Ritrovare l'entusiasmo e il proprio equilibrio psicofisico

Ritrovare l'entusiasmo e il proprio equilibrio psicofisico

Indice

Può capitare di sentirsi giù. Ti svegli stanco o in preda a una misteriosa pigrizia, magari non hai dormito abbastanza e hai bisogno di una pausa. Questo è normale. Diverso è il caso in cui hai perso l’entusiasmo e senti di aver necessità di una ricarica completa.

Può capitare se ti piace fare le cose che stai facendo, a lavoro per esempio, ma hai la sensazione di non fare abbastanza o di non raggiungere i risultati sperati. È una condizione di frustrazione che finisce per consumarti a livello psicofisico, se perdura giorni, settimane e mesi.

Un altro caso è quando non ti piace quello che fai o lo stile di vita che conduci, il famigerato tran-tran quotidiano, ma senti di non avere molte alternative. Sei all’interno di un imbuto e preferiresti attraversarlo, pur di uscire da una situazione di totale blocco.

L’entusiasmo è difficile da definire e descrivere in poche parole.

Certamente ha a che fare con l’ottimismo, con una vita attiva, con una progettualità di medio e lungo termine, con la gioia di fare qualcosa, di ottenere risposte, di vedere ripagati i propri sforzi.

Non va confuso né con la forza di volontà, né con il successo. È piuttosto una condizione di benessere nella quale ci si trova meglio ad affrontare le sfide della vita, quelle piccole e quelle grandi. Fai le cose che ti piacciono, o le cose che fai ti piacciono e ti danno un surplus di energia per raggiungere degli obiettivi.

Un aspetto strano, ma comune a tanti, è che si perda entusiasmo per cose che prima divertivano, piacevano.

Ci si sente scarichi, disinteressati, come se qualcuno avesse resettato quella parte del nostro cervello che era interessata a quella specifica cosa.

Quante volte ti sarà capitato di perdere interesse? Non c’entra solo la noia, a volte – direi quasi sempre – dipende dalle conseguenze di comportamenti e scelte che facciamo nel tempo e che prima o poi battono cassa.

Come ritrovare l’entusiasmo perduto

Tutti abbiamo delle passioni da coltivare, ma se la vita fosse fatta solo di questo, sarebbe troppo facile.

Più di una volta, durante la giornata, siamo chiamati a svolgere compiti che non ci piacciono, prendere decisioni complicate, ascoltare parole che non vogliamo sentire e persino frequentare persone che non apprezziamo.

Spesso si legge che metterci passione aiuta a superare le difficoltà, ma non è così semplice. Gli sportivi di successo, specie quelli americani, ripetono che la passione è il motore principale.

Ma forse per passione intendono l’ambizione, lo spirito di sacrificio, la forza di volontà che li fa andare oltre. Quando ci si sente spenti, appellarsi al sacrificio potrebbe apparire controproducente.

Invece inizia ad indagare lo stile di vita, controlla anzitutto che tu non stia commettendo dei semplici errori.

  1. Alimentazione scorretta: uno squilibrio su questo versante comporta pigrizia, sonnolenza, fatica e senso di stanchezza quasi continuo, che impatta sulla voglia di fare. Un’alimentazione sbilanciata sugli zuccheri o su grassi saturi in abbondanza porta ad aumento di peso e nel tempo a uno squilibrio ormonale.
  2. Non ti muovi abbastanza: se sei un mio lettore affezionato o hai seguito i miei corsi saprai ormai che l’esercizio fisico è indispensabile. Non solo perché “tiene in forma” o fa perdere peso. Gli effetti dell’attività fisica si allargano alla sfera psicologica. Il tuo umore è influenzato dall’equilibrio ormonale. La tua energia e la freschezza mentale dipendono anche dalla tua capacità cardiocircolatoria.

    Seguendo un programma di allenamenti, in casa, all’aria aperta o in palestra, scoprirai di possedere un surplus di energia che non stavi utilizzando. L’umore migliorerà, ti sentirai più carica per svolgere i compiti, non sentirai quella stanchezza che ti impigriva.

    Il tutto migliorando la tua salute psicofisica. Se non fai attività fisica, inizia fin da subito secondo le tue capacità. Noterai dei miglioramenti già nell’arco di pochi giorni anche sul piano motivazionale.
  3. Verifica di non essere vittima di dipendenze, soprattutto quelle nascoste. Lo dico subito: se abusi di droghe, di alcol o di fumo, devi liberartene quanto prima. Le dipendenze hanno effetti depressivi nel tempo e distruggono la tua salute psicofisica. Ma cerca di capire se non soffri di dipendenze da zucchero, da junk food, da consumo di internet, dalla televisione. La dipendenza interferisce sulla produzione di dopamina, facendoti sembrare il mondo più triste e infelice di quello che è in realtà.
  4. Cerca di capire in che modo l’ambiente lavorativo o quello familiare influenzino il tuo stato d’animo. Non tutti hanno la fortuna di svolgere una professione che piace, ma analizza il “modo” in cui lavori, l’ambiente stesso. A volte basta poco: spostare la scrivania in una zona più luminosa, inserire delle piante, modificare la postura. Cerca di analizzare la routine e cambiala, inizia la giornata prima, se puoi, magari camminando o facendo dell’attività fisica. Lo stesso vale per il ménage familiare.

    Come saprai siamo fatti della sommatoria di abitudini e di comportamenti. Sono questi a determinare il nostro carattere. Se ti dicono che non fai movimento fisico perché sei pigro, stanno semplicemente scambiando la causa con l’effetto.

    In realtà sei pigro perché non fai movimento fisico. Le abitudini determinano tante cose: prova a identificare se quello che non va nella tua vita è determinato da abitudini sbagliate.
  5. Frequenti persone “sbagliate”. È vero: l’obiezione più semplice è che spesso non possiamo scegliere chi frequentare. Però controlla che nella tua vita non ci sia troppo vittimismo, troppo rancore, troppo pessimismo. Sono atteggiamenti che tolgono entusiasmo e minano la tua salute, a distanza, in modo silenzioso.
  6. Da quanto tempo non ti prendi una pausa? Da quanto tempo non passi un fine settimana fuori? Da quanto tempo stai sacrificando le ferie per una placida vita sul divano di casa, inerme, in attesa del tempo che passa?

    Per ritrovare entusiasmo occorre anche uscire dalla zona di conforto, staccare. Per cui approfitta delle ferie, non rimanere legato alla routine quotidiana quando hai più ore libere. In sostanza, se la tua vita è sempre la stessa in tutto l’arco dell’anno, vuol dire che non hai alcuna passione extra, al di fuori della quotidianità e questo, prima o poi, concorre a spegnerti.

 

Le soluzioni:

  • Porta disciplina nella tua vita, ma concediti sempre una pausa. Ad esempio: segui una dieta per tornare in forma? Concediti un giorno di stacco per mangiare una pizza per esempio.
  • Fai attività fisica regolare. Comincia da una camminata se pensi che non sia facile.
  • Controlla il peso, taglia gli zuccheri, preferisci solo cereali integrali.
  • Cerca di dormire meglio, di riposare, non stare sempre attaccato allo smartphone.
  • Esci all’aria aperta, frequenta nuove persone, imponiti di seguire qualche corso o fare un'attività nuova.
  • Fai pause, non rendere la tua vita un tutt’uno tra lavoro e impegni familiari.
  • Modifica l’ambiente in cui vivi, anche riorganizzando l’ufficio o le stanze della casa che frequenti di più.
  • Chiedi aiuto.
  • Medita: la meditazione ha effetti benefici sul cervello, come provano diversi studi e aumenta il senso di felicità.
  • Essere altruisti è un bene, ma pensa anche a te stesso. Stai alla larga, finché puoi, da chi è un continuo lamentarsi e fare la vittima. I rimorsi sono, ridotti ai minimi termini, un enorme spreco di tempo e di energie mentali.

Ricordati che spesso il tuo umore o la tua insoddisfazione possono dipendere da comportamenti e abitudini che ti trascini da anni e che ti porti appresso senza combattere.

Invece il guerriero, come amo ripetere, non si arrende, non torna nell’ombra, ma affronta la realtà.

E ci sono armi a tua disposizione che possono essere di grande aiuto.

RITROVA IL TUO EQUILIBRIO

Condividi questo post:

Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

Lascia un tuo commento