Rinunciare a qualcosa oggi per avere di più domani

Rinunciare a qualcosa oggi per avere di più domani

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Ti sei mai chiesto cosa fa la differenza tra una vita mediocre e una vita grandiosa? Pensi che siano i successi, i soldi accumulati, la posizione sociale raggiunta e i titoli conquistati? O saranno piuttosto le emozioni vissute, gli sguardi d'amore regalati senza chiedere nulla in cambio, la paziente dedizione alle cose e alle persone con cui abbiamo deciso di passare la nostra esistenza?

Sebbene la maggior parte di noi istintivamente risponda che la seconda serie di fattori è ben più importante per vivere al meglio, non è su queste basi che impostiamo la nostra esistenza. Sappiamo che conta di più la nostra vita intima e emotiva ma concentriamo la nostra attenzione per lo più su aspetti esteriori e tangibili che riflettono l’idea di successo e realizzazione che la società ci ha inculcato in testa.

Anche nei riguardi della nostra salute e del benessere tendiamo a commettere lo stesso errore. Tutti ormai sanno cosa fa bene e cosa fa male al nostro corpo ma ciononostante molti, anzi la maggior parte delle persone, continua a fare le scelte sbagliate.

Dobbiamo rassegnarci a pensare che alla nostra specie manca qualche circuito nervoso finalizzato al non farsi del male? Anche se può sembrare assurdo, le cose stanno in un certo senso proprio così. Noi uomini moderni siamo vittime di un fenomeno detto discordanza evolutiva, una situazione in cui l'ambiente cambia a velocità molto superiore rispetto alle capacità di adattamento di una specie e questo diventa un problema.

Prova a immaginarti il mondo in cui ci siamo evoluti. Un mondo durissimo, con poco cibo, pieno di fatica e di privazioni, senza aiuti e in cui la natura faceva da padrona su tutto e tutti. Abituati a non avere nulla e a dover faticare mostruosamente per superare ogni giornata, l'essere umano si è adattato a ricercare il piacere immediato come vero e proprio mezzo di sopravvivenza.

Il vecchio dilemma "meglio una gallina oggi o un uovo domani" in ottica evolutiva non ha alcun senso. L'uomo ha sempre scelto la gallina oggi non per stupidità o scarsa lungimiranza ma perché sull'uovo di domani non c'è mai stata alcuna certezza.

In sostanza per i nostri antenati lontani, nulla di ciò che dava piacere immediato poteva comportare grandi danni nel tempo. Anzi aveva buone possibilità di essere di aiuto.

Con i progressi di scienza e tecnologia e l'esponenziale manipolazione esercitata dall'uomo sulla natura abbiamo rotto per sempre questi delicati equilibri dando vita ad un nuovo mondo che poco ricorda quello in cui ci siamo evoluti. Ci sentiamo senza dubbio più a nostro agio oggi e nessuno di noi tornerebbe volentieri tra i cavernicoli. Tuttavia tendiamo a dimenticarci che i nostri geni, la nostra biologia e i nostri istinti comportamentali sono rimasti del tutto ancorati al passato.

Abbiamo trasformato l'ambiente ma non abbiamo avuto la possibilità di intervenire sui nostri personali meccanismi d'azione. Ecco perché scegliamo ancora il piacere immediato invece di guardare al vantaggio più grande a lungo termine. Oggi, circondati da ogni bene possibile ed immaginabile, immersi in un oceano di cibi buonissimi, esonerati da ogni forma di fatica fisica, continuiamo a scegliere di abbuffarci, di poltrire davanti alla televisione, di preferire il tutto subito ad un modo più sobrio e lungimirante di goderci la vita.

 

Non siamo in grado di cogliere che nel nostro nuovo mondo conta molto di più in che condizione arrivi alla fine piuttosto che quanto veloce parti. Non stiamo più correndo i cento metri ma una maratona.

Proprio perché partiamo a tutta, come se la gara durasse pochi secondi, arriviamo annaspando e privi di energia alle fasi cruciali della corsa.

Non possiamo aspettarci che sia l'evoluzione a risolvere i nostri problemi. I geni si modificano in molti milioni di anni e per questo dobbiamo arrangiarci solo con le nostre forze, in particolare quelle del nostro cervello.

Ecco come fare:

    1.    Guadagna tempo. Ogni reazione comportamentale istintiva percorre circuiti nervosi molto elementari e per questo più immediati e veloci.

Molte di queste risposte sono addirittura inconsapevoli proprio perché rapidissime.  Rallentare la velocità permette il coinvolgimento di canali nervosi più complessi che danno vita a comportamenti più ragionati.

Davanti alla tentazione irrefrenabile di un dolce per esempio, fa una differenza enorme se il dolce ce l'hai a tiro o se invece devi procurartelo.

Il rallentamento del comportamento dà il tempo al ragionamento razionale di ponderare se stai facendo bene o male. Qualsiasi sia il problema istintivo che devi affrontare, rallentare ti aiuterà a riprendere il controllo.

    2.    Concentrati sul vantaggio. Puoi decidere su cosa concentrarti nella vita. Puoi vedere il bicchiere mezzo e pieno o mezzo vuoto.

Non è questione di fortuna avere una percezione o l'altra ma piuttosto di pratica ed esercizio. Ogni scelta che ci allontana da un piacere immediato può essere vista come una rinuncia, una privazione ma anche come una ripresa di controllo.

Oppure potremmo concentrarci sul beneficio che ci porterà successivamente.

Rinunciare ad abbuffarsi ad una cena per esempio permetterà di dormire meglio e di non sentirsi appesantiti il giorno dopo. Nel tempo questo comportamento premierà la nostra salute e ci permetterà di non ingrassare.

    3.    Chiediti, cosa farei? Occorre creare la prospettiva più idonea per non cadere nella trappola dell'impulsività.

Prova a chiederti cosa farei se fossi un cavernicolo. Vedrai che inevitabilmente tutti i comportamenti più istintivi ma anche meno positivi a lungo termine verranno collegati alla tua versione preistorica.

Poi chiediti cosa farei se fossi super-evoluto, un uomo del futuro capace di gestire la sua vita al meglio.

Ti accorgerai che questa versione di te sarà saggia, capace di scegliere un compromesso tra l'oggi e il domani e di proteggerti a lungo termine. Se te lo chiederai spesso, l'uomo saggio inizierà a prevalere e a guidare le tue scelte.

Nel mondo moderno ci viene richiesto di correre una maratona. Abbiamo bisogno di goderci la corsa passo dopo passo ma allo stesso tempo di tenere presente che, se vogliamo arrivare alla fine, dobbiamo dosare le forze con grande intelligenza.

Domandati sempre cosa sei disposto a sacrificare oggi per avere di più domani. Ricordati che la soddisfazione più grande è passare il traguardo sulle tue gambe e felice di come hai corso.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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