Sindrome metabolica: prevenirla con uno stile di vita corretto

Sindrome metabolica: prevenirla con uno stile di vita corretto

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La sindrome metabolica può essere considerata come una compresenza di fattori rischio, che in determinate condizioni, quasi sempre collegate a uno stile di vita errato, a fattori genetici e ambientali, aumenta pericolosamente la probabilità di ammalarsi di una grave malattia (cardiaca, ictus, diabete di tipo 2).

Secondo alcuni studi questa condizione potrebbe di favorire l'insorgere di tumori gravi alla mammella, al pancreas, al fegato, all'utero e al cervello.

La sindrome metabolica è quindi uno stato di pre-crisi vera e propria che dovrebbe mettere in allarme, perché colpisce l'organismo e minaccia di metterlo in difficoltà in maniera quasi irreversibile. È quindi indispensabile fare opera di prevenzione.

I fattori di allarme

I fattori di rischio che dovrebbero far drizzare le antenne in genere vengono messi in evidenza dalle analisi del sangue, anche quelle di routine. Questi valori in genere sono improntati a verificare la sussistenza di problemi (che raramente si approfondiscono con esami radiologici o endoscopici):

  • la pressione sistolica pari o superiore a 130 mm Hg.
  • trigliceridi superiori a 150 mg / dl.
  • colesterolo HDL inferiore a 40 mg / dl per gli uomini, 50 per le donne.
  • glicemia a digiuno superiore a 100 mg / dl è indicativa.

 

Avere uno solo di questi valori sfasati non significa avere la sindrome metabolica. La pressione alta è sicuramente meritevole di attenzioni, ma da sola non basta. Anche la glicemia alta non è sufficiente a validare la presenza della sindrome. Tutto potrebbe essere episodico... tuttavia, la concomitanza di più valori sfasati, insieme a uno stile di vita poco salutare (fumo, alcol, abuso di sostanze, accumulo di grasso viscerale che allarga la circonferenza dell'addome) potrebbe sufficiente per dire che siamo di fronte alla sindrome metabolica. L'insulino-resistenza appare strettamente collegata alla sindrome.

I sintomi della sindrome metabolica

La sindrome metabolica può far sentire la sua presenza attraverso sintomi riconducibili alle malattie che è in grado di provocare: senso di fatica costante, aumentato bisogno di urinare, sensazione di sete, diminuzione della vista, battito accelerato, vertigini, mal di testa. Se la circonferenza della vita è ben oltre i limiti (102 cm nell'uomo, 88 cm nella donna) è bene vedere un dottore.

Le cause

I fattori di rischio che precedono la sindrome metabolica sono perlopiù ambientali e genetici:

  • storia familiare di malattie metaboliche come il diabete
  • l'invecchiamento: le difese si abbassano, cresce il rischio
  • uno stato di obesità conclamato (vedi sopra). La presenza di grasso nell'addome è particolarmente indicativo. In particolare da tenere in considerazione anche l'indice di massa corporea (BMI) superiore a 25.
  • l'abuso di alcol
  • il fumo
  • l'eccesso di stress
  • una dieta troppo ricca di grassi
  • uno stile di vita sedentario
  • steatosi e problemi al fegato non riconducibili all'abuso di alcol
  • apnea notturna (sia causa, sia effetto)
  • sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) che può essere sia causa, sia effetto

Quali esami si fanno

La diagnosi non è immediata perché deriva dalla compresenza di più condizioni. Le analisi del sangue di routine possono essere accompagnate da esami più approfonditi (ecografia al torace o all'addome) per verificare lo stato di salute di organi come il fegato e il pancreas. Possono essere fatti particolari approfondimenti per verificare lo stato di forma fisica.

Il medico può valutare lo stato di salute generale, in relazione all'età, al peso, alla tendenza ad ammalarsi, allo stato di forma, a come il paziente risponde a determinate cure.

Come prevenirla in concreto

Posto che anche il trattamento coinvolge un cambiamento nello stile di vita, la miglior cura è la prevenzione. Chi fuma o chi beve troppo deve subito smettere.

Cambiamenti anche nella dieta: 

  • introdurre più frutta e verdura
  • consumare carboidrati provenienti da cereali integrali, legumi. Evitare le farine bianche.
  • mangiare più grassi sani, come gli acidi grassi insaturi che fanno bene al cuore e che si trovano nella frutta secca, nell'olio extravergine di oliva. Bilanciare anche il pesce ricco di omega 3 e le uova rispetto alla carne (soprattutto quella rossa e gli insaccati).
  • moderare il consumo di latticini
  • ridurre le porzioni
  • leggere con attenzione le etichette per verificare l'effettivo consumo calorico, l'accumulo di grassi dovuto all'eccesso di zucchero, di sale, di grassi trans è pericoloso
  • evitare zuccheri semplici che non apportano alcun nutriente

Affiancare alla dieta bilanciata in favore di cibi sani e freschi, l'attività fisica: in particolare devi fare attenzione all'indice di massa corporea, cioè lavorare per riequilibrare massa grassa e massa magra. Devi perdere peso in modo intelligente. Visita sempre il medico prima di intraprendere qualsiasi attività fisica, soprattutto se sei sovrappeso o conduci una vita sedentaria.

  • cammina ogni giorno se puoi, evita le scorciatoie
  • aumenta in progressione il minutaggio e i chilometri di percorrenza
  • aggiungi dell'esercizio fisico vero e proprio, con i pesi magari, anche in casa
  • oppure corri all'aperto o pratica altri sport che ti aiutano ad abbassare la pressione, regolare il battito, aumentare la resistenza e il fiato, perdere peso conservando i muscoli

Se pensi di soffrire di sindrome metabolica il consiglio è di rivolgerti al tuo medico. Se credi di essere a rischio l'invito è quello cambiare stile di vita.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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