Hai mai sentito parlare dell’astaxantina? È una molecola carotenoide naturalmente presente in alcune alghe, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, oltre ad altre caratteristiche che scopriremo insieme a breve.
In ambito clinico, l’astaxantina è utilizzata per i suoi effetti cardioprotettivi, neuroprotettivi e per la sua capacità di favorire la rigenerazione cellulare. Quest’ultimo aspetto ti interesserà particolarmente: scoprirai il motivo leggendo questo approfondimento.
L’astaxantina è senza dubbio una molecola molto interessante in particolare per la sua capacità di passare la barriera emato-encefalica offrendo una protezione anche a livello cerebrale. Senza dubbio nel contesto di un approccio scientifico alla nutraceutica l’astaxantina dovrebbe essere preso in considerazione come potente antiossidante.
L’astaxantina si è rivelata promettente per la salute umana, grazie alle proprietà che le sono state riconosciute.
In particolare, ha un elevato potenziale antiossidante, protegge le strutture cellulari, promuove la rigenerazione delle cellule (autofagia) e “spazza via” i radicali liberi, responsabili dello stress ossidativo, o meglio, trasforma i radicali liberi in composti non radicalici, ossia privi di reattività e tossicità.
Ciò è importante, poiché i radicali liberi, se presenti in quantità eccessiva nel nostro organismo e non adeguatamente contrastati dalle sostanze antiossidanti, sono responsabili dell’invecchiamento precoce.
Peraltro, l’astaxantina è l’unico antiossidante in grado di superare la barriera ematoencefalica, perciò ha anche una capacità di intervento a livello del sistema nervoso centrale.
Inoltre, diversi studi sperimentali e clinici hanno dimostrato e caratterizzato l'effetto cardio e vaso protettivo dell'astaxantina.
Più precisamente, l'impiego di questa molecola determinerebbe una riduzione dell'ossidazione delle lipoproteine LDL (a bassa densità, principali protagoniste del danno vascolare), garantendo, al contempo, un aumento delle concentrazioni di HDL (lipoproteine ad alta densità, il cosiddetto “colesterolo buono”) nel sangue.
Inoltre, l'uso dell’astaxantina ridurrebbe le dimensioni dell'area infartuale, in alcuni modelli animali, e del danno da ischemia/riperfusione, rilevando così la diretta attività cardioprotettiva.
Secondo recenti evidenze scientifiche, la somministrazione di astaxantina potrebbe concorrere a spegnere l'espressione di geni, come NF-Kb, coinvolti nell'attivazione di processi flogistici (infiammatori).
Quest’attività, associata alla riduzione di citochine infiammatorie, molecole di adesione ed elementi flogistici, si sarebbe rivelata significativa in corso di differenti condizioni patologiche.
Proprio l'azione antinfiammatoria, insieme a quella antiossidante, sarebbe alla base dell'azione neuroprotettiva e nefroprotettiva dell'astaxantina stessa.
Le proprietà dell’astaxantina potrebbero essere correlate al prolungamento della vita sana, poiché si ipotizza che l’astaxantina possa modulare una serie di vie di espressione delle proteine legate alla longevità,
I dati emergenti suggeriscono che l'Astaxantina possa modulare le proteine Nrf2, FOXO3, Sirt1 e Klotho, le proteine legate alla longevità. Insieme, questi meccanismi forniscono supporto per un ruolo di tale molecola come potenziale geroneuroprotettore.
Ed è proprio questo l’aspetto più interessante che affronteremo nei prossimi paragrafi, ma l'ho affrontato anche in un mio video dedicato all'argomento.
“La salute è il numero di anni della vita in cui si è liberi dalle malattie, si è produttivi e ci si gode la vita con entusiasmo. La malattia, invece, è l’esatto opposto (…)”.
Sono le parole di Elizabeth Blackburn, premio Nobel per la Medicina 2009, insieme a Carol Greider e Jack Szostak, per le sue ricerche sull’invecchiamento cellulare e su come i cromosomi vengono protetti dai telomeri, i nostri naturali orologi biologici.
Vivere a lungo e in buona salute è il desiderio di tutti noi: proprio per questo, siamo spesso convinti che perseguire la longevità e mantenersi giovani dipenda unicamente da una buona genetica e da una certa dose di “fortuna”.
Se l'argomento è di tuo interesse, qui trovi un mio approfondimento sulla teoria dell'invecchiamento.
In realtà, non è solo così, e questa è un’ottima notizia: la scienza dimostra che il 70% di ciò che saremo domani e nel prossimo futuro dipende dalle scelte che facciamo oggi, e dal nostro stile di vita: cosa mangiamo, quanto siamo attivi e come ci prendiamo cura di noi stessi e delle nostre emozioni.
Sì, proprio così: ricorda che anche lo stress ha un peso notevole sulla nostra salute. La stessa Blackburn aveva scoperto una relazione lineare tra stress e accorciamento dei telomeri.
Perciò nutrizione, integrazione (ne stiamo per parlare), allenamento e gestione emozionale sono quelli che definisco i 4 fondamenti di una vita sana, equilibrata e appagante.
Dobbiamo solo agire e intervenire in maniera pro-longevity. Infatti, la nostra genetica incide solo per un 30%: con il corretto approccio possiamo guidare il nostro destino di salute e invertirne la rotta, a qualunque età. Nulla è già deciso in partenza.
In un mio video recente, ti spiego i primi passi dai quali iniziare per raggiungere il benessere e perseguire la longevità:
Nel 2013, sulla rivista Cell è stato pubblicato un articolo che spiega tutto ciò che avviene nel nostro organismo quando invecchiamo, identificando alcuni hallmarks o segni distintivi. Questo studio è una base di partenza per successive ricerche, sempre più accurate, con nuovi risultati, in costante aggiornamento.
L’obiettivo è scoprire i meccanismi responsabili del graduale deterioramento legato al progredire dell’età, per tenerli sotto controllo e approntare un percorso di invecchiamento che preservi la qualità della vita il più a lungo possibile.
A livello microscopico, ci viene in aiuto l’integrazione alimentare, con specifici ingredienti funzionali per modulare, a livello cellulare, i fattori dell’invecchiamento.
L’astaxantina è uno degli “eroi della longevità”, gli attivi che regolano a livello delle cellule i fattori o hallmarks dell’aging, contribuendo a sopperire alle micro carenze nutrizionali, supportando il metabolismo cellulare e fornendo alle cellule gli strumenti necessari alla riparazione e alla difesa nel tempo.
Infatti, oltre alle buone abitudini di cui abbiamo parlato poco fa, è molto importante una integrazione alimentare pro-longevity.
I meccanismi che contribuiscono all’invecchiamento hanno un focus: le cellule del nostro organismo. Per garantire a noi stessi una longevità sana, è necessario proteggere la salute delle nostre cellule, agendo su tre livelli:
In sinergia con altri attivi della salute, l’astaxantina può essere assunta come integrazione a una dieta sana, in quantità adeguate e mirate alle proprie personali esigenze nutrizionali.
Qui scendono in campo ricercatori in ambito nutraceutico, medici e farmacisti specializzati che hanno studiato, ricercato ed elaborato un metodo completo e personalizzato, orientato alla longevità sana.
È stato approntato un programma di protezione cellulare che ha due punti cardine:
È indicata per una strategia mirata di micronutrizione regolare e quotidiana, associata a un innovativo stimolo potenziativo per inserire “il pilota automatico”, nella direzione della longevità sana.
Il test del DNA servirà a individuare le tue predisposizioni genetiche, il questionario epigenetico consentirà di individuare gli interferenti con il tuo benessere, mentre la consulenza di un professionista della salute sarà preziosa per completare con l'integrazione di precisione il percorso e renderlo solido e duraturo.
Oltre a rivolgerti al tuo medico/nutrizionista di fiducia, per ricevere suggerimenti sulla migliore integrazione alimentare per te, puoi chiedere consiglio ai farmacisti preparatori: possono garantirti una consulenza specializzata e qualificata, formulare strategie pro-longevity personalizzate, per una longevità sana e vitale.
Perciò, indagando le nostre predisposizioni genetiche tramite il test del DNA, possiamo individuare le caratteristiche personali che influenzano l’invecchiamento e tramite il questionario epigenetico possiamo approfondire a 360° (stile di vita, forma psico-fisica, alimentazione) di cosa abbiamo davvero bisogno, per stabilire un protocollo di integrazione pro-longevity di precisione.
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AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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