Esiste un’ampia letteratura scientifica sull'alimentazione e oggi conosciamo in modo piuttosto chiaro quali sono i cibi che ci danneggiano e quali ci aiutano a vivere più a lungo ma soprattutto meglio.
Tuttavia, volendo approcciare in modo scientifico il tema, è impossibile individuare dei singoli cibi che ci rendono giovani o che ci aiutano a restare giovani.
Quello che possiamo dire con certezza è che esistono stili alimentari e in generale di vita che permettono di ridurre l’accumulo di danni indotti dal tempo sul nostro organismo.
Allo stesso modo è stato dimostrato che lo stile di vita e l’alimentazione tipica del mondo occidentale funge da acceleratore del processo di invecchiamento.
Uno dei fattori principali che inducono questa risposta è il rapporto tra introito calorico e consumo.
Questa relazione mantenuta stabile per centinaia di migliaia di anni durante la nostra evoluzione, oggi si è trasformata per via di un eccesso di cibi calorici associata ad una sempre più diffusa sedentarietà.
Un altro aspetto fondamentale è il passaggio piuttosto repentino dalla rivoluzione industriale in poi da alimenti semplici, genuini e non raffinati ad un numero infinito di cibi lavorati, raffinati e pieni di sostanze chimiche aggiuntive sulle quali è lecito avere per lo meno dei dubbi.
A partire da questi due grandi cambiamenti possiamo estrapolare alcune linee guida che ci aiutino a mangiare in modo sano e che possano rallentare il processo di invecchiamento:
Alcuni alimenti hanno un impatto importante anche sulla nostra estetica in quanto danneggiano in modo specifico anche la pelle. Del resto i meccanismi con cui il cibo incide sulla nostra salute sono di natura biochimica e dunque gli effetti sono potenzialmente a livello di ogni cellula del corpo.
Uno dei meccanismi con cui gli alimenti possono accelerare l’invecchiamento della pelle è quello della glicazione. Il fenomeno avviene quando gli zuccheri si legano alle proteine e le danneggiano sia sul piano strutturale che su quello funzionale. La pelle è ricca di proteine tra cui il collagene e l’elastina da cui dipende direttamente anche l’apparenza della pelle stessa.
Il meccanismo della glicazione crea delle vere e proprie tossine dette AGE (advanced glycation end-products) che irrigidiscono la pelle facendole perdere tono ed elasticità. Gli AGE vengono prodotti nell'organismo ma anche negli alimenti in particolare se sono ricchi di zucchero o cotti a temperatura molto elevata. I danni degli AGE si associano in modo sinergico a quelli prodotti dal fumo e dall'abuso di alcol.
Le ricerche indicano che per invecchiare bene sarebbe bene accumulare meno di 1 milione di AGE al giorno. Tanto per avere un’idea 100 grammi di pasta ne apportano 400.000, 100 grammi di biscotti 425.000, la carne alla brace 720.000 e una frittura mista 950.000.
Si capisce quindi che con alcuni alimenti si raggiunge piuttosto facilmente il limite massimo. Per tenere bassi gli AGE e adottare un’alimentazione anti-invecchiamento occorre puntare su cibi genuini, poveri di zuccheri e cucinati in modo meno aggressivo possibile.
Esistono alcuni principi da seguire per impostare un’alimentazione antiaging efficace ed utile anche a rallentare il processo di invecchiamento della pelle:
Questi principi possono essere adottati facilmente utilizzando il piatto unico proposto da Harvard che è composto per il 50% del volume da verdure, 25% da cereali integrali e 25% da proteine sane il tutto usando olio extravergine d’oliva come principale condimento.
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AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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