Come affrontare i problemi

Come affrontare i problemi

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Sarà capitato anche a te di incontrare persone che, di fronte a un problema, invece di affrontarlo in profondità, preferiscono fermarsi alla "superficie", vero?Affrontare i problemi può essere difficilissimo. “Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema.” No, non è Jung o un altro luminare della psicoanalisi. È Jack Sparrow, pirata dei Caraibi. A parte gli scherzi, questo assunto racchiude una verità preziosa: al di là della gravità del problema, il nostro atteggiamento può aggravare o alleggerire la situazione. Come superare gli ostacoli della vita? Con apertura mentale e fiducia nelle proprie capacità (mai sentito parlare di self-empowerment?). 

Lo sviluppo personale è legato al raggiungimento dei propri obiettivi

Ciascuno di noi persegue specifici obiettivi (personali, lavorativi, di qualunque tipo essi siano). È bello farcela da soli, riuscire a raggiungere una meta prefissata: l’autoefficacia ci fa essere sicuri di noi stessi, ci rende soddisfatti: ogni essere umano desidera fare bene le cose. 

Le principali fonti di frustrazione derivano proprio dall’idea di sentirsi incapaci e inadeguati, soprattutto quando ci troviamo ad affrontare situazioni che non ci sentiamo preparati a vivere, o gestire ambiti in cui siamo meno capaci.

Il modo peggiore per affrontare problemi o situazioni a noi sconosciute: il tuo ego

C’è un sistema infallibile per rimanere dove si è senza progredire: restare ben trincerati nella propria comfort zone. In questo video ho spiegato perché ti blocchi davanti ai problemi.

 

Molto spesso, davanti all’insuccesso o al fallimento, ti arrampichi sugli specchi e cerchi una causa esterna responsabile dei tuoi buchi nell’acqua; talvolta incolpi qualcun altro. 

Ciò accade perché ti convinci chetutto ciò che è fuori da te, la realtà esterna, gli stimoli, tutto ciò che ti circonda sia modificabile, mentre ciò che sta dentro di te (la tua personalità, il tuo carattere) sia immodificabile, in pratica un monolite. Insomma, dobbiamo sempre individuare una ragione esterna a noi che giustifichi il nostro insuccesso.

Leggi anche: 5 cose da fare quando hai paura di non farcela.

Chiusura mentale: il secondo ostacolo che ti imprigiona nella tua comfort zone

L’ascolto, il dialogo, il confronto ti aiuteranno a ragionare e ad agire con obiettività. Si tratta di un lavoro interiore importante: avere i paraocchi significa essere convinti di avere sempre la soluzione in tasca, senza invece assorbire dagli altri informazioni ed esperienze utili all’apprendimento e al miglioramento. 

Perché si fa fatica a essere flessibili e a elaborare un pensiero costruttivo?

La nostra visione è distorta: contrariamente a quanto pensiamo, sono i fattori esterni a non essere modificabili, ciò che è fuori da noi è influenzabile ma non direttamente modificabile. Tutte le nostre scuse, barriere, scudi che alziamo per proteggerci non faranno che peggiorare la nostra immobilità. 

L’immagine di noi stessi, ciò che vogliamo trasmettere agli altri ci porranno di fronte a grandi ostacoli, per primo il nostro ego: non vogliamo ammettere i nostri errori, le nostre debolezze o le nostre insicurezze, impedendoci di essere obiettivi. Questo accade anche a te. Proteggi troppo la tua posizione. Gli altri sono fallibili, ma anche tu lo sei.

È difficile scavare dentro di noi e spesso può essere persino doloroso. Ma solo andando davvero a fondo possiamo superare definitivamente i nostri limiti. Rimanere ancorati alle nostre (presunte) certezze ci illude di essere al riparo dalle difficoltà, e ciò ci porta spesso ad accontentarci. 

Questo bisogno eccessivo di sicurezza ci impedisce di vivere appieno e raggiungere una reale soddisfazione. Più la risposta al problema sarà superficiale, più ci allontanerà dalla soluzione. Più saprai leggere nella tua interiorità, più avrai il coraggio (che non è l’assenza di paura, ma il superamento della paura) di affrontare i problemi, più i problemi ti sembreranno risolvibili.

Come utilizzare le difficoltà in un’ottica di crescita

Affrontare la vita a testa alta: difficile? È una questione di approccio mentale, ribadiamolo. C’è un fattore che fa una grossa differenza: ad esempio, la profondità alla quale siamo disposti a scendere. Accontentarsi di vivere in superficie ci restituirà esperienze mediocri, vivere “comodamente”, rimanendo nella trappola delle scuse e del vittimismo, ci farà rimanere immobili. 

Girare attorno al problema senza affrontarlo non ci porterà mai a superarlo: imparare a vivere significa interfacciarsi con ciò che è scomodo, interagire con le nostre zone d’ombra. Andare nel profondo significa accettare rischi e incertezze. Questo è l’unico modo per affrontare i problemi come opportunità di apprendimento.

Tre regole per aprire la mente e imparare a uscire dalla propria zona di sicurezza

È umano e normale sentirsi indecisi e avere paura di affrontare ciò che non conosciamo, anche solo scoprire che l’idea che ci siamo sempre fatti di noi stessi è molto riduttiva rispetto alla nostra reale complessità, fatta di sfaccettature, valori, pregi, risorse. Prova gradualmente a fidarti delle tue possibilità e ricordati di questi tre tip.

1. Impara dagli altri

Anziché rimanere nel tuo bozzolo, ascolta e assimila le esperienze altrui, trai spunto e fanne tesoro. Amplia le tue vedute e i tuoi orizzonti. L’esempio degli altri può aiutarti ad affrontare e superare alcune situazioni che ti spaventano.

2. Fai tesoro delle tue esperienze (anche dei tuoi errori)

Sbagliare è umano, ma spesso si tende a non voler riconoscere i propri errori. Anzi, sono proprio i tonfi, a volte più che i trionfi, a correggere la direzione e indirizzarti verso la giusta strada.

3. Ricordati che dalle cadute ci si rialza

Cadere fa paura, ma essere paralizzati dalla paura di cadere è peggio che cadere e tentare di nuovo.

Il successo e la realizzazione personale, ciò che ci appaga davvero, è sempre oltre noi stessi e le scuse che troviamo per non evolvere e rimanere arroccati sulle nostre convinzioni (e presunzioni). Rimanere immobile e vittima della tua stessa paura ti farà accumulare insoddisfazione e frustrazione, ma gestire le situazioni e migliorare se stessi, giorno per giorno, non è affatto impossibile.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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