Oggi tutti si lamentano di qualcosa: della situazione economica, della violenza e del degrado sociale, dell'inquinamento, delle diseguaglianze tra ricchi e poveri, della propria salute e delle rinunce a cui la vita costringe.
È raro sentire qualcuno riflettere sulle proprie responsabilità nel dare vita ad un certo tipo di realtà personale e complessiva. In fondo tutti ci lamentiamo del traffico ma ne siamo anche noi una causa; ci preoccupiamo dell'inquinamento ma non vogliamo rinunciare ad una casa bella calda o fresca a seconda della stagione; ci impaurisce la violenza ma magari siamo i primi ad arrabbiarci per nulla; siamo terrorizzati dalle malattie che ci possono colpire ma ciononostante continuiamo a fumare, bere, mangiare troppo e rimaniamo sedentari e stressati.
Tutto nasce dalla mente
Non ci sono dubbi che noi esseri umani abbiamo un fondo di contraddittorietà che è difficile comprendere razionalmente. Ogni nostro comportamento è il risultato di una complessa coordinazione tra varie aree del cervello. Alcune di queste, quelle più antiche, promuovono comportamenti istintivi legati alla pura sopravvivenza; altre come la corteccia correggono il tiro sulla base di ragionamenti logici e lungimiranti, influenzati anche dalle regole sociali che ci siamo dati.
A volte la cooperazione tra le varie aree del sistema nervoso centrale funziona bene e diamo il meglio di noi; altre volte no e così emerge il peggio.
Ma esiste un atteggiamento di base che fa una differenza enorme nel determinare il risultato dei nostri comportamenti: l'accontentarsi o meno della mediocrità.
Fare meno sforzo, lasciare le cose a metà se nessuno se ne accorge, puntare ad ottenere qualcosa senza preoccuparsi della qualità di quello che si offre, volere il successo facile, sono tutti sintomi di una società che si accontenta della mediocrità.
PER APPROFONDIRE: I 3 passi per passare dal preoccuparsi dei problemi all’occuparsene
Il lavoro su se stessi per cambiare direzione
Ma da dove possiamo ripartire per cambiare direzione? Dal lavoro su se stessi. Prima di tutto dal non accettare la mediocrità nella propria vita, a livello dei rapporti con gli altri, nel lavoro, negli affetti, nei gusti e nei gesti. Sforzarsi di essere completamente presenti, consapevoli, capaci di tarare i propri comportamenti e le proprie parole per dare sempre il massimo, nel tentativo non di appropriarsi di qualcosa ma di rendere il mondo un posto migliore.
Accettare la mediocrità sembra un peccato poco grave ma di fatto significa accettare di scivolare giorno dopo giorno nell'abisso dell'indifferenza, nel cratere infinito della furbizia, del fregare gli altri, del pensare solo a se stessi.
Le 3 regole per superare la mediocrità
Allora proviamo a darci delle regole che permettono di neutralizzare la tendenza alla mediocrità e che stimolino l'ascesa verso la versione migliore di noi. Ecco alcuni suggerimenti:
- Punta a fare tutto al meglio delle tue possibilità. Chiediti prima di ogni azione se stai dando il meglio di te stesso e se la risposta è no, cambia registro.
- Non farti condizionare dall'ambiente esterno, anzi prova tu a condizionarlo. I gusti e gli atteggiamenti mediocri degli altri non devono impedirti di puntare al massimo.
- Non cedere alle lusinghe del menefreghismo. Fregarsene di tutto e di tutti sembra più facile, richiede meno impegno, in fondo basta farsi trascinare. Ma non si arriva da nessuna parte anzi si finisce con il perdere il senso della vita stessa.
I guerrieri che non si arrendono alla mediocrità
Il mondo richiede con sempre più urgenza una nuova classe di eroi che non agiscono nella speranza di avere un "mi piace" in più sui social o un titolo su un giornale per appagare la sete del loro ego pieno di frustrazioni.
No, gli eroi sono quelli che fanno quello che è giusto, anche se costa fatica. E lo fanno bene.
Sono i guerrieri che difendono il senso della vita da un'ondata di indifferenza. Sono quelli che si rimboccano le maniche e che, con umiltà, lavorano su stessi, a partire dal gestire al meglio la loro salute. Non è sempre facile, ma è possibile avviare il cambiamento se acquisisci i giusti strumenti: scopri quali sono nel corso "Avvia il cambiamento" qui sotto.
Rimani forte, vivi a pieno!
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