Il mondo è pieno di persone che pretendono di dare lezioni agli altri.  Quello che insulta il guidatore perché ha svoltato senza freccia, ma poi parcheggia in doppia fila. La persona che si lamenta che tutti sporcano ma poi, quando non trova un cestino, butta la cartina per terra. O altri ancora, chi parla come un eroe ma poi si dimentica degli amici e li tradisce per un proprio vantaggio.

Spesso i personaggi che vogliono dare lezioni si trovano in televisione o sulla stampa e si autoproclamano esperti, nostri tutori e giurano che ogni loro intervento è per il nostro bene, per il progresso dell’umanità!

Nella maggior parte dei casi sono solo in cerca di un po' di visibilità. Alle volte credono veramente in ciò che dicono. Più spesso però mentono sapendo di mentire.

La storia moderna è piena di gente sovrappeso che dà consigli su come dimagrire, di sedentari che parlano di sport, di stressati che danno consigli sul rilassarsi, di genitori che pretendono di gestire i figli ma che non sanno gestire loro stessi.

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Sembra che oggi più che mai si sia creata una sorta di frattura tra le parole e i fatti, come se chiunque potesse parlare di qualsiasi cosa pur non sapendo nulla a riguardo o non avendo applicato nulla su se stessi di ciò che si conosce in teoria.

Infatti è l'epoca degli opinionisti, strane creature che per qualche miracoloso mistero hanno la capacità di dare la loro opinione su tutto e tutti. Ma c'è da chiedersi se ci interessa qualcosa dell'opinione di queste persone? Forse no.

Infondo vorreste veramente sapere qual è il miglior programma di allenamento da uno che non ha mai fatto sport in vita sua? Io no.

Gli esperti che non praticano sono figli del nostro tempo e della nostra società dove l'unica cosa che conta è apparire e ottenere per questo qualche forma di privilegio. Ma chi si espone e dà consigli agli altri ha una grande responsabilità nei confronti di chi ascolta, una responsabilità che impone la massima cautela.

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Noi esseri umani ascoltiamo e ragioniamo sulle parole, ma impariamo con l'esempio. I genitori che si domandano come far acquisire determinate abitudini ai loro figli, la risposta è con l’esempio.

L'insegnante che vuole far scattare una vera passione per una materia? Ancora con l'esempio. O il medico che consiglia uno stile di vita sano? Il coach che insegna le strategie per migliorare la propria prestazione? Ci vuole l’esempio.

In ogni settore l'esempio conta molto di più delle parole. E la ragione è molto semplice: solo l'esempio conferma che ciò che sai è stato messo in pratica e sappiamo bene che tra dire e fare c'è di mezzo il mare!

I genitori che vogliono figli sportivi devono fare sport; quelli che vogliono figli che mangiano sano devono mangiare sano. È piuttosto semplice.

Suggerisco di riflettere su alcuni punti importanti quando si vuole lasciare un segno positivo negli altri, che siano appunto i nostri figli, degli amici o dei clienti.

Ci sono tre fattori che considero fondamentali per capire se una persona è all'altezza del ruolo che si prefigge di avere:

1. Conoscenza: sarebbe bene parlare sempre e solo con cognizione di causa perché alla base occorre sapere. Sapere significa aver studiato e compreso una specifica materia.

2. Esperienza: la vita di una persona, le cose che ha fatto, le scelte compiute, i successi e i fallimenti, sono i veri biglietti da visita di una persona da cui dipende la sua credibilità.

3. Coerenza: le discrepanze tra ciò che diciamo e quello che siamo stridono e danno una pessima immagine complessiva. Al contrario, quando le parole combaciano perfettamente con i fatti, l'immagine si rafforza.

Abituarsi a dare l'esempio è un modo concreto per allenarsi a dare il meglio di noi stessi. Tutti siamo bravi a parlare, ma poi ci confrontiamo con la realtà che è fatta di azioni e di scelte.

L'idea che ogni parola che dico debba essere supportata da fatti concreti mi ha sempre guidato ed aiutato a fare le scelte migliori.

Rimani forte, vivi a pieno!