Come capire se una relazione è sana o tossica

Come capire se una relazione è sana o tossica

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Su cosa si basa una relazione salutare? Quali sono i segnali di un rapporto sano e durevole basato sulla fiducia e sulla reciproca comprensione?Se scrivo questo articolo è perché tante volte ho sentito la frase "ma lui non mi capisce", "lei sembra sorda su questo punto", "ho sofferto troppo", "non ci sto più bene", "è egoista", "pensa solo a se stesso" e così via, declinato per ambedue i sessi.

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Le relazioni sono fatte di alti e bassi

Capita che in una relazione ci siano alti e bassi. Soprattutto in quelle più importanti, di lunga durata, dove i partner hanno stabilito dei compromessi, tracciato dei confini, fatto passi avanti nella strada della convivenza che li hanno portati a supportarsi giorno dopo giorno, a vicenda.

Succede però che non si sempre si incontrano le persone giuste, o meglio... le persone come vorremmo che fossero. Anche dopo rinunce e compromessi il rapporto può non funzionare più. E c'è anche il caso di relazioni così alterne da funzionare solo perché vanno a strappi. Ma quanto sono salutari? Quanto cioè arricchiscono entrambi e portano in un più rispetto alla situazione precedente?

Nella mia esperienza ho notato che il più delle volte le persone tendono a conservare, non sono propense alla distruzione. E questo è positivo. Chi vuole distruggere un rapporto egoisticamente senza aver prima soppesato tutti i pro e i contro, in genere si comporta da narcisista e pensa che non ci sia nulla più importante di se stesso al mondo.

Invece, in tanti casi ne vale la pena. Ma è ovvio che il rapporto debba essere impostato su una base così positiva, dal fare apparire del tutto peregrina l'idea di romperlo.

Parliamone in termini utilitaristici, ma non economici, benché le preoccupazioni economiche influenzino non poco le scelte: quanto conviene stare con una persona dal punto di vista del benessere fisico e mentale, della costruzione di un progetto insieme, di una famiglia, di una convivenza e così via?

Quando una relazione è tossica

La relazione tossica si contraddistingue per il fatto che il rapporto è in costante pericolo a causa del comportamento o dell'atteggiamento dei partner - a volte i difetti sono tutti da una parte ma, in genere, c'è un certo tipo di concorso accentuato dall'incompatibilità.

  • L'eccesso di narcisismo che mina alle basi il rispetto tra i partner. Un partner troppo narcisista tende a negare le ragioni dell'altro perché ritiene che siano di scarso valore, rispetto alla pretesa visione di se stesso come "centro del mondo".
  • Il detto "l'amore non è bello se non è litigarello", come tutti i proverbi esprime un concetto di fondo vero: i litigi e le discussioni ci stanno, perché i partner tendono a completarsi, non sono sovrapponibili. Immagina il rapporto come un insieme di ingranaggi a ruote che si incastrano. Ogni tanto serve un po' di olio per migliorare il meccanismo, ma capita pure che una delle dentature salti o si inceppi. È normale, purché non avvenga troppe volte: quando capita, basta mettere un po' d'olio e si riparte.

    Ora, all'opposto immagina un rapporto nel quale un partner evita le discussioni per paura di litigare, di tirare fuori degli argomenti. Prima o poi scoppierà e farà saltare tutto l'ingranaggio, è solo questione di tempo. Ecco: un rapporto nel quale si rinuncia a discutere e a litigare per paura della reazione del partner è un rapporto malsano.
  • Uno dei partner pensa di essere inadeguato o meglio... sente l'esigenza di cambiare, e di molto, per compiacere l'altro partner. È evidente in questo caso che non ci si sente apprezzati e amati per quello che si è nella realtà.
  • Vale anche il contrario: il partner che "minaccia" direttamente o velatamente l'altro che se non cambia subirà delle conseguenze. Questa situazione è più comune di quanto si pensi e oltre al denunciare la presenza del solito narcisismo, prima o poi apre la strada alla violenza verbale o peggio a quella fisica.
  • In un rapporto poco salutare può capitare che uno dei partner si senta obbligato a non fare una cosa che gli piace, rinunciare a perseguire un interesse, un hobby, gestire uno spazio e un tempo proprio da solo. Se c'è troppa gelosia (spesso ingiustificata) questa situazione può complicarsi fino a non concedere più spazi al partner.
  • Dover giustificare spostamenti e azioni al di fuori del contesto di coppia. Nell'epoca contemporanea dei social media: dover giustificare "like", "commenti", "interazioni" con altre persone su Instagram, Facebook, Twitter e via discorrendo.
  • I litigi e le discussioni, per tornare a quanto detto sopra, non sono mai veramente chiusi. Lasciano strascichi che si trascinano per settimane fatti di argomenti mai messi da parte, che prima o poi verranno tenuti fuori per prendersi una quota di ragione in una situazione successiva, che probabilmente riguarda qualcosa di irrisolto, ma insignificante che ci si porta appresso da mesi.
  • Si criticano i comportamenti davanti agli altri, li si rinfaccia a casa, si critica come ci si veste, come si parla et cet.
  • Non si fidano delle amicizie dell'altro partner e non frequentano persone in comune.
  • Presenza di violenza verbale: nelle discussioni basta anche il tono per far capire cosa si pensa veramente di un'altra persona, non è necessario usare delle parole pesanti. Càpita pure che si arrivi agli insulti. È nella natura umana approfittare di una diga che tracima: una volta che si apre una crepa, l'acqua fluisce a valle. È piuttosto facile e spaventosamente comune che si passi dalla violenza verbale a quella fisica. Ma a volte bastano delle semplici parole mal poste per ferire.
  • Violenza fisica.
  • Bugie ripetute anche sulla situazione finanziaria, sulle spese, sulle frequentazioni.
  • Disaccordo sul sesso, su quando farlo, sul non farlo, sentirsi obbligato a farlo et cet.

    PER APPROFONDIRE: Come migliorare il rapporto di coppia

Quando una relazione è salutare

Il rispetto è reciproco, le parti fanno un tutt'uno, c'è supporto e mutua intesa, la comunicazione non avviene solo sul lato verbale (nel quale è facile che escano parole non volute e pesanti) ma è supportato da cenni e gesti di intesa, abbracci, interesse fisico. 

I partner sanno stare in coppia, ognuno però ha il suo territorio e l'altro lo rispetta, ci sono confini definiti ma non c'è un muro che separa e soldati alla dogana pronti a spararsi. La fiducia fa sì che ci si senta bene in coppia, ma anche da soli (temporaneamente si intende), per cui i partner coltivano i loro hobby, i loro interessi e si contagiano a vicenda, traendone spunto per svolgere attività divertenti, nelle quali la complicità aumenta.

Ci sono litigi, ma sono litigi che non si trascinano in inutili polemiche e non riguardano mai il nucleo del rapporto, ma piuttosto sono dissidi contingenti. Ci possono essere punti di vista differenti anche su cose importanti, avere visioni politiche diverse, idee opposte su come fare o non fare una cosa, ma si arriva sempre a un punto di intesa che fa andare avanti le cose.

Nel bene e nel male c'è quella maturità che consente di intravedere al di là dell'orizzonte temporaneo di un litigio.

Inoltre non vengono mai messi in discussione i fondamenti: fiducia, supporto reciproco, rispetto, intesa fisica e comunicativa, il sentimento e l'affetto.

Questi fondamenti si vedono anche in altri àmbiti: nella sfera sessuale si trova un'intesa che va bene per entrambi. Non ci sono forzature.

Nella frequentazione delle persone si è di norma equilibrati. Gli esseri umani poi sono particolarmente empatici, tendono ad associarsi per somiglianze caratteriali e condizioni personali. Per cui è assai probabile che coppie stabili che vivono una relazione salutare finiscano per frequentare persone nella stessa condizione.

Allo stesso modo, i partner si influenzano a vicenda e accettano consigli e punti di vista differenti. E soprattutto non li squalificano con dimostrazioni di narcisismo parossistico. Per cui i litigi ci sono e non c'è alcuna paura nel far valere il proprio punto di vista, perché le reazioni sono proporzionate all'oggetto del contendere.

Se vuoi costruire una relazione salutare devi avere sempre in mente lo scopo della relazione. Non si sta insieme per non annoiarsi, ma per costruire qualcosa che aggiunga ad entrambi. La famiglia viene subito in mente perché è un naturale completamento del "mating". Tutti aspiriamo a una serenità sentimentale, a un equilibrio tra aspirazioni personali ed esigenza di stare con qualcuno, ma non è semplice ottenerlo e di certo non esistono persone perfette e di conseguenza rapporti perfetti.

Ma per costruire un rapporto salutare è sufficiente tenere a mente lo scopo.

Da quello derivano rispetto, affetto e fiducia, le pietre angolari sulle quali costruire il resto.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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