Esistono cibi antinvecchiamento, o meglio, cibi che potrebbero contribuire al rallentamento del processo di invecchiamento?
La medicina anti-aging evidenzia come l'alimentazione sia determinante per concorrere a contrastare l'invecchiamento cellulare e a consentirci di vivere in salute il più a lungo possibile. Ciò che possiamo affermare con certezza è che esistono stili alimentari e stili di vita che ci permettono di limitare i danni provocati dallo scorrere tempo sul nostro organismo.
Uno dei fattori principali che inducono questa risposta da parte del nostro organismo è il rapporto tra introito calorico e consumo. Soprattutto al giorno d’oggi si consumano cibi ipercalorici (spesso dallo scarso valore nutrizionale) e si conduce uno stile di vita sedentario.
Inoltre, anche la qualità degli alimenti che consumiamo è discutibile: cibi lavorati, processati, raffinati, ricchi di additivi, a scapito invece di cibi genuini e semplici. Queste scelte non possono che avere un impatto negativo sulla nostra salute fisica nel medio e lungo periodo.
A partire da questo scenario è possibile tracciare alcune linee guida che ci indichino cosa significhi e come alimentarci in modo sano, una nutrizione consapevole e completa per migliorare la nostra salute e rallentare il processo di invecchiamento.
La produzione di radicali liberi è un processo fisiologico e riguarda il nostro metabolismo cellulare. I radicali liberi sono scorie che rimangono in circolo nel nostro organismo, creando danni alle membrane cellulari, per esempio. Lo stress ossidativo si crea quando la produzione di radicali liberi supera la presenza degli antiossidanti.
Le sostanze contenute in alcuni cibi “tamponano” il potenziale danno causato dai radicali liberi. Infatti, il cibo dovrebbe fornire al nostro organismo le sostanze ad azione antiossidante che contrastino l’azione nociva dei radicali liberi. Tuttavia, la lavorazione e la cottura dei cibi fanno spesso sì che questo introito non sia sufficiente. Ri- bilanciando alcuni alimenti rispetto ad altri (frutta fresca, frutta a guscio, verdure, spezie) possiamo aiutare il nostro organismo in questo senso.
Ultimamente è stata rivolta un’attenzione quasi smodata ad alcuni singoli alimenti ritenuti in grado di risolvere il problema dello stress ossidativo (mirtilli, bacche di Goji per citarne un paio). Purtroppo non è così, o meglio, per quanto un’alimentazione completa e consapevole sia una base imprescindibile per la salute, le “bacche magiche” non esistono, ed è sempre necessario che una dieta sana faccia parte di uno stile di vita regolare nel suo complesso, da adottare e portare avanti nel tempo.
Ciò significa cambiare le nostre abitudini in almeno quattro ambiti: la nutrizione, la nutraceutica (che integra, potenziandoli e completandoli, gli effetti benefici dei cibi giusti), l’allenamento o la conduzione di uno stile di vita attivo, contrastando la sedentarietà e il lavoro interiore per riscoprire le nostre risorse interiori e come un approccio positivo e costruttivo possa essere di grande aiuto a migliorare la nostra saluta e la nostra vita.
Gli antiossidanti introdotti con l’alimentazione sono rappresentati da vitamine come per esempio la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E, da sali minerali come zinco, selenio, rame, oltre che da altri nutrienti come carotenoidi (pigmenti vegetali rossi, gialli, arancioni, dal forte potenziale antiossidante) e polifenoli. Questi ultimi sono composti bioattivi con capacità antiossidanti e antinfiammatorie, preziosi alleati nella prevenzione di alcune malattie croniche.
Tra i migliori cibi antiossidanti ce ne sono quattro che meritano particolare attenzione:
Il riso è uno dei cereali collocati alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea. Le varietà di riso integrale possono svolgere anche una valida attività antinfiammatoria, concorrendo alla prevenzione di alcune malattie croniche, come per esempio diabete, obesità e patologie cardiovascolari. Infatti, grazie alle loro proprietà benefiche, il riso integrale e i risi pigmentati (riso nero e riso rosso) possono essere considerati come veri e propri alimenti funzionali ricchi di vitamina E e polifenoli (oltre ad altri nutrienti).
Questi ortaggi, oltre ad altri vegetali della famiglia delle Brassicaceae o Crucifere, sembrano produrre un effetto protettivo importante per cuore, vasi sanguigni e circolazione, come dimostra uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition. Non solo. La vitamina C è presente in notevole quantità in queste verdure, almeno tanto quanto è presente negli agrumi (se non di più). Altri antiossidanti come la quercetina o le antocianine sono presenti in broccoli e cavoli: oltre a proteggere vene e arterie, contrastano lo stress ossidativo.
Tra i pesci azzurri ricordiamo lo sgombro, l’alice o acciuga, la sardina, l’alaccia, l’aguglia. Le proteine del pesce azzurro risultano più digeribili rispetto a quelle presenti nella carne, per via della minore quantità di tessuto connettivo. Il pesce azzurro è ricco di sali minerali (selenio, ad azione antiossidante, iodio, fosforo, ferro, calcio) e vitamine (in particolare la vitamina A, altro antiossidante, e alcune vitamine del gruppo B). Ma non è finita qui. Il pesce azzurro è un prezioso alleato del cuore contro il rischio cardiovascolare, e la sua componente lipidica, ricca di grassi “essenziali” omega-3, contribuisce a incrementare il cosiddetto “colesterolo buono” e a ridurre quello “cattivo”.
Nell’olio extra- vergine di oliva è presente un elevato contenuto di polifenoli, in particolare l’idrossitirosolo e l’oleuropeina, oltre avitamine, Omega 3 e Omega 6, acidi grassi essenziali.
Per impostare un'alimentazione corretta sono necessarie linee guida scientifiche trasformate in azioni pratiche: le ho raccolte in questo video-corso.
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