Problem solving: cos’è e come svilupparlo? Consigli strategici

Problem solving: cos’è e come svilupparlo? Consigli strategici

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Tra le tante competenze trasversali o soft skills richieste oggi nel mondo del lavoro ce n’è una davvero preziosa che può esserti d’aiuto anche nella vita in generale: è il cosiddetto problem solving ed è un’abilità importante nella gestione nelle situazioni impreviste e delle crisi.

Letteralmente si tratta della capacità di “risolvere problemi” con razionalità, tempestività e giusto impiego di risorse ed energie in un mondo sempre più competitivo e complesso. 

Ma come si fa a sviluppare questa capacità e quali sono le strategie per diventare problem solver nella vita? Vediamo insieme passo dopo passo come destrutturare i blocchi psicologici che ci impediscono di affrontare le situazioni, con alcuni consigli pratici per uscire dall’empasse e vivere la vita a pieno.

Non lasciare che le situazioni problematiche ti blocchino

A volte, di fronte a una criticità, il nostro cervello inizia a lavorare in maniera velocissima, andando in cortocircuito e paralizzandoci. Perciò, prima di tutto, sono necessari un buon lavoro interiore  e una capacità di gestione emozionale che ci consentano di non entrare in panico e girare a vuoto.

Infatti, imparare a gestire gli imprevisti con razionalità e prontezza è molto importante non solo sul lavoro, ma anche nella vita in generale. 

Ciò non significa fingere che le emozioni negative non esistano, ma è importante e trasformarle in energia positiva: ansia e stress ostacolano il cambiamento solo se lasciamo loro troppo spazio ma, se sapremo ridimensionarle, non costituiranno più una minaccia al nostro equilibrio. 

Le difficoltà sono un ottimo banco di prova per allenare qualità come tenacia, costanza, determinazione a raggiungere uno o più obiettivi.

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Fidati delle tue capacità: il self empowerment

Si parla di self-empowerment quando una persona prende una decisione consapevole di esserne responsabile. Sapersi assumere le proprie responsabilità e i rischi di una decisione è una capacità ammirevole nei confronti del proprio team di lavoro, dei colleghi, di sé stessi. 

Il focus del self-empowerment è l’assunzione di responsabilità: fino a quando ti consideri vittima delle circostanze e non comprendi che puoi essere protagonista della tua vita, non farai mai quel salto di qualità necessario a migliorarti. 

Per trovare la forza e la determinazione a sentirsi responsabili di sé stessi e della propria vita, la prima competenza sulla quale lavorare è il senso di autoefficacia: consente di sentirsi persone adeguate e in grado di agire con prontezza in differenti circostanze.

Il secondo aspetto imprescindibile da potenziare è il pensiero positivo. È molto importante, infatti, focalizzarsi sulle opportunità e sulle proprie potenzialità anziché sulle proprie debolezze e sugli insuccessi. Ciò permette di convogliare le energie nella giusta direzione, rafforzare l’immagine positiva di sé stessi e riconoscere le prospettive di miglioramento.

Tutto questo circolo virtuoso finisce per incrementare il senso di fiducia, autostima e determinazione a fare sempre meglio.

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Seguiamo 6 step per un buon problem solving

Affrontare un problema prevede necessariamente il superamento di una serie ordinata di fasi. Perciò, proviamo a vedere insieme come affinare la capacità di problem solving per step:

1) Definizione del problema

Questa fase riguarda il focus sull’ostacolo da superare, dalla sua origine (dove e come nasce questo problema?) fino alle sue implicazioni (cosa comporta questa situazione? Vi sono complicazioni da considerare?). Qui è importante individuare e riconoscere la criticità, avere una visione d’insieme di cause e conseguenze, prima di analizzare ancora più a fondo.

2) Analisi delle cause

Spesso un problema può sembrare un ostacolo insormontabile; in realtà, ciascun problema si compone di più elementi ed è determinato da un insieme di fattori. Fare un'analisi lucida ed efficace delle cause significa considerare anche il peso di ciascun fattore. Perciò:

  • Elenca tutte le possibili cause e sotto-cause;
  • Assegna le priorità di intervento in relazione all’importanza di ciascuna causa, dati alla mano.

3) Brainstorming 

Se il problema riguarda la tua sfera lavorativa, è importante confrontarsi e fare rete. Tra gli strumenti utili a questo scopo c’è il diagramma causa/effetto o diagramma a lisca di pesce*. Questo strumento consente di elencare in modo sistematico e visuale tutte le possibili cause di un effetto.

Si tratta di uno strumento spesso utilizzato nelle attività di brainstorming per “scomporreun problema (effetto) nei suoi fattori (cause). Puoi fare così:

  • Disegna una linea orizzontale. Al termine della linea scrivi l’effetto/problema da analizzare.
  • Dalla linea orizzontale si diffondono delle linee oblique. Ogni linea rappresenta una macrocategoria dalla quale si dipartono tutti i possibili fattori da analizzare. Talvolta, alcuni fattori sono a loro volta determinati da altri fattori. 
  • L’analisi procede finché si giunge al livello più elementare. Questo metodo è definito drill down e serve a raggiungere la concreta radice del problema.
  • Una volta compilato il diagramma, analizza i fattori uno alla volta, secondo priorità. 
  • Se nel corso dell’analisi una causa individuata non è più considerata rilevante, depennala dal diagramma in modo da concentrarti sulle altre cause.

4) Creazione delle possibili soluzioni

 In questa fase dovrai stilare una lista organizzata di possibili soluzioni. Analizzale poi in base a criteri di difficoltà, risorse e tempo richiesti, pertinenza con gli obiettivi e chances di successo. Procedi per esclusione, poi decidi quali strategie applicare avanti e predisponi un piano di attuazione.

5) Messa in pratica delle soluzioni

Si tratta della fase finale, quella in cui il tuo piano d’azione trova concreta esecuzione e nella quale capirai se la soluzione individuata si sia rivelata quella più efficace.

6) Analisi dei risultati

Questa fase è molto importante, perché dai risultati potrai ricavare case studies per perfezionare le tue prossime strategie

Perché le difficoltà sono fondamentali in una prospettiva di crescita?

Le difficoltà ci spaventano ma ci spronano ad agire e reagire, a capire i nostri limiti e come superarli, rafforzando la nostra sicurezza e migliorando la nostra abilità di scelta

Al contrario, rimanere nella propria comfort zone ci impedirà di vivere davvero: sì, può essere uno scudo contro la sofferenza e il cambiamento, ma è anche il modo migliore per precludere a noi stessi occasioni, possibilità e soddisfazioni personali.

È una questione di approccio mentale e di cambiamento delle proprie abitudini. Ciò dipende in larga parte dalla profondità interiore alla quale siamo disposti a scendere. Accontentarsi di galleggiare in superficie ci restituirà esperienze banali, senza mai fare il salto oltre le nostre paure. 

Aggirare gli ostacoli e i problemi senza mai affrontarli rafforzerà le nostre insicurezze: invece, imparare a vivere davvero significa prendere di petto ciò che è scomodo, non temere di conoscere a fondo le nostre contraddizioni, accettando rischi e incertezze. Questo è l’unico modo per intraprendere i giusti percorsi di cambiamento e crescita personale.

In questo video ti spiego come rimanere focalizzati nei momenti difficili:

 

Libera il tuo pensiero dalla scatola

To think out of the box: questa espressione è spesso utilizzata per incoraggiare le persone a uscire dai propri schemi mentali e modificare il loro modo di pensare abituale. Quando poco fa parlavamo di cambiare abitudini, ci riferivamo anche (e soprattutto) alle abitudini mentali che frenano il nostro progresso.

Molto spesso, la “scatola” nella quale spesso siamo rinchiusi è l’insieme di tutte le cose che riteniamo essere vere su noi stessi e sulla vita che abbiamo vissuto influenzata dai nostri genitori, dall’ambiente nel quale siamo cresciuti, dalle nostre esperienze individuali

Tutto ciò è indubbiamente importante: è normale comportarsi e sviluppare le proprie opinioni in base ai punti di riferimento acquisiti nel proprio percorso di vita. 

Tuttavia, ciò di cui siamo convinti potrebbe ingabbiarci, se la “scatola” in cui viviamo ci rende impermeabili alla vita, che è invece dinamismo, accadimento, trasformazione e imprevisto. È proprio questa spinta a rafforzarci e renderci in grado di affrontare le situazioni.

Se rimaniamo dove siamo allontanando da noi qualsiasi stimolo, rischiamo di rimanere immobili, mentre ogni cosa intorno a noi scorre e si sviluppa.

Può accadere davvero questo? Sì, quando rimaniamo fermi nelle nostre abitudini inamovibili e ci rifiutiamo di affrontare la paura di cambiare, convinti che il cambiamento sia troppo spaventoso.

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Tre passi per essere soggetti attivi nella propria vita

Molto spesso, l’idea che abbiamo di noi stessi è riduttiva e approssimativa, distante dalla nostra reale complessità; soprattutto, talvolta siamo poco consapevoli del nostro potenziale e delle mete che possiamo raggiungere camminando sulle nostre gambe. Se ancora fatichi a fidarti delle tue potenzialità, ecco tre gesti importanti da compiere nella vita di ogni giorno:

1. Interagisci e impara dagli altri, senza temere il confronto tossico 

Anziché rimanere entro i tuoi confini, confrontati e assimila le esperienze delle altre persone, trai ispirazione. Scegli persone che ammiri, non avere paura di porre domande. Gli stimoli esterni possono aiutarti ad affrontare alcune situazioni che procrastini perché ti spaventano.

2. Trasforma in successi gli insuccessi 

Non lasciare che la frustrazione prenda il sopravvento, quando le cose non vanno come avevi sperato: c’è sempre un motivo se la vita prende una certa direzione. Non incolparti a vuoto, ma prenditi del tempo per superare la delusione e rivedi lucidamente cosa non ha funzionato: è proprio da lì che devi ripartire.

3. Ricordati che il cambiamento ti rafforza

Il cambiamento fa paura, soprattutto quando non siamo noi a volerlo. Spesso, però, per migliorare e realizzarci non possiamo che scegliere il cambiamento. Cambiare significa evolvere, muoversi, non rimanere mai uguali a noi stessi e dunque scoprire cose nuove e mondi nuovi.

La realizzazione personale è sempre oltre le nostre paure e le scuse che troviamo per restare ancorati al presente che non ci soddisfa. Come hai potuto notare, gestire le situazioni, affrontare sfide e trovare soluzioni brillanti non è mai impossibile.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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