Le migliori tecniche per sviluppare l'apprendimento

Le migliori tecniche per sviluppare l'apprendimento

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Stiamo per vedere insieme le migliori tecniche per sviluppare l’apprendimento, ma preparati a un discorso più ampio che ti riguarda come persona che vive e prova emozioni.

L’apprendimento è un insieme di processi mentali: tramite l’acquisizione di nuove informazioni, conoscenze e stili di comportamento, ci rende adattabili all’ambiente

Infatti, apprendere è strettamente connesso al concetto di evoluzione, cambiamento e motivazione come percorso di crescita personale e spinta interna che sostiene la curiosità e l’adeguamento verso ciò che non conosciamo.

L’importanza della neuroplasticità: come si adatta il nostro cervello

Il cervello e le sue interconnessioni strutturali variano in continuazione durante il corso della nostra vita.

La neuroplasticità è la capacità del nostro cervello di modificare la propria struttura in risposta all’esperienza.

Il cervello è il luogo fisico nel quale si genera l’informazione e la mente funziona da regolatore dei flussi informativi. La neuroplasticità è alla base dell'apprendimento umano per tutta la vita, dalla nascita alla vecchiaia, e l’utilizzo del cervello ne modifica in continuazione l’architettura. 

Apprendimento e crescita personale: dalla comfort zone alla learning zone

Il verbo “apprendere” significa, letteralmente, “afferrare”. Ed è proprio nell’idea di non lasciarsi sfuggire l’esperienza di vita, che risiede l’importanza di abbracciare la novità, il cambiamento, mettendosi in gioco per imparare il più possibile.

Conoscere cose nuove, mondi nuovi, persone nuove, arricchire la nostra rete di relazioni, imparare a processare correttamente informazioni e conoscenze è un lavoro interiore fondamentale per una serie di motivi:

  • Stratificare il nostro bagaglio culturale.
  • Migliorare la capacità di relazione.
  • Migliorare il nostro problem solving.
  • Allenare la nostra curiosità.
  • Dare il meglio nel lavoro e nello studio.
  • Vivere non una, ma tante vite.

Per fare questo, è necessario uscire dalla propria zona di sicurezza, soprattutto se questa diventa un ostacolo alla nostra autorealizzazione: è importante fare tentativi, provare, sbagliare e andare avanti.

L’idea di affrontare un cambiamento e abbandonare il proprio ambiente sicuro può spaventare, e proprio per questo l’uscita dalla comfort zone deve essere graduale, passo dopo passo.

È necessario che ci sia sempre una zona intermedia, la cosiddetta learning zone o zona di apprendimento, fuori dalla nostra condizione confortevole ma non così lontana da farci sentire disorientati.

La learning zone è quella condizione che non conosciamo, ma che rappresenta un’opportunità di crescita, di apprendimento e di graduale adattamento.

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Da dove cominciare ad “apprendere la vita”? Ecco 7 passi da compiere 

Allontanarsi dalla propria zona di comfort non significa iniziare da subito ad accumulare successi, ma fare esperienza di tutte le nuove situazioni che ci capitano, avere il coraggio di assumersi qualche piccolo rischio, accettabile e gestibile, alzando l’asticella e affrontando situazioni e sfide sempre più complesse. 

In questo video, condivido con te le 5 lezioni di crescita personale che mi hanno cambiato la vita:

 

Inoltre, ecco 7 gesti che fanno la differenza:

  • Adotta un atteggiamento positivo verso ciò che non conosci.
  • Amplia il tuo punto di vista, non focalizzarti su una visione bidimensionale della vita.
  • Fai qualcosa di nuovo ogni giorno.
  • Pensa al percorso, non al risultato.
  • Premia i tuoi sforzi, anziché punire i tuoi fallimenti (si chiama rinforzo positivo!).
  • Non procrastinare: il tempo accresce le tue paure.
  • Non gettare la spugna al primo fallimento.

Come puoi osservare, possiamo parlare di apprendimento anzitutto come capacità di essere vere e proprie calamite verso la novità, cambiando di giorno in giorno le abitudini che ci mantengono immobili e privi di slancio.

Questa preziosa abilità plastica può poi concretamente declinarsi nelle attività pratiche di ogni giorno, come ad esempio studio e lavoro, e circoscrivere l’apprendimento come capacità di assimilare, processare e utilizzare informazioni, come stiamo per scoprire.

L’apprendimento come applicazione pratica nello studio e nel lavoro

Sviluppare un buon apprendimento può essere utile non solo nella vita di studio, ma anche sul lavoro, specie se svolgiamo una professione “mentale”, che ci induce al ragionamento costante o a dover elaborare una grande quantità di informazioni e concetti.

Inoltre, sviluppare una buona capacità di apprendimento consente di migliorare le nostre prestazioni, l’efficienza delle nostre attività e aumentare il nostro livello di sicurezza in ciò che facciamo e nelle nostre relazioni.

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L’apprendimento pratico può aiutare in un percorso di crescita personale?

Sì, perché ci consente di acquisire sicurezza, metodo e scioltezza nel nostro lavoro, nello studio o in qualunque attività svolgiamo: la nostra autostima aumenta, così come la determinazione e l’audacia nell’affrontare nuove sfide e mettersi in gioco.

Tutto questo è fondamentale in un percorso di crescita personale verso il continuo miglioramento di sé e nella direzione di una vita completa, appagante e soddisfacente.

Invece, problemi di concentrazione e memoria possono renderci insicuri e farci dubitare del nostro valore e della qualità del nostro impegno. 

Il nostro cervello è uno strumento perfetto che ci rende performanti e autonomi. Attenzione e memorizzazione tendono a indebolirsi col passare del tempo, ma non solo: il caos della vita quotidiana e gli alti livelli di stress sono elementi che giocano a nostro sfavore. In questo video ti spiego come risolvere problemi di concentrazione e memoria:

 

Ecco 5 strategie per aumentare attenzione, concentrazione e memorizzazione

 Quali sono, perciò, le migliori tecniche per sviluppare l’apprendimento? Vediamo insieme alcune strategie pratiche per favorire l’apprendimento attraverso il miglioramento di attenzione, concentrazione e memorizzazione.

1. Concentrati su una sola cosa alla volta

Evita come la peste il multitasking: ormai sappiamo tutti che qualsiasi forma di multitasking va a scapito della qualità del singolo compito

Siamo tutti vittime di questo mito della performance che ci impone di fare mille cose tutte assieme, finendo poi per fare male tutto. Perciò, cerchiamo di selezionare su cosa investire la nostra concentrazione.

2. Non puoi ricordare tutto: il cervello fa una scrematura

Se qualcosa tende a sfuggirti, significa che non lo ritieni significativo. Non colpevolizzarti se non riesci a ricordarti cose che non ti interessano: infatti, noi memorizziamo ciò che è importante.

Diversamente, il cervello si rifiuta di immagazzinare una determinata informazione, perché occupa spazio sul nostro hard disk interno e toglie spazio ad altre informazioni invece utili, e dunque emotivamente forti. 

3. Il cervello è un organo: nutrilo e curalo adeguatamente

Sembra banale, ma non lo è ed è invece fondamentale: devi curare l’alimentazione, l’idratazione, evitare abitudini nocive come il fumo, l’alcol. Inoltre, dovresti anche fare attenzione a praticare regolarmente attività sportiva

Infatti, tutti questi fattori contribuiscono a promuovere la salute cerebrale: un cervello sano è un cervello più funzionante, si concentra meglio e memorizza di più.

5. Importanza dell’attività fisica

Lo abbiamo appena accennato. Forse non ci hai mai pensato, ma lo sport contribuisce a promuovere un sano sviluppo cerebrale, non solo nei giovani, ma anche negli adulti, proprio perché l’attività fisica permette un considerevole rilascio di fattori neurotrofici

Infatti, l’attività fisica stimola la produzione di una sostanza detta BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor) in grado di far ricrescere, riparare e rigenerare le cellule cerebrali

Questa capacità rigenerativa è alla base della conservazione di un’elevata efficienza delle funzioni cerebrali tra cui in particolare quella di apprendimento. Questo aspetto è fondamentale per la neuroplasticità di cui parlavamo prima.

Sappiamo bene che l’apprendimento, e dunque la memorizzazione e la capacità di concentrazione sono tutte facoltà del cervello che rientrano nel concetto di neuroplasticità.

4. Occhio allo stress

Vivere costantemente in una condizione di elevato stress significa avere un elevato livello di cortisolo, fattore che danneggia alcune aree del cervello fondamentali per la memorizzazione, in particolare l’ippocampo.

5. Importanza dell’attività fisica

Lo abbiamo appena accennato. Forse non ci hai mai pensato, ma lo sport contribuisce a promuovere un sano sviluppo cerebrale, non solo nei giovani, ma anche negli adulti, proprio perché l’attività fisica permette un considerevole rilascio di fattori neurotrofici

Infatti, l’attività fisica stimola la produzione di una sostanza detta BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor) in grado di far ricrescere, riparare e rigenerare le cellule cerebrali

Per concludere

Spero che queste parole ti siano state d’aiuto per capire davvero le infinite possibilità dell’apprendimento come stile di vita costante e come applicazione concreta nella vita di ogni giorno, per spronarti ad abbracciare il cambiamento e a intraprendere la tua crescita personale verso la felicità.

Potresti cominciare da questi semplici consigli che ti guidano verso i rituali di una giornata ideale.  

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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