Conosci le patologie reumatiche? Si caratterizzano per l’infiammazione di articolazioni, muscoli, legamenti, tendini e a volte organi interni. Se non diagnosticate precocemente e trattate in maniera adeguata, possono condurre alla perdita di funzionalità delle strutture infiammate.
È plausibile che alla base delle malattie reumatiche ci sia una combinazione di fattori genetici e ambientali. Si può nascere con una predisposizione allo sviluppo di tali patologie, ma solitamente è necessario uno stimolo esterno perché inizino a comparire i primi sintomi. In questo approfondimento scoprirai l’importanza di essere seguiti da un medico specialista (il reumatologo), e di seguire, contestualmente, alcune buone abitudini di vita per la tua salute, utili nel cercare di prevenire l’incidenza dei disturbi.
Vediamo insieme alcune tra le patologie reumatiche più conosciute:
È una patologia reumatica di tipo degenerativo e ha un andamento cronico; può colpire qualunque articolazione, in particolare colonna vertebrale, ginocchio, anca e mani. Esistono differenti forme di artrosi, in particolare una forma primaria, frequente in età avanzata, e una forma secondaria, determinata da eventi traumatici o microtraumi reiterati nel tempo, dovuti ad attività professionali o sportive; questa forma secondaria può comparire anche in età più giovane. Il dolore, sintomo tipico, è solitamente alleviato dal riposo, e può dare rigidità al risveglio, che si riduce o scompare dopo pochi minuti.
È una malattia reumatica di tipo infiammatorio, con andamento cronico e con esito talvolta invalidante. Il termine “artrite” non fa riferimento a una sola patologia, ma indica il processo infiammatorio stesso, che inizia dalla membrana sinoviale e dal quale deriva il danno articolare che può determinare deformità, ridotta funzionalità e disabilità. Nell’ambito della medesima patologia si possono riconoscere forme più leggere, a lenta evoluzione, e forme più aggressive e a rapida evoluzione. Il dolore, nel corso della malattia, può peggiorare con il movimento e comparire anche a riposo. Spesso è presente rigidità articolare al risveglio, che migliora dopo mezzora o anche un’ora. Tra le artriti troviamo:
Una delle artriti più diffuse, specie tra la popolazione femminile. * Si tratta di una poliartrite cronica (riguarda cioè più articolazioni) con decorso progressivo. Interessa principalmente le piccole articolazioni di mani e piedi, polsi, caviglie, ginocchia, spalla, gomito, anca. Il danno articolare dovuto all’infiammazione è di tipo erosivo. È definita una patologia a carattere sistemico poiché, oltre alle articolazioni, possono essere coinvolti anche altri organi o apparati, come per esempio muscoli, occhi, sistema cardiocircolatorio, apparato bronco- polmonare, ecc.
Si tratta di un insieme di patologie reumatiche infiammatorie, definite “sieronegative” per la tipica assenza del Fattore Reumatoide. Solitamente sono colpite poche articolazioni. Può prevalere il coinvolgimento della colonna vertebrale o delle articolazioni periferiche (ad esempio ginocchio, gomito, mano, anca, ecc.).
Tra le più frequenti vi sono la spondilite anchilosante, che interessa colonna vertebrale e articolazioni sacroiliache, e l’artropatia psoriasica. Infatti, alcune persone affette da psoriasi, una patologia cutanea, può manifestarsi anche un coinvolgimento articolare che spesso assume i caratteri dell’artrite.
Sono un insieme di patologie reumatiche infiammatorie e sistemiche. Si riconoscono per l’interessamento del tessuto connettivo diffuso in tutto l’organismo; quindi, oltre all’apparato muscolo- scheletrico, possono essere coinvolti anche cuore, reni, polmoni, cute, vasi sanguigni, ecc. Si distinguono forme diverse. Tra queste il lupus eritematoso sistemico (oltre alle articolazioni, coinvolge molti organi e apparati, tra cui reni, sistema nervoso centrale); la sclerodermia (ispessimento della cute), la polimiosite (coinvolge soprattutto il tessuto muscolare, a volte anche la cute ed è quindi detta “dermatopolimiosite).
2.5. Polimialgia Reumatica
È una patologia infiammatoria tipica dell’età anziana, insorge dopo i 50-60 anni e si manifesta con un intenso dolore muscolare localizzato a livello di spalle e anche.
Si tratta di forme infiammatorie correlate a disturbi metabolici e dovute all’accumulo, nel liquido sinoviale, di microcristalli di acido urico (gotta) o di pirofosfato di calcio (condrocalcinosi).
È una patologia caratteristica dell’età infantile e adolescenziale. Potrebbe comparire in seguito a una infezione tonsillare da streptococco.
O anche anche reumatismo extrarticolare. Si presenta con dolore muscolo-scheletrico continuo, senza altre manifestazioni cliniche. Il dolore può comparire in seguito a stress psicofisici, fisici, variazioni climatiche, disturbi del sonno.
Facciamo una piccola premessa. Come accennato nell’introduzione, è importante la diagnosi precoce tanto quanto una terapia adeguata al proprio quadro clinico. Per questo motivo è necessario affidarsi alle indicazioni terapeutiche del reumatologo, il medico specialista in patologie reumatiche, e sottoporsi al ciclo di esami di controllo periodici, diversi a seconda della propria situazione.
A integrazione di ciò, seguire uno stile di vita sano e regolare può contribuire a non peggiorare le proprie condizioni di salute, riducendo alcuni fattori che potrebbero avere un collaterale coinvolgimento nel peggioramento di alcune malattie reumatiche. Ad esempio, cerca di applicare queste buone pratiche quotidiane amiche della salute:
L’adozione di un’adeguata nutrizione, in associazione a una terapia farmacologica specifica, può concorrere a rallentare il decorso dell’infiammazione. Infatti, alcuni cibi potrebbero favorire l’infiammazione, mentre alcuni alimenti agiscono come antinfiammatori naturali.
Pertanto, inserisci nella tua dieta:
Alimenti con Omega 3. Consuma pesce, soprattutto salmone fresco, sgombro, sarde, alici, aringa fresca. Infatti, la presenza di grassi omega 3 EPA e DHA potrebbe contribuire a ridurre i processi infiammatori, accelerando i processi metabolici e migliorando l’espulsione delle sostanze tossiche. Anche semi oleosi (lino) e noci sono alimenti amici.
Frutti di bosco come ribes, mirtilli, lamponi, ad azione antiossidante.
Cruciferee pomodori. Broccolo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles contengono anch’essi sostanze in grado di contrastare l’infiammazione. Inoltre, nei pomodori si trova il licopene, un antiossidante che si attiva anche quando il pomodoro è cotto.
Curcuma. Le proprietà anti-infiammatorie della curcuma sono conferite dalla curcumina in essa contenuta. Tra l’altro, insaporire le pietanze con spezie come curcuma e zenzero, ed erbe aromatiche, consente di ridurre l’uso del sale, altro nemico della salute, soprattutto cardiovascolare.
Inoltre:
Abbina correttamente i cibi. È importante distribuire correttamente grassi, proteine, carboidrati (meglio se a basso indice glicemico), in modo da evitare picchi glicemici.
Limita il consumo di zuccheri semplici e grassi saturi, diversi dai grassi insaturi (che non sono nocivi, lo abbiamo visto prima), poiché potrebbero favorire il processo infiammatorio.
Riduci il consumo di alcol, poiché potrebbe interferire con alcuni farmaci impiegati nel trattamento delle artriti.
Infatti, l’obesità è un fattore di rischio per alcune malattie reumatiche, poiché determina un aumento del rischio di artrosi, soprattutto quella che coinvolge colonna vertebrale e le ginocchia. Il sovrappeso causa un sovraccarico delle articolazioni.
L’allenamento fisico e il movimento sono consigliati per il benessere generale dell’organismo, e anche per il benessere articolare e muscolare. Infatti, muoversi aiuta a mantenere il tono muscolare, migliora la mobilità articolare e concorre a conservare il corretto peso forma. L’attività aerobica moderata (camminata, corsa leggera, nuoto), secondo la tua età e le tue condizioni di salute, è sempre consigliata.
Infatti, il fumo potrebbe essere un fattore di rischio associato allo sviluppo dell’artrite reumatoide, presumibilmente per via dell’effetto irritativo a livello polmonare, che indurrebbe l’attivazione del sistema immunitario.
In questo articolo ti spiego come smettere di fumare in modo definitivo, qui invece trovi tutti i benefici che otterrai.
Vi sono alcuni segnali tipici che contraddistinguono la maggior parte dei disturbi reumatici: dolore articolare e muscolare persistente, spossatezza, rigidità articolare, talvolta anche ansia e depressione. Se accusi questi disturbi da qualche tempo, rivolgiti al tuo medico di fiducia, che ti consiglierà una visita reumatologica, per riuscire a trattare le malattie nei modi e nei tempi più adeguati.
Se desideri modificare in meglio le tue abitudini quotidiane, per migliorare e allungare la tua vita, allontanando il rischio di alcune patologie, ti consiglio di seguire il mio videocorso Potenzia la tua salute, per apprendere e applicare nel tuo vissuto quotidiano le migliori tecniche scientifiche per cambiare le tue abitudini, prevenire l’insorgenza di alcune malattie e ottimizzare la qualità della tua vita.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
Lascia un tuo commento