti nella nostra società e coltivare uno spirito eroico, che punta a vivere la vita nella sua pienezza e non solo ad evitare paura e fatica. Non significa rimanere da soli, ma al contrario costruire un cerchio magico di persone che la pensano come te.

È necessario capire che la paura si supera solamente affrontandola. Il lavoro è ciò che ci permette di impossessarci delle capacità che ci mancano per riuscire ad affrontarla e superare gli ostacoli.

PER APPROFONDIRE: Tutti abbiamo la forza di cambiare, quando ne vale la pena

Distrarsi e cercare di seppellire la paura ed evitare lo sforzo non porta ad alcuna soluzione, anzi. I nodi tornano sempre al pettine più duri da sbrogliare più il tempo passa.

Rimani forte, vivi a pieno!

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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