Malattie del fegato: quali sono le più diffuse e come prevenirle

Malattie del fegato: quali sono le più diffuse e come prevenirle

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Segui abitudini di vita regolari? Se sì, ottimo! In caso contrario, attenzione alla salute del fegato, fondamentale e imprescindibile per il tuo benessere generale. Sapevi che il fegato è uno tra gli organi più importanti e grandi del corpo umano

La sua funzione primaria è mantenere l’organismo pulito e scomporre gli alimenti ingeriti, trasformandoli in energia ed eliminando le varie tossine. Le malattie epatiche sono quelle patologie che impediscono al fegato di funzionare adeguatamente

È possibile prevenire i disturbi a danno del fegato? Sì, e in questo senso il proprio stile di vita e le proprie abitudini alimentari e comportamentali possono fare la differenza. Infatti, i danni epatici possono essere causati da diversi fattori, tra i quali sovrappeso/obesità, un eccessivo consumo di alcol e di grassi.

In particolare, il fegato svolge alcune funzioni importantissime

Come abbiamo visto, il fegato svolge alcune funzioni preziose per il metabolismo, la digestione dei cibi, l’eliminazione delle sostanze tossiche e la difesa dell’organismo. Tramite la produzione della bile, il fegato consente la digestione di grassi e vitamine liposolubili (vitamine A, D, E, K). In particolare, il fegato:

  • Può regolare la glicemia, cioè i livelli di zucchero nel sangue.
  • Conserva l’equilibrio del metabolismo attraverso la demolizione dell’insulina e l’impiego delle proteine per scopi energetici.
  • È in grado di produrre alcuni fattori della coagulazione che consentono al sangue di rimanere fluido.
  • Smaltisce i globuli rossi invecchiati o danneggiati a sostegno della funzionalità della milza;
  • Stimola l’azione del sistema immunitario in presenza di patogeni o “aggressioni” che possono incidere sulla salute dell’organismo.
  • Agisce come filtro anti-tossine, tramite le sue cellule che neutralizzano le sostanze tossiche ed eventuali residui dei farmaci.

Principali malattie epatiche

I danni epatici possono essere causati sia da alcol e grassi, sia da infezioni virali, medicinali e sostanze tossiche. Tra le patologie che possono interessare il fegato troviamo le seguenti. 

Epatite virale

L'epatite virale acuta è una infiammazione al fegato diffusa, determinata da specifici virus detti “epatotropi” che hanno differenti modalità di trasmissione ed epidemiologia. Alcuni progrediscono fino all'epatite cronica. I virus dell'epatite A, B, C e dell'epatite D sono le maggiori cause di epatite acuta e cronica in Italia, più del 50% dei casi. Nausea con vomito, diarrea, spossatezza, inappetenza, dolore addominale sono alcuni sintomi.

Cirrosi epatica

È una patologia cronica del fegato determinata dalla cicatrizzazione del tessuto epatico, riconducibile a un lungo periodo di ripetuti danni al fegato (per esempio patologie come l'epatite o problematiche comportamentali, come per esempio l'abuso di alcol). Il termine “cirrosi” indica, sostanzialmente, una “malattia avanzata del fegato”. Segni e sintomi possono includere affaticamento, ittero, inappetenza, accumulo di fluidi nell'addome (ascite), nausea, perdita di peso.

Epatocarcinoma

È un tipo di tumore maligno, spesso diagnosticato in fase già avanzata, poiché i sintomi sono blandi o assenti nella fase iniziale. È dunque importantissima la prevenzione nei soggetti a rischio, cioè nelle persone che sono già affette da malattie al fegato. Infatti, fattori di rischio sono cirrosi epatica, epatite B e C, assunzione elevata di alcol, fattori di rischio secondari come fumo e obesità.

Steatosi epatica o fegato grasso

Il fegato grasso (o steatosi epatica) è una condizione caratterizzata da un accumulo di grassi (trigliceridi) nelle cellule epatiche. In particolari situazioni, soprattutto in caso di sovraccarico funzionale del fegato, solitamente dovuto a un’alimentazione troppo ricca di grassi o all'abuso di bevande alcoliche, il fegato non riesce a eliminare i grassi. La steatosi spesso non dà sintomi, ma può provocare infiammazione e cirrosi epatica, con danni permanenti al fegato e alla sua normale funzionalità.

Come puoi tenere traccia della salute epatica?

È necessario eseguire controlli mirati tramite esami ematici e strumentali (esami del sangue ed ecografia addominale, per esempio). I risultati saranno preziosi per l’epatologo, cioè il medico solitamente specializzato in gastroenterologia, con esperienza clinica nell’ambito delle malattie epatiche. 

Lo scopo sarà formulare una diagnosi corretta e indirizzare a una terapia adeguata o al follow- up specifico. È consigliabile che il controllo della funzionalità epatica venga effettuato in tutte le persone dopo i 40 anni di età, indipendentemente dai fattori di rischio. 

Contestualmente a indagini mediche specifiche e screening periodi, è fondamentale correggere quanto prima eventuali abitudini alimentari e comportamentali non equilibrate, che potrebbero provocare danni al fegato nel lungo termine. Scopriamo subito cosa fare.

Come prevenire l’insorgenza delle patologie epatiche?

Una salute equilibrata è strettamente correlata alle tue scelte e alle abitudini comportamentali. Seguire una “vita spericolata”, spesso quando si è giovani, non sembra nulla di grave, anzi. Tuttavia, le nostre scelte di oggi incideranno notevolmente sulle nostre prossime condizioni di salute. 

Devi proteggerti e tutelare il tuo benessere, nello specifico la salute del tuo fegato. Per farlo, è sufficiente applicare almeno un paio di pratiche quotidiane virtuose.

Tieni sotto controllo il tuo peso con dieta adeguata e attività motoria

Sovrappeso e obesità sono fattori di rischio. Il calo di peso va ottenuto correggendo le proprie abitudini alimentari. La dieta mediterranea prevede l’introduzione di alimenti preziosi non solo per la salute del fegato e la salute generale, ma anche, nella fattispecie, per la salute cardiovascolare. Ecco in che modo impostare la giusta nutrizione, per favorire la funzionalità del fegato e scongiurare i fattori di rischio appena visti. A proposito: nel seguente  video ti do 4 consigli per depurare il fegato, ma ho già scritto questo articolo su come depurare il fegato.

 

Ecco una lista di consigli da applicare per mantenere in buona salute il fegato:

  • Aumentare l’introito di verdura ad almeno tre porzioni al giorno, poiché ricca di fibre alimentari ed antiossidante.
  • Inserire il pesce, soprattutto pesce azzurro (sardine, sarde, aringhe fresche, sgombro, etc), ricco di acidi grassi Omega 3.
  • Inserire alimenti ricchi di vitamina E. Tra questi scegli noci, verdure a foglia verde, cereali integrali, olio d’oliva.
  • Prediligere alimenti con maggiore quantità di grassi insaturi. Tra gli alimenti sono da preferire pasta, pane e riso integrali, farro,orzo integrali.
  • Carne sia bianca sia rossa privata del grasso visibile e che provenga da tagli magri; 
  • Affettati come prosciutto crudo, cotto, bresaola, arrosto freddo/fesa di pollo o tacchino, purché sgrassati e non più di una o due volte a settimana.
  • Formaggi freschi o stagionati in porzioni moderate e che non superino le due- tre volte a settimana.
  • Olio extra- vergine di oliva, (lo si è citato poco fa) contenente Omega 3 e Omega 6.

Sarebbe invece meglio limitare o rimuovere dalla dieta:

  • Alcolici e superalcolici, specie se in quantità eccessive (vino, birra, liquori, cocktail, grappe). Ma qual è la quantità di alcol “tollerata”, prima che diventi troppa? Sono accettati un paio di drink al giorno per l’uomo e un drink per la donna, da consumare sempre ai pasti e mai a stomaco vuoto. Con “drink” si fa riferimento all’unità internazionale, pari a circa 12 grammi di etanolo: corrisponde a una lattina di birra da 33 ml o a un bicchiere di vino. Tuttavia, anche questa quantità moderata può diventare eccessiva in caso di controindicazioni fisiche, ad esempio quando c’è già un danno epatico conclamato.
  • Bevande gassate e succhi di frutta ricchi di zuccheri o edulcoranti.
  • Dolci farciti, fritture, insaccati salati, cibi da fast food in generale.
  • Grassi animali quali burro, strutto, lardo, panna, maionese.

Fai attività motoria regolarmente

Un costante allenamento o attività fisica moderata è un’ottima pratica da inserire in uno stile di vita regolare, soprattutto per mantenere un adeguato peso forma e prevenire sovrappeso e obesità, fattori di rischio per le malattie epatiche. Non necessariamente si deve essere agonisti, l’importante è mantenere uno stile di vita attivo, fare passeggiate (anche una passeggiata quotidiana di mezzora è un buon mantenimento), una camminata veloce, qualche corsetta o giro in bici. Se il tempo scarseggia per ricavare tempo da dedicare all’attività fisica, puoi approfittarne per andare al lavoro a piedi o in bici (distanze permettendo), utilizzare le scale anziché l’ascensore, semplici attività quotidiane.

Per capire come strutturare al meglio il tuo regime alimentare e cambiare (in meglio!) una volta per tutte le tue abitudini quotidiane, ti consiglio di seguire il mio videocorso gratuito Potenzia la tua salute, e apprendere le migliori strategie scientifiche per prevenire le malattie, potenziare la tua salute e cambiare le tue abitudini quotidiane.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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