La sindrome metabolica può essere considerata come una compresenza di fattori rischio, che in determinate condizioni, quasi sempre collegate a uno stile di vita errato, a fattori genetici e ambientali, aumenta pericolosamente la probabilità di ammalarsi di una grave malattia (cardiaca, ictus, diabete di tipo 2).
Secondo alcuni studi questa condizione potrebbe di favorire l'insorgere di tumori gravi alla mammella, al pancreas, al fegato, all'utero e al cervello.
La sindrome metabolica è quindi uno stato di pre-crisi vera e propria che dovrebbe mettere in allarme, perché colpisce l'organismo e minaccia di metterlo in difficoltà in maniera quasi irreversibile. È quindi indispensabile fare opera di prevenzione.
I fattori di rischio che dovrebbero far drizzare le antenne in genere vengono messi in evidenza dalle analisi del sangue, anche quelle di routine. Questi valori in genere sono improntati a verificare la sussistenza di problemi (che raramente si approfondiscono con esami radiologici o endoscopici):
Avere uno solo di questi valori sfasati non significa avere la sindrome metabolica. La pressione alta è sicuramente meritevole di attenzioni, ma da sola non basta. Anche la glicemia alta non è sufficiente a validare la presenza della sindrome. Tutto potrebbe essere episodico... tuttavia, la concomitanza di più valori sfasati, insieme a uno stile di vita poco salutare (fumo, alcol, abuso di sostanze, accumulo di grasso viscerale che allarga la circonferenza dell'addome) potrebbe sufficiente per dire che siamo di fronte alla sindrome metabolica. L'insulino-resistenza appare strettamente collegata alla sindrome.
La sindrome metabolica può far sentire la sua presenza attraverso sintomi riconducibili alle malattie che è in grado di provocare: senso di fatica costante, aumentato bisogno di urinare, sensazione di sete, diminuzione della vista, battito accelerato, vertigini, mal di testa. Se la circonferenza della vita è ben oltre i limiti (102 cm nell'uomo, 88 cm nella donna) è bene vedere un dottore.
I fattori di rischio che precedono la sindrome metabolica sono perlopiù ambientali e genetici:
La diagnosi non è immediata perché deriva dalla compresenza di più condizioni. Le analisi del sangue di routine possono essere accompagnate da esami più approfonditi (ecografia al torace o all'addome) per verificare lo stato di salute di organi come il fegato e il pancreas. Possono essere fatti particolari approfondimenti per verificare lo stato di forma fisica.
Il medico può valutare lo stato di salute generale, in relazione all'età, al peso, alla tendenza ad ammalarsi, allo stato di forma, a come il paziente risponde a determinate cure.
Posto che anche il trattamento coinvolge un cambiamento nello stile di vita, la miglior cura è la prevenzione. Chi fuma o chi beve troppo deve subito smettere.
Cambiamenti anche nella dieta:
Affiancare alla dieta bilanciata in favore di cibi sani e freschi, l'attività fisica: in particolare devi fare attenzione all'indice di massa corporea, cioè lavorare per riequilibrare massa grassa e massa magra. Devi perdere peso in modo intelligente. Visita sempre il medico prima di intraprendere qualsiasi attività fisica, soprattutto se sei sovrappeso o conduci una vita sedentaria.
Se pensi di soffrire di sindrome metabolica il consiglio è di rivolgerti al tuo medico. Se credi di essere a rischio l'invito è quello cambiare stile di vita.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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